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Tv senza frontiere: inosservanza delle norme su pubblicità televisiva, governo Zapatero nel mirino della Ue

Unione Europea


La Commissione ha inviato alla Spagna una lettera di messa in mora per inosservanza delle disposizioni della direttiva “Tv senza frontiere” sulla pubblicità televisiva. Il rapporto di un consulente indipendente ha messo in evidenza numerose e frequenti violazioni delle norme da parte delle maggiori reti televisive spagnole. Le violazioni riguardano segnatamente il tetto di 12 minuti all’ora di spot pubblicitari e di televendita imposta dalla direttiva.

 

Secondo Viviane Reding, commissario Ue per la Società dell’Informazione e Media, “la Spagna non ha adottato le misure necessarie per garantire il rispetto effettivo di tutte le disposizioni della direttiva ‘Tv senza frontiere’. Si deve ora porre rimedio a tale situazione con ogni mezzo al fine di instaurare un autentico mercato dei servizi audiovisivi”.

 

Il controllo del rispetto della direttiva “Tv senza frontiere” in Spagna è stato effettuato in un primo tempo tra il 1º maggio e il 30 giugno 2005 e successivamente mediante campionamento di una settimana al mese dal luglio 2005 al luglio 2006. È stata riscontrata, in particolare, una errata interpretazione delle norme dell’articolo 18, paragrafo 2. La nozione di spot pubblicitario è interpretata in modo eccessivamente restrittivo dalla Spagna, con la conseguenza che numerose pubblicità eludono attualmente il tetto dei 12 minuti all’ora d’orologio stabilito nella direttiva. La seconda infrazione riscontrata dalla Commissione, e frequentemente commessa dalle reti Tv spagnole, riguarda l’articolo 11, paragrafo 4 della direttiva secondo il quale devono trascorrere almeno venti minuti tra ogni successiva interruzione all’interno del programma.

 

La decisione adottata ieri dalla Commissione è tanto più significativa in quanto giunge a pochi mesi dall’entrata in vigore della nuova direttiva sui servizi audiovisivi senza frontiere che mantiene e conferma il tetto dei 12 minuti all’ora di spot pubblicitari e di televendita.

 

La Commissione europea ha pertanto ingiunto alla Spagna di rispettare gli obblighi derivanti dalla direttiva “Televisione senza frontiere”. Il governo spagnolo dispone ora due mesi di tempo per rispondere alle preoccupazioni espresse dalla Commissione nella sua lettera.

 

La direttiva “Tv senza frontiere” è stata adottata nel 1989 ed è stata rivista una prima volta nel 1997. Il 13 dicembre 2005 la Commissione ha proposto la revisione delle norme per tenere conto della rapida evoluzione delle tecnologie e del mercato dei servizi audiovisivi, quali video a richiesta, televisione mobile, servizi audiovisivi tramite la televisione digitale. Il 24 maggio 2007 il Parlamento e il Consiglio hanno concluso un accordo politico. La nuova direttiva sui servizi audiovisivi dovrebbe entrare in vigore a fine 2007. Gli Stati membri disporranno successivamente di 24 mesi per recepire le nuove disposizioni nel diritto nazionale. (r.n.)

 

Commission welcomes political agreement on new Directive for Europe’s audiovisual media

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