3G: NSN e Thomson puntano sulle femtocelle, ma per il decollo del mercato serve più interoperabilità e standard aperti

di Alessandra Talarico |

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Nokia Siemens Networks

Thomson e Nokia Siemens Networks stanno collaborando alla realizzazione di una innovativa soluzione di accesso basata su femtocelle.

 

Le femtocelle – essenzialmente trasmettitori mobili in miniatura per la casa e i piccoli uffici – potrebbero aiutare a migliorare significativamente la copertura indoor.

Grazie a questo sistema, il traffico viene indirizzato attraverso il protocollo internet, consentendo agli utenti di offrire servizi addizionali come il VoIP o l’IPTV.

 

La soluzione, unendo i pregi dei gateway residenziali Thomson e della Nokia Siemens Networks 3G Femto Home Access, permetterà di migliorare l’offerta di servizi convergenti fisso-mobile all’interno degli edifici.

 

I test sulla nuova soluzione inizieranno all’inizio del 2008, mentre lo sviluppo commerciale è previsto per il terzo trimestre del prossimo anno.

 

“L’approccio reso possibile dalla Femto Home Access Solution combinato con le tecnologie DSL di Thomson, aiuterà gli operatori a lanciare servizi nuovi e innovativi e ad aprire nuovi mercati per le due società”, ha dichiarato Timo Hyppölä, della divisione Indoor Solutions Product Line di Nokia Siemens Networks.

La soluzione proposta da Thomson e NSN – con standard e interfacce aperte – servirà anche da traino all’intero ecosistema delle femtocelle.

 

Il mercato delle femtocelle è ancora nelle prime fasi del suo sviluppo e, di conseguenza, è ancora difficile fare previsioni sulla sua evoluzione. Secondo ABI Research, entro il 2011 si potrebbe giungere a quota 32 milioni di access point femto in tutto il mondo, per un numero di utenti pari a circa 102 milioni.

 

Per promuovere l’adozione su larga scala delle femtocelle, a inizio luglio è nato anche il Femto Forum che supporterà e guiderà l’adozione di standard industriali e architetture comuni per evitare una eccessiva frammentazione del mercato.

Le femtocelle sono relativamente innocue – a scanso di timori legati all’emissione di onde elettromagnetiche – e utilizzano circa l’1% della potenza di un access point tradizionale, dal momento che i cellulari devono comunicare con una base che si trova a pochissima distanza.

 

Il Forum conta tra i suoi fondatori Airvana, ip.access, NETGEAR, picoChip, RadioFrame, Tatara e Ubiquisys.

 

Secondo Stuart Carlaw di ABI Research, “tutti i maggiori operatori mobili stanno effettuando test per valutare la reale capacità delle femtocelle di aggiungere capacità e copertura alla rete”.

Tuttavia, aggiunge Carlaw, “l’introduzione di standard aperti sarà essenziale per creare le economie di scala adeguate a stimolare il mercato”.

 

Secondo ABI, in cima alla lista dei maggiori fornitori di soluzioni femto c’è Ubiquisys, seguito da IPaccess e diversi altri nomi consolidati dell’industria tlc mondiale, quali Ericsson, Alcatel-Lucent, Samsung e Huawei.

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