Rapporto Univideo 2007: prospettive ottimistiche in attesa che l’alta definizione dia nuovo slancio al mercato

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Davide Rossi: ‘Alle Istituzioni non chiediamo aiuti o finanziamenti, ma solo di non danneggiarci con leggi inadeguate e con nuove estemporanee tassazioni’.

Italia


Davide Rossi

Il giro d’affari complessivo dell’editoria audiovisiva ha visto proseguire la sua fase di assestamento e consolidamento chiudendo il 2006 con un fatturato di 933 milioni di euro, in declino del 2%.

E’ quanto emerge dal Rapporto Univideo, curato da Prometeia, presentato oggi a Roma in occasione dell’apertura del RomaFiction Fest.

 

La crescita risulta in decelerazione rispetto ai ritmi del triennio precedente dovuta a un fisiologico assestamento della domanda – dopo la fase d’introduzione del supporto DVD – e a fenomeni congiunturali sfavorevoli che hanno caratterizzato l’anno quali la presenza di importanti eventi sportivi, il ciclo elettorale e il prolungarsi della stagione calda che hanno certamente condizionato l’andamento della domanda.

 

Il canale di distribuzione più importante si conferma la vendita, che nel 2006 raggiunge un fatturato di 428 milioni di euro nonostante la discesa dei prezzi del DVD (calati del 6%). Il canale delle vendite è sostenuto dall’arricchimento dell’offerta a catalogo (+ 15% in numero di pezzi e 9.4% in valore) e dal successo di generi audiovisivi maggiormente graditi dal pubblico. In particolare si segnala il successo delle Fiction e delle serie televisive (+ 46% a valore e +70% in pezzi); del genere “special interest” – docu-film ed eventi sportivi – e dal genere “children”.

 

Il canale edicola ha continuato ad essere dinamico sia in termini di valore che di volume. La spesa per DVD si è confermata in crescita e ha generato un fatturato pari a 221 milioni di euro, il 20% della spesa totale in DVD, e venduto il 45% di volumi in più rispetto all’anno precedente. L’andamento positivo dell’edicola è da attribuire soprattutto al grande impatto legato agli eventi sportivi, soprattutto calcistici che hanno reso il DVD l’unico collaterale ancora in crescita nel 2006.

 

Per quanto riguarda il noleggio, questo è risultato il canale più penalizzato registrando una flessione nel giro di affari, sceso al di sotto di 273 milioni di euro (-13,5%), e un calo degli atti di noleggio del – 5.8%.

Ciononostante il noleggio continua a rappresentare quasi il 30% della spesa complessiva per il DVD, confermandosi un segmento importante.

 

Le prospettive per il 2007 sono improntate ad un moderato ottimismo. La diffusione dei nuovi supporti ad Alta Definizione Blu-ray e HD-DVD consentiranno di valorizzare la qualità di visione dei contenuti audiovisivi che porterà nei prossimi anni ad un ulteriore slancio del mercato.

Gli Editori Audiovisivi saranno sempre più impegnati sul fronte dell’innovazione tecnologica aumentando gli investimenti in tecnologia e qualità del prodotto.

Il passaggio all’Alta Definizione comporterà rilevanti investimenti per l’industria italiana della replicazione, da sempre un importante supporto nell’accompagnare le innovazioni del mondo dell’editoria audiovisiva.

Dal Rapporto Univideo – che presenta una monografia sulla propensione all’intrattenimento audiovisivo e sull’evoluzione demografica dei prossimi anni in Italia – emerge che l’evoluzione dei trend demografici e del grado di istruzione medio della popolazione italiana dovrebbe accrescere nei prossimi anni la platea di potenziali consumatori, aumentando la quota di coloro che mostrano maggiore propensione verso il mondo dell’homevideo, consentendo ad una fetta crescente di italiani di interfacciarsi meglio con le nuove tecnologie.

 

In un’ottica di lungo periodo, i processi demografici in atto porteranno le fasce d’età a maggiore propensione al consumo ad accrescere di circa il 10% la propria quota sulla popolazione complessiva, portandola al 64% nel 2016 E’ infatti da considerare come il 45% degli italiani di età compresa fra i 14 ed i 24 anni utilizzi abitualmente il lettore DVD, percentuale che si conferma elevata (pari al 37%) anche nella fascia di età dei 25-44enni, per poi decrescere significativamente.

 

“Il settore dell’Editoria Audiovisiva – ha dichiarato Davide Rossi, Presidente dell’Univideo – rivive le grandi aspettative ma anche le preoccupazioni del 2001 quando stavamo per lanciare il DVD che avrebbe nel giro di alcuni anni sostituito le videocassette. Al contempo la Pay TV rappresentava una minaccia non tanto per la sua forza commerciale quanto per la deflagrante e diffusissima pirateria delle smart cards. Inoltre la televisione commerciale con l’invenzione dei reality stava certamente trovando una efficace ma effimera forma di intrattenimento a basso costo”.

 

“Oggi – ha aggiunto Rossi – sei anni dopo, al DVD stiamo affiancando l’alta definizione del Blu-ray Disc e dell’HD-DVD, la pirateria della televisione a pagamento – almeno in Italia – è stata sconfitta, ma subiamo pesantemente quello che sta succedendo su internet sia per quanto riguarda l’offerta a zero costo, ma di infima qualità, dei cosiddetti user generated content sia in termini di pirateria”.

“Siamo convinti che alla fine la qualità tecnologica e contenutistica – quella che le nostre Imprese da sempre offrono ai massimi livelli – sarà vincente”.

 

Secondo il presidente dell’Univideo, “Le telecom, quando saranno veramente Editori Audiovisivi online, diverranno i primi nemici del peer-to-peer illegale e adotteranno le opportune contromisure tecniche, così come il pubblico – che ha ormai abbandonato i reality – tra breve non troverà più divertenti i grossolani clip o, peggio, gli aberranti video-scherzi pubblicati in rete”.

Rossi ha concluso sostenendo: “Noi faremo la nostra parte, continuando la strada intrapresa: investiremo in prodotto, in qualità, in ricerca e in innovazione. Non ci faremo intimidire da un segno meno nei bilanci anche per uno o due anni. Alle Istituzioni non chiediamo aiuti o finanziamenti, chiediamo solo di non danneggiarci con leggi inadeguate e con nuove estemporanee tassazioni”.

   

Sintesi del Rapporto Univideo 2007

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