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Tv senza Frontiere: i Paesi Ue cominciano ad adeguarsi alle nuove norme. Parte la Finlandia

Unione Europea


La Commissione Ue ha approvato la lista notificata dalla Finlandia, che è il settimo Stato membro dell’Unione – dopo Austria, Belgio, Germania, Irlanda, Italia e Gran Bretagna – a offrire la possibilità ai telespettatori d’accedere in chiaro a eventi di maggiore importanza, in conformità con la Direttiva “Televisione without Frontiers“.

Qualunque sia la giurisdizione, i broadcaster proprietari dei diritti esclusivi su questi avvenimenti, specie quelli sportivi, devono assicurare un ampio accesso da parte pubblico.

 

Viviane Reding, Commissario Ue per la Società dell’informazione e Media, ha sottolineato l’aspetto chiaramente federativo a livello europeo degli avvenimenti sportivi.

“E’ di interesse generale – ha dichiarato – che siano accessibili da tutti i televisori come prevede la Direttiva Tv without Frontiers”.

Il Commissario ha quindi espresso soddisfazione per la decisione della Finlandia, invitando anche gli altri membri Ue a porsi su questa linea.

 

Oltre ai grandi avvenimenti classici, come le Olimpiadi, la Coppa del mondo e i Campionati europei di calcio, la lista finlandese conta altri eventi come il Campionato del mondo di hockey sul ghiaccio, di sci e atletica.

 

Gli Stati che intendono ricorrere all’articolo 3bis della Direttiva sono tenuti a notificare alla Commissione la loro lista nazionale.

La decisione della Ue assicura che questo elenco e le relative condizioni valgono per tutti gli operatori europei che possono acquistare i diritti di ritrasmissione di questi appuntamenti sul territorio finlandese.

 

In virtù della chiusura di Infront, decisa il 15 dicembre 2005 dal Tribunale di prima istanza della Comunità europea, la Commissione è chiamata a prendere una decisione formale su queste misure, in conformità con il diritto comunitario. Dopo il caso Infront, la Finlandia è il primo Stato membro ad aver notificato alla Commissione la lista di questi eventi.

 

Queste manifestazioni sportive hanno un significato particolare per il pubblico finlandese. Vi partecipano numerosi atleti e i canali televisivi che trasmettono questi programmi raggiungono generalmente livelli di audience elevati.

 

La nuova Direttiva , che è stata oggetto di un accordo politico in sede di Consiglio lo scorso 24 maggio, non modifica la disposizione sugli eventi di grossa importanza. Entrerà in vigore a fine 2007 e garantisce, in nome del diritto all’informazione, il diritto per i broadcaster ad accedere a degli abstract degli grandi avvenimenti in vista della loro ritrasmissione nei notiziari.

 

Dopo un iter legislativo durato 18 mesi, il Parlamento Ue e il Consiglio hanno trovato l’intesa sui punti essenziali della proposta iniziale della Commissione, che considera l’ammodernamento in atto nel panorama mediatico.

 

La Direttiva fornirà un quadro regolamentare esaustivo che copre tutti i nuovi servizi. Una regolamentazione meno dettagliata, ma sicuramente più flessibile, adatta ai mutati scenari che comprende anche la pubblicità televisiva e migliora la procedura di finanziamento dei contenuti.

 

Gli Stati membri avranno 24 mesi di tempo per accogliere le disposizioni europee nella legislazione nazionale, in modo che il quadro regolamentare, che riguarda anche tutte le attività commerciali audiovisive, venga rivisto e applicato senza ulteriori slittamenti entro il 2009.

 

La nuova Direttiva permetterà di affrontare i profondi cambiamenti apportati dall’evoluzione delle tecnologie e del mercato, come anche dalle nuove abitudini dei telespettatori che hanno accolto con piacere l’era della convergenza.

Le disposizioni copriranno l’integrità dei servizi audiovisivi, indipendentemente dalla tecnologia di trasmissione utilizzata (Tv classica o Tv on demand), e fornirà al settore la chiave per diventare più competitivo nel prossimo futuro.

 

In ogni caso, elemento cardine è quello di basarsi sul principio del Paese di origine. Una delle procedure, fondate sulla giurisprudenza della Corte di giustizia europea, consente agli Stati membri di adottare misure astringenti contro i broadcaster degli altri Paesi Ue che violano le proprie regole nazionali.

I produttori trarranno beneficio anche dalle regole sulla pubblicità che sono molto più flessibili e che favoriranno il mercato dei contenuti.

 

I cittadini vedranno i lori diritti maggiormente tutelati. Potranno, per esempio, accedere agli estratti di manifestazioni di comune interesse nel quadro dei programmi di informazione generale e identificare chiaramente il fornitore di servizi media; saranno notevolmente migliorati i servizi per gli ipovedenti o persone con disabilità uditive. Quadro maggiormente chiaro anche sul product placement che verrà segnalato obbligatoriamente dai broadcaster.

 

Legislative Proposal for an Audiovisual Media Services Directive: Latest Developments in the Co-Decision Procedure

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