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Cinema: Rutelli, ‘Presto una legge a sostegno dell’industria, ma alcune norme saranno già anticipate in Finanziaria’

Italia


Immediati interventi a sostegno delle energie produttive e creative dell’industria cinematografica italiana. E’ quanto si auspicano il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il Ministro della Cultura Francesco Rutelli, intervenuti al Quirinale alla cerimonia di presentazione dei candidati per i premi David di Donatello. Presenti numerosi protagonisti del cinema italiano.

 

Richiamando le dichiarazioni del Ministro della Cultura, che ha parlato di un prossimo intervento legislativo affidato alla iniziativa del Parlamento, Napolitano ha sottolineato le problematiche ancora aperte che riguardano il settore. Ma, ha aggiunto, “…Mi pare ci sia un largo consenso sulla necessità di un intervento di questa natura per quanto, poi, ci possa essere discussione aperta sulle modalità e sulle forme di un intervento pubblico che non sia invasivo e che non sia prescrittivo ma che valga a sollecitare energie produttive e creative”.

 

Il Capo dello Stato ha poi rivolto i complimenti e ha fatto gli auguri ai candidati finalisti dei Premi David.

 

“…E’ una straordinaria occasione di incontro – ha detto Napolitano nel saluto alla platea presente nel Salone dei Corazzieri – con una ricca rappresentanza del mondo del cinema italiano. Ricca per in talenti, per le competenze, per le specializzazioni di prodotti e ricca anche perchè testimonia il succedersi delle generazioni nella vita del nostro cinema”.

“…Da generazioni come quelle a cui mi sento ovviamente più vicino. Quelle di Armando Trovajoli, di Carlo Lizzani, di Giuliano Montaldo fino alle generazioni più giovani – ha aggiunto il Capo dello Stato – che mi pare si stiano facendo molto onore e stiano conquistando in Italia e all’estero risultati di tutto rilievo”.

 

Rutelli in occasione del ricevimento al Quirinale con i candidati ai David di Donatello è intervenuto più specificatamente nel merito dell’iter della nuova legge cinema.

 

Nell’evidenziare che la stagione dei tagli è ormai alle spalle, il Ministro ha osservato che “…siamo chiamati ad affrontare una legge di sistema con un’iniziativa parlamentare, ma alcune norme devono essere anticipate, e lo faremo, anche in sede di Finanziaria”.

E ancora sulle recenti polemiche sui finanziamenti statali al cinema Rutelli ha dichiarato: “…Premesso che essi devono esser ben remunerativi, restano però secondo me indispensabili perché il nostro Paese vuole dare al cinema ciò che gli spetta”.

 

Quanto all’appello dei Centoautori, per Rutelli “…fanno bene a reclamare il posto giusto che spetta alla cultura nel nostro Paese e – ha aggiunto – abbiamo già fatto molte cose: aumentato le risorse, adottato meccanismi più trasparenti per l’erogazione dei fondi e migliorato i criteri. Stiamo preparando ulteriori interventi per favorire il reinvestimento dei soldi guadagnati da parte delle imprese nel cinema, con un incentivo a farlo”.

 

Intanto, mentre il Parlamento italiano è in attesa di prendere le giuste misure legislative per il settore, la Ue, con una Comunicazione, ha deciso di estendere fino al 31 dicembre 2009 l’applicazione delle regole attualmente in vigore sugli aiuti di Stato per le opere cinematografiche e audiovisive.

 

Questa disposizione sul cinema proroga le regole fissate nelle Comunicazioni precedenti del 2001 e del 2004 e, col mantenimento delle condizioni attuali, dovrebbe stimolare l’industria europea, ma soprattutto supportarla a raccogliere le sfide future di un mercato altamente competitivo.

 

Neelie Kroes, Commissario Ue per la Concorrenza, ha sottolineato che l’obiettivo è quello di vigilare sugli aiuti pubblici in modo che vengano garantiti a tutti i Paesi della comunità ottimali e uguali condizioni per la creazione artistica e culturale nei settori cinematografici e audiovisivi.

 

Nel proprio intervento, il Commissario Ue per la Società dell’Informazione e Media, Viviane Reding, ha evidenziato che questa Decisione, che segue di qualche giorno il raggiungimento dell’accordo sulla Direttiva Tv senza Frontiere, offre agli Stati membri e agli investitori la sicurezza giuridica necessaria per continuare ad investire in film, telefilm e altre opere audiovisive europee.

La Reding ha aggiunto che le nuove norme fissano, per tutte le parti coinvolte, “…i termini per la definizione delle regole future, con l’intenzione di migliorare l’equilibrio tra la promozione della diversità e la necessità di rafforzare la competitività dell’industria audiovisiva”.

 

 

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