Tv on demand: Babelgum e Joost, confronto tra due progetti con chiara impronta italiana

di Raffaella Natale |

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Silvio Scaglia dimostra come sempre un gran fiuto per gli affari sul mercato delle nuove tecnologie. Il manager italiano ha appena ceduto Fastweb a Swisscom, guadagnando 700 milioni di euro, ed ecco che parte alla grande col nuovo progetto Babelgum, rendendo pubblica la versione beta.

 

Obiettivo? Diventare il principale concorrente di Joost, la Tv on demand su internet ideata lo scorso anno dai fondatori di Skype Janus Friis e Niklas Zennstrom. Scopo di questa piattaforma è di basarsi sulla tecnologia peer-to-peer e fornire programmi on demand ai telespettatori.

 

Se la qualità dell’immagine proposta da Babelgum non ha niente da invidiare a quella di Joost, i contenuti che propone sono ancora troppo pochi. Sebbene vi siano programmi di National Geographic, Associated Press, Reuters, e piccoli editori come 3DD Digital o Ministry of Sound TV, nessun grande nome della produzione audiovisiva mondiale figura nell’offerta.

 

Babelgum consente, via internet, l’accesso gratuito a una Tv ad alta definizione e con contenuti originali, che si basano anche sul contributo degli utenti.

“…Non siamo YouTube – ha detto recentemente Scaglia – accettiamo solo video professionali e con società rintracciabili. I nostri contenuti non sono generati dagli utenti e questo, insieme alla tecnologia che abbiamo messo a punto, dà uno standard qualitativo alla nostra internet Tv veramente alto”.

Al tempo stesso Babelgum potrà essere “…una palestra per i nuovi talenti. Il regista che non ha spazi altrove può cominciare da noi e ampliando le prospettive altre Tv o società indipendenti potrebbero testare i loro programmi pilota sul nostro server”.

 

Per accedere a Babelgum basta registrarsi, da lì selezionando temi e canali si potrà ricevere l’avviso di nuovi contenuti relativi a quel tema e quanto più saranno visti tanto più altri utenti con le stesse preferenze li riceveranno (collaborating filtering). Si creerà così anche una sorta di tante piccole comunità con gli stessi gusti, che potranno anche interagire tra loro con commenti e discussioni. In gergo Babelgum è free-of-charge, secure, friendly and social and personal.

 

Joost è un software che, una volta installato, consente di guardare i programmi televisivi selezionati direttamente sullo schermo del proprio pc. Tecnicamente usa il principio del peer-to-peer.

 

Ogni utente è ricevitore del programma e trasmettitore delle parti che ha già caricato. Per tutelare i diritti d’autore nessun utente potrà disporre della trasmissione per intero.  

 

La versione 0.9 propone 26 canali di contenuti. Tuttavia non si tratta di canali tradizionali che trasmettono un contenuto dato a un’ora fissa. Ogni canale consente di guardare decine di programmi, quando lo si desidera, rispondendo al più moderno principio del video on demand, che sta riscuotendo enorme successo sul mercato televisivo.

 

La navigazione su Babelgum è molto intuitiva. Una barra scorrevole consente di visualizzare i programmi proposti in ognuno dei canali e accedere con un clic al riassunto nella stessa finestra.

Un sistema più divertente rispetto a quello di Joost dove bisogna scorrere, alcune volte anche tanto, prima di trovare un programma. In ogni caso, resta da vedere se il sistema proposto da Babelgum resterà anche pratico dopo che aumenterà il numero dei contenuti disponibili.

 

Babelgum propone ancora poche opzioni: la principale consente la creazione del proprio canale. Una funzione permette anche di accedere a un canale predefinito in funzione degli argomenti. Tuttavia la piattaforma di Scaglia è ancora sprovvista delle funzioni di comunicazione, come di widgets. Al contrario di Joost che offe accesso a servizi di instant messaging o a chat durante la visione di un programma.

 

Come Joost, anche Babelgum consente di accedere in tutti i momenti a un pannello di controllo. Quello di Babelgum si limita a funzioni base, come la gestione del volume e la visione a schermo intero. Su Joost poi c’è la possibilità di mandare avanti o indietro i programmi, mentre su Babelgum solo l’accesso al programma seguente o precedente.

 

Per quanto riguarda Joost, quando il pannello di controllo è chiuso, l’immagine può essere vista a tutto schermo, con una definizione paragonabile a quella dei canali trasmessi via Adsl. Quasi tutti i programmi saranno gratuiti, qualcuno sarà invece distribuito in modalità pay-per-view.

 

La novità rispetto alle attuali IPTV (Internet Protocol Tv) già esistenti, viene indicata nella capacità di Babelgum di conciliare un’elevata definizione video con la possibilità di fruire in contenuti in streaming, quindi senza dover scaricare nulla sul pc e con una garanzia di tutela del copyright dei produttori.

La società, come spiegano gli esperti, si pone l’obiettivo di far convergere l’alta qualità video su internet con l’interattività del web. A oggi le previsioni sulla crescita del business pubblicitario del video online è tra i 2,9 e i 3,9 miliardi di dollari da qui al 2010. L ‘investimento iniziale ammonta a 10 milioni di euro.

 

Giusto alcune settimane fa cinque grandi nomi del mercato, tra cui i gruppi media CBS e Viacom e il tycoon Li Ka Shing (presidente di Hutchison Whampoa che in Italia controlla l’operatore tlc 3) hanno investito insieme 45 milioni di dollari nell’americana Joost.

Ciascuno dei cinque investitori ha ricevuto una partecipazione di minoranza nel gruppo, non ancora precisata.

 

Sul versante pubblicità, fanno già parte della squadra ben 32 società, tra le quali Nike, Intel, Microsoft, ma anche Coca-Cola, HP, Procter&Gamble, Vodafone e L’Oréal.

 

Le inserzioni appariranno su Joost al momento del lancio ufficiale che dovrebbe avvenire nei prossimi mesi. Questo garantirà la gratuità del servizio, infatti alcuni programmi saranno visibili sono in Europa o negli Stati Uniti, a seconda degli accordi con le emittenti. 

 

Al momento il servizio propone 150 canali diversi (animazione, entertainment, film…).

Dal 3 maggio, i telespettatori – per ora solo negli Stati Uniti – possono collegarsi su internet e guardare direttamente sul loro computer la nuova televisione, che promette di fornire una qualità video pari a quella della Tv via cavo.

 

Ultima chicca, anche alla guida di Joost troviamo un italiano. Da qualche giorno, infatti, il nuovo amministratore delegato del gruppo è  Michelangelo Volpi.

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