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Presentato il Rapporto Assinform. Per Capitani (Netconsulting): ‘Segni di ripresa in un quadro che cambia, ma occorrono politiche coerenti’  

Italia


Presentato a Milano il Rapporto Aitech-Assinform, con il tradizionale evento annuale di incontro con gli addetti ai lavori della business community milanese.

Le oltre 400 pagine del Rapporto Assinform 2007, predisposto come sempre da NetConsulting, descrivono un mercato ICT in Italia in fase di ripresa e un settore che sta rapidamente e profondamente cambiando il suo assetto interno, grazie al contemporaneo effetto del processo di convergenza tecnologica da un lato e della globalizzazione dall’altro.

Siamo allora di fronte ad un’inversione di tendenza rispetto alle tinte poco rassicuranti del quadro degli scorsi anni? Non proprio, ma il quadro complessivo è meno lineare di quanto non si pensi.

A darci le chiavi di lettura è Giancarlo Capitani, Amministratore delegato di NetConsulting, che abbiamo raggiunto telefonicamente.


K4B. Capitani, è proprio così?

Capitani. I numeri si prestano anche ad una chiave di lettura diversa, che pone in evidenza come il mercato e il settore dell’ICT debbano fare i conti nel nostro Paese con l’esistenza di divari da colmare, ma anche di eccellenze da valorizzare.

K4B. Affiora sempre il quadro delle disomogeneità del nostro Paese, mi pare…

Capitani. Non solo. La questione dei divari è visibile a diversi livelli. Vi è un divario tra i livelli di spesa IT e di penetrazione ed uso delle nuove tecnologie tra l’Italia e gli altri maggiori Paesi. Altrettanto evidenti sono poi i divari di spesa e penetrazione interni al Paese, tra piccole e grandi imprese, tra Nord e Sud, tra settori, tra diverse fasce di popolazione per età e reddito.

K4B. In qualche modo bisogna uscirne. Chi deve fare e che cosa, Capitani?

Capitani. Sono questi i divari che le politiche dovrebbero aiutare a colmare. Occorrono azioni coerenti da parte delle istituzioni, che andrebbero individuate su un terreno di coordinamento tra le varie competenze ministeriali e di cooperazione tra i vari stakeholders, a partire dalle imprese del settore.

K4B. E gli elementi positivi?

Capitani. Ve ne sono e su quelli bisogna insistere con determinatezza. Esistono anche numerosi punti di eccellenza che vanno sostenuti: imprese, soprattutto medie, che crescono innovando, distretti tecnologici, sistemi locali del Made in Italy che hanno saputo innovare le loro produzioni tradizionali e recuperare competitività grazie alle nuove tecnologie, infine gli individui sempre più capaci di utilizzare tecnologie avanzate in rete.

K4B. Insomma ce la possiamo fare o siamo destinati a perdere il contatto con il gruppo europeo di testa?

Capitani. Questa Italia dualistica, dove convivono arretratezza ed eccellenza, che emerge dal Rapporto Assinform 2007 va aiutata a diventare un’Italia più omogenea nel segno dell’innovazione condivisa, unico strumento in grado di generare competitività e crescita. Si ce la possiamo fare. Dipende da noi.

L’ICT in Italia nel 2006 – 2007: I ritardi e i divari da colmare
di Giancarlo Capitani, NetConsulting

L’ICT in Italia nel 2006 – 2007: I divari da colmare e le eccellenze da valorizzare
di Ennio Lucarelli, AITech-Assinform

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