Europa
Per la prima volta in Europa, l’Italia ospiterà a novembre 2007 un importante evento che riunisce Poli di Competitività, Distretti Tecnologici e Parchi Scientifici allo scopo di favorire collaborazioni scientifiche, industriali e di business tra i centri di ricerca e le imprese italiane e francesi.
La manifestazione Teqnopolis, voluta e promossa dall’Ambasciata di Francia coinvolge vari Ministeri Francesi ed Italiani (quelli dell’Economia, dell’Industria, della Ricerca e dell’Insegnamento Superiore), Ubifrance – l’Agenzia Francese per l’Internazionalizzazione delle Imprese – OSEO, l’Agenzia Francese per Innovazione Tecnologica, e sono stati invitate varie associazioni tra cui l’AFIRIT, l’Associazione Franco-Italiana per la Ricerca, l’ADITE, il Club dei Distretti Tecnologici, l’APSTI, l’associazione dei Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani e l’European Cluster Alliance.
Frutto della nuova politica industriale lanciata nel 2004 destinata a favorire l’inserimento delle imprese in un contesto mondiale sempre più concorrenziale, i Poli di Competitività francesi sono ufficialmente nati nel 2006. Ad oggi se ne contano 66 di cui 16 a valenza mondiale. Tutti i settori di attività e quasi tutte le regioni francesi sono rappresentate in questo club dell’eccellenza tecnologica: le tecnologie dell’informazione e le loro varie applicazioni, le biotecnologie e le tecnologie legate alla salute, l’ambiente, l’elettronica, l’energia ma anche settori più maturi come la meccanica, i trasporti, l’agricoltura e le industrie agroalimentari.
Allo scopo di favorire lo sviluppo dei Poli di Competitività, il governo francese ha stanziato un finanziamento di 1,5 miliardi di euro per il biennio 2006-2008.
I Distretti Tecnologici italiani, ispirati alla storia vincente dei distretti industriali, vengono costituiti nel 2004 su iniziativa del Ministero delle Università e della Ricerca con lo stesso obiettivo di favorire il trasferimento delle conoscenze tra il mondo dell’Università e della Ricerca e le Imprese.
I Distretti Tecnologici italiani costituiscono pertanto oggi uno dei principali fattori di accelerazione dello sviluppo delle imprese che ve fanno parte. I Distretti già costituiti sono attualmente 25 dislocati in 14 regioni italiane; ulteriori 4 sono invece in corso di costituzione, portando le regioni coinvolte ad un totale di 18. Le tematiche e i settori coinvolti spaziano dalle nanotecnologie (Veneto), biotecnologie (Lombardia) e biomedicina, alla meccanica (Emilia Romagna) ai sistemi intelligenti per la logistica, all’aerospaziale.
I Poli di Competitività francesi e i Distretti Tecnologici Italiani che raggruppano università, centri di ricerca pubblici e privati, multinazionali e PMI hanno già tessuto al loro interno uno stretto network di collaborazioni, programmi comuni di ricerca, azioni di promozione collettiva. Alcuni hanno inoltre avviato relazioni inter-clusters a livello bilaterale, come ad esempio il Polo SCS (Soluzioni Comunicanti e Sicurizzate) di Sophia Antipolis (Nizza) che ha concluso un accordo con il distretto Torino Wireless, e il polo Rischi Naturali e Vulnerabilità del Territorio di Montpellier che ha siglato un accordo di collaborazione con il Centro di Competenza italiano AMRA (Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale) di Napoli.
Teqnopolis si inserisce perfettamente in questa dinamica di collaborazione bilaterale, proponendosi come momento privilegiato di incontro e di scambio di esperienze tra realtà molto vicine sia dal punto di vista della cultura imprenditoriale che del tessuto industriale come quella francese ed italiana.
Strutturato su un’unica giornata, l’evento Teqnopolis si compone di una conferenza plenaria, workshops dedicati alle principali tematiche relative all’innovazione ed atelier di presentazione dei poli di competitività francesi. Nell’arco della giornata sarà inoltre attiva un’area espositiva a disposizione di clusters e operatori francesi ed italiani per presentare le loro eccellenze tecnologiche e favorire business-meetings.