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Si chiama “Tema in classe la droga”. E’ un learning object, la nuova frontiera del libro. Raccoglie su un cd-rom testi, immagini, filmati, suoni, musiche, rimandi e approfondimenti scientifici e bibliografici.
E’ accessibile, consultabile, scaricabile, via internet. Grazie ad uno specifico programma è utilizzabile anche da tutte le persone diversamente abili. Lo ha realizzato la comunità di San Patrignano e pubblicato l’editore Guaraldi.
Per conoscerlo basta cliccare sul sito della Comunità o su quello della casa editrice. Per gli insegnanti basta accreditarsi su apprendereinrete.it, lo spazio web dedicato all’educazione da Microsoft o accedere a digiscuola.it, dove è entrato a fare parte dei testi virtuali adottati dal Ministero dell’Istruzione.
“Tema in classe la droga” è un modo nuovo di affrontare il problema droga, di offrire a ragazzi e educatori informazioni chiare sulle sostanze stupefacenti e sui danni che provocano. Nasce dagli ultimi quattro anni d’iniziative nel campo della prevenzione dell’uso di droghe e dell’educazione alla salute, realizzate da San Patrignano nelle scuole medie superiori: oltre 150mila studenti incontrati, con 188 tappe tra spettacoli teatrali e format di prevenzione presentati in ogni regione del nostro Paese.
Gli spettacoli, ideati per raggiungere un target giovanile tra i 14 e i 20 anni d’età, hanno i loro protagonisti in ragazzi che si stanno lasciando alle spalle la droga e si raccontano ai loro coetanei. La loro efficacia risulta da un’indagine effettuata dalla società di ricerca MillwardBrown. I ragazzi che hanno assistito ai format li hanno considerati, dall’80 al 99%, “coinvolgenti, attuali, originali, piacevoli”, mentre le informazioni sulle droghe contenute nei format sono state giudicate “importanti, interessanti, chiare, complete” dal 95% degli intervistati e solo nel 6% dei casi assimilabili a quelle d’altre iniziative sulla droga.
“Tema in classe la droga” riprende e sviluppa su piattaforma multimediale la storia-testimonianza di Jelena, ragazza croata protagonista di uno dei format: “Fughe da fermi“. “Abbiamo utilizzato la rappresentazione teatrale per costruire un racconto nuovo e adatto alle potenzialità di comunicazione del learning object – spiega Gianpaolo Brusini, tossicologo e responsabile scientifico di San Patrignano – insieme al racconto di com’è facile finire dentro la droga, di quanto è difficile uscirne, di corrette e chiare informazioni sui danni alla salute creati dagli stupefacenti, abbiamo anche inserito la traccia di come si può scrivere una sceneggiatura”.
“Infatti, una delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie è quella di offrire oggetti con differenti livelli di lettura – continua Brusini – e “Tema in classe la droga” consente ad un ragazzo di esercitarsi anche con la grammatica e la sintassi del racconto e su come si possono integrare in un unico corpo narrativo testo, immagine, suoni e filmati”.
“Grazie al learning object il nostro obbiettivo è moltiplicare il numero delle persone che raggiungiamo con i nostri messaggi – termina Brusini – durante uno spettacolo incontriamo 500/700 ragazzi, con il nostro sito riusciamo anche a mantenere un rapporto con chi ci chiede informazioni, consigli, o ci invia messaggi e impressioni. Ma grazie ad internet possiamo allargare all’infinito i nostri contatti e offrire a chi ne ha bisogno uno strumento efficace e innovativo di prevenzione dalla droga”.
“Oggi la tecnologia è un fattore determinante per poter estendere le opportunità di formazione al di fuori degli ambiti tradizionali”, afferma Anna Di Silverio, Direttore Public Sector di Microsoft Italia. “La realizzazione di questo prodotto in collaborazione con San Patrignano e Guaraldi vuole essere un esempio concreto di come la tecnologia possa essere uno strumento efficace in ambito formativo, offrendo al mondo della scuola nuove metodologie in grado di incontrare e stimolare l’interesse degli studenti”.