Video on demand? Ecco cosa ne pensano gli utenti internet

di Raffaella Natale |

Europa


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Quale futuro per il video on demand? Journal du Net lo ha chiesto ai propri lettori che in 178 hanno risposto nel mese di maggio a un questionario online.

Il VoD è ancora un mercato nascente ma fa già gola a tanti, dai produttori ai broadcaster.

Il 79,8% dei lettori che hanno risposto al questionario ha dichiarato di aver già consumato contenuti on demand. Un dato che però va preso con cautela, dicono dal giornale, visto che si tratta di un pubblico che generalmente ha più dimestichezza della media con le nuove tecnologie.

Uno Studio di NPA Conseil pubblicato a fine 2006, sostiene infatti che solo l’1% dei francesi ha consumato VoD.

 

Quanto al target, si tratta di fruitori soprattutto giovani (52%) tra i 25 e i 34 anni, un po’ meno (34%) quelli tra i 35 e i 49 anni.

Nonostante la moltiplicazione delle piattaforme di downloading, gli utenti che hanno risposto al sondaggio preferiscono (63,4%) le offerte dei propri fornitori d’accesso, sicuramente per la comodità di pagarli direttamente in bolletta.

Seguono le piattaforme Tv proposte dai canali televisivi come quelle di M6, Tf1… (29,2% delle risposte) e quelle dei contenitori come Fnac, Glowria, Vodeo, vPod.tv, e più recentemente Allociné (21,5%).

 

I servizi proposti da produttori e aventi diritto (Endemol…) hanno meno adesioni, solo il 6,9% degli utenti che hanno risposto al sondaggio usano questa soluzione.

Da parte degli utenti, lo sviluppo di questo mercato risponde a due principali fattori: la praticità dell’offerta e in particolare la possibilità di affittare un film e poterlo vedere subito (56,3%) e la libertà di scegliere la data e il luogo dove vederlo (36,4 %).

La qualità dell’offerta, vale a dire la possibilità di avere una maggiore scelta di contenuti, non conta che per il 4,64%.

Stessa cosa per il prezzo che non raccoglie che il 2,65 % delle risposte. La qualità delle immagini, non appare assolutamente come un fattore determinante.

 

Al contrario, gli utenti evidenziano due principali freni all’uso del VoD. Il primo (42,6%) è la mancanza di scelta e di novità nei cataloghi delle piattaforme. Successivamente c’è il fattore prezzo, che gli utenti considerano troppo elevato (36,1%).

La cattiva qualità dei servizi o l’eccessivo tempo per il downloading sono citati solo dall’11,6% dei lettori, segue la mancata visibilità delle offerte disponibili (9,68%).

Per via del profilo tecnico, i lettori di Journal du Net usano più frequentemente il VoD rispetto alla media dei francesi.

Là dove questi ultimi scaricano in media 10 film l’anno, il 61,2% di coloro che hanno risposto al sondaggio indicano di scaricare almeno una volta al mese, in totale 12 l’anno.

 

Il 33,8% dichiara anche di scaricare molto di più (da 1 a 5 volte al mese). Una popolazione dove i giovani sono sovrarappresentati. Il 53% delle persone che dice di scaricare VoD una volta al mese ha tra i 25 e i 34 anni.

La transazione si situa intorno ai 5 euro al mese. La maggior parte di questi (59,5%) dichiara di spendere 5 euro al mese per comprare un film.

Il 25,7% fa un sforzo aggiuntivo spendendo tra i 5 e i 10 euro al mese. Al di sopra dei 10 euro, la popolazione degli utenti si riduce tuttavia fortemente. Solo il 12,8% degli utenti che ha risposto dichiara di spendere tra i 10 e i 20 euro al mese per il consumo di VoD e solo il 2% più di 20 euro.

L’88,5% sceglie il pagamento immediato, anche perché si è ancora in una fase sperimentale e non ci si vuole impegnare nel lungo periodo.

Di fatto, il pagamento di un abbonamento mensile per un consumo illimitato non riguarda che una minoranza: il 10,8% del campione.

 

Quanto alle offerte pay sotto forma di pacchetti tematici, sono ancora poco conosciute. Il 73,1% riferisce di guardare i contenuti acquistati non sul computer ma sul televisore. Scelta legata alla natura dei programmi prescelti, anche perché parliamo di un consumo che non è differente rispetto a quello del noleggio dei video presso le videoteche.

A questo si aggiunge che certamente il confort assicurato dalla televisione è maggiore rispetto a quello del pc.

Gli utenti del VoD in ogni caso apprezzano anche i telefilm (24,1%) e i documentari (22,6%). Hanno invece meno successo i programmi Tv, i cartoon e i video di musica.

 

Per contro, scaricare VoD non è per forza sinonimo di un’evoluzione dei modi di consumo in materia d’acquisto o affitto dei film. Almeno per il momento. Una buona notizia per questo settore, perché il consumo di VoD non deve sostituirsi a un altro modo di distribuzione, ma aggiungersi.

Il 50,3% delle persone che ha risposto indica di non aver cambiato il proprio modo di fruire film o video.

La modalità di distribuzione più in concorrenza con il VoD è tuttavia l’affitto dei film attraverso le reti fisiche. Il 31,3% sostiene che noleggia meno film in negozio da quando usa il VoD. Per contro, il VoD tocca meno nettamente l’acquisto dei video. Solo il 14,3% di coloro che hanno risposto al sondaggio dichiara che acquista meno film. Quanto all’influenza del video on demand sulla frequentazione delle sale cinematografiche, sembra relativamente insignificante.

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