Europa
Erano presenti più di 350 professionisti del cinema alla Conferenza dell’Osservatorio europeo dell’audiovisivo sul video on demand che si è tenuto alcuni giorni fa nell’ambito del Festival Cannes 2007 (16-27 maggio).
Un record di presenze rispetto alle edizioni precedenti che, come ha evidenziato il direttore esecutivo dell’Osservatorio, Wolfgang Closs, comprovano un riconoscimento del settore verso il lavoro dell’organizzazione.
Oltre naturalmente a sottolineare che l’argomento al centro del dibattito di questo anno era di grande interesse per il mercato del film, visto che si parlava dell’attuale video on demand, e ha richiamato l’attenzione di numerosi player.
Aviva Silver, a capo del Programma MEDIA della Commissione Ue, ha aperto il dibattito illustrando le grandi opportunità che il VoD porterà ai produttori e ai nuovi progetti potenziali. In questo senso, riguardo al titolo della Conferenza, “VoD vs. CINEMA?”, la Silver ha sostenuto che sarebbe stato più corretto dire “VoD per il cinema”.
La Responsabile Ue ha, infatti, ribadito ancora una volta le benefiche conseguenze che questa nuova modalità di distribuzione avrà sulla catena valore e ha affermato che “…il Programma MEDIA è stato sempre molto vicino agli aventi diritto”. E ha concluso che sarebbe necessario tener conto del digitale e delle nuove opportunità che potrà offrire nel prossimo futuro.
Susan Newman-Baudais, del Dipartimento Informazioni sui mercati e Finanziamenti dell’Osservatorio, ha presentato il tradizionale prospetto sulla frequentazione delle sale cinematografiche nello scorso anno.
Dati in crescita per il 2006 rispetto all’anno prima. La Newman-Baudais ha dimostrato che, nei 50 anni passati, lo sviluppo delle nuove tecnologie ha chiaramente influenzato queste cifre. La questione chiave riguarda i numeri che saranno registrati nel 2007. (Slides di Susan Newman)
Un nuovo Rapporto sul video on demand in Europa è stato illustrato da André Lange, responsabile del Dipartimento Informazioni sui mercati e Finanziamenti dell’Osservatorio, e Laure Kaltenbach, Capo dell’Ufficio stime economiche della Direzione francese per lo sviluppo dei media (DDM). Questa Analisi è stato redatto da NPA Conseil, in cooperazione con l’Osservatorio e la DDM.
André Lange ha dichiarato che con più di 150 servizi operativi in Europa, il video on demand esiste come reale settore del mercato anche se l’assenza di dati globali rende difficile la stima. Per contro, si può sperare che nel lungo periodo i film europei ne trarranno beneficio. (Slides di André Lange)
Laure Kaltenbach ha sottolineato che “il 70% dei contenuti più cliccati su YouTube sono protetti da diritto d’autore”. (Slides Laure Kaltenbach)
Si è quindi passati alla parte giuridica della Conferenza. Francisco Cabrera-Blazquez, del Dipartimento Informazioni giuridiche dell’Osservatorio, ha affrontato la questione dell’uso dei sistemi DRM (Digital Rights Management) (IRIS Plus 2007-01).
Stef Van Gompel, dell’Istituto di Diritto dell’informazione di Amsterdam, ha parlato della distribuzione delle opere orfane di video on demand. Ha sottolineato che, secondo un’indagine condotta dell’European Association of Cinematheques, più di 50.000 titoli degli archivi europei possono essere considerati come delle opere orfane (Slides Stef Van Gompel) (Audiovisual Archives and the Inability to Clear Rights in Orphan Works).
Ruth Hieronymi, Parlamentare europeo e presidente dell’intergruppo sulla politica audiovisiva, ha presentato lo stato di avanzamento della Direttiva Tv senza Frontiere. Ha indicato che la revisione di questo strumento giuridico arriva “giusto in tempo” e che questo sostegno europeo ai servizi non lineari rappresenterà “una chance per tutti i produttori della Ue“.
La Hieronymi ha ugualmente insistito sul dovere di assicurare una buona interoperabilità tra l’insieme dei servizi proposti, che al momento risultano insufficienti.