Dow Jones: il Cda decide sul futuro del WSJ mentre Murdoch pronto a concessioni sulla libertà editoriale

di Raffaella Natale |

Stati Uniti


Rupert Murdoch

Ore decisive per il futuro di Dow Jones, la società che controlla il Wall Street Journal e che proprio oggi dovrebbe riunirsi per prendere una definitiva decisione sull’offerta avanzata dal magnate dei media Rupert Murdoch (News Corp).

 

In vista di questo vertice, il quotidiano americano ha riportato che il tycoon potrebbe fare delle concessioni alla famiglia Bancroft sull’indipendenza editoriale in modo da ottenere l’agognato lasciapassare all’acquisto.

Il giornale, che cita fonti vicine alla News Corp, sostiene che Murdoch potrebbe andare ben oltre a quanto già promesso ai Bancroft.

 

Il presidente della News Corp ha già proposto, nel caso in cui l’affare andasse in porto, di creare un comitato editoriale indipendente, del tipo di quelli esistenti per il Times of London e il Sunday Times, e di assicurare un posto nel Cda composto da 15 membri del gruppo a un membro della famiglia proprietaria di Dow Jones.

 

Anche se, in un’intervista al Wall Street Journal, il magnate dei media ha comunque escluso che i Bancroft possano avere il controllo di questo dossier.

“Io non posso – ha sottolineato – mettere 5 miliardi sul tavolo, denaro dei miei azionisti, e non dirigere l’affare”. Assicurando di non avere alcuna intenzione di modificare la linea editoriale del giornale.

 

L’offerta di Murdoch, 5 miliardi di dollari, 60 dollari per azione, è arrivata il mese scorso.

L’opposizione al raggiungimento di un accordo si spiega con il timore che Murdoch possa cambiare quella che reputano un’integrità editoriale, specie delle pubblicazioni che fanno capo a Dow Jones. Tuttavia, non tutti i Bancroft sarebbero così contrari.

 

Alcuni analisti sostengono che Dow Jones stia prendendo tempo per valutare altre offerte, ma al momento nessuno si è fatto avanti e la stessa Bloomberg ha ribadito il proprio disinteresse.

“…Non è chiaro se sono fortemente contrari all’offerta (…) o se desiderano semplicemente premere per una proposta più alta“, ha commentato Brian Shipman, analista di UBS.

L’approccio del magnate dei media è ancora soft, ma si susseguono le voci, nonostante le smentite ufficiali, che sarebbe pronto un rilancio del prezzo. Per il Sun di New York, in particolare, ipotizza un rialzo dagli attuali 60 unitari a quota 70 dollari per azione.

 

In realtà, la comunità finanziaria ritiene già molto generosa l’offerta di Murdoch, alla luce delle difficoltà del gruppo editoriale a reggere la concorrenza, specie dopo la megafusione tra Reuters e Thomson.

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