Italia
Si fanno sempre più concreti gli effetti della delibera Agcom sulle tariffe di terminazione volto a promuovere l’ingresso di nuovi operatori nel mercato della telefonia fissa: dal primo luglio Telecom Italia ridurrà le tariffe per le chiamate da telefono fisso – sia per contratti residenziale che business – verso tutti gli operatori mobili, con un significativo taglio ai listini ed un risparmio per i consumatori stimato di milioni di euro.
L’operazione, che rientra nel meccanismo del price cap, dovrà però essere verificata dall’Autorità che valuterà l’idoneità della manovra nell’ambito del provvedimento sui ‘Servizi all’ingrosso di terminazione di chiamate vocali su singole reti mobili’ (Mercato 16), che prevede una riduzione programmata 2006-2008 e che, dopo i primi ritocchi dello scorso luglio, ha previsto un taglio annuo del 13% (meno inflazione) per Tim e Vodafone e del 16% (sempre meno inflazione) per Wind – escludendo per il momento H3G da questi obblighi – ed una seconda tranche a partire dal primo luglio 2008.
Per le utenze business, chiamare un cellulare Tim costerà (Iva esclusa) 11,08 centesimi al minuto invece che12,27; un Vodafone 11,17 centesimi al minuto dai precedenti 12,34; un Wind 12,06 centesimi al minuto invece dei precedenti 13,67.
Analogo rincaro per le chiamate ai numeri dell’operatore H3G, dagli attuali 19,90 centesimi a 20,24.
Per le utenze residenziali, le riduzioni varieranno secondo il gestore e la fascia oraria. Nei giorni feriali fino alle 18:30, chiamare un cellulare Tim costerà 17,40 centesimi al minuto rispetto ai precedenti 19,34; un numero Vodafone 18 centesimi al minuto da 20,27; un Wind 19,27 centesimi al minuto da 23,54; chiamare un numero ‘3’, infine, costerà 31,42 centesimi al minuto invece che 41,09.
Per quanto riguarda la fascia oraria ridotta – giorni feriali dalle 18:30 alle 8:00, per tutto il sabato, la domenica e i festivi – i tagli ai costi delle chiamate verso i telefonini Tim si tradurranno in un ritocco ai prezzi di listino pari a 11,20 centesimi al minuto invece che 10,1; per i Vodafone a 11,20 centesimi al minuto invece che 10,40; per i Wind a 11,20 centesimi al minuto invece che 11,06.
L’unica eccezione è, per questo profilo, il prezzo al minuto per le chiamate ai numeri 3, per le quali è previsto un aumento dagli attuali 11,20 centesimi a 18,48.
Infine, rimane invariato lo scatto alla risposta a 7,87 centesimi, decisione in merito al quale il Codacons ha espresso delle riserve: “Chiediamo a Telecom e all’Autorità per le comunicazioni di eliminare quei balzelli inutili e odiati dai consumatori, che incidono sulla spesa telefonica degli utenti, primi fra tutti lo scatto alla risposta e la voce ‘spese di spedizione bolletta’.
Telecom Italia ha lanciato la nuova campagna sui tagli alle tariffe questa mattina. Intanto, in una nota, l’azienda ha annunciato di aver prezzato oggi con successo un’emissione obbligazionaria a tasso variabile – che sarà quotata sulla Borsa del Lussemburgo – per un importo complessivo di 400 milioni di euro con scadenza 7 giugno 2016.
Un operazione effettuata tramite collocamento privato che si inserisce nell’ambito del programma EMTN (Euro Medium Term Note) da 15 miliardi di euro complessivi. “Con questa nuova operazione – si legge nella nota – Telecom Italia coglie, in un ottimo momento di mercato, l’opportunità di rifinanziare il debito in scadenza e ridurre il costo medio dello stesso”.