Italia
Il gap tecnologico tra donne e uomini si sta riducendo: nelle nuove generazioni dai 14 ai 24 anni le ragazze hanno lo stessa confidenza con la tecnologia dei loro coetanei, mantenendo però un livello di consumi culturali superiore ai maschi. Sono le ragazze il nuovo modello e l’interlocutore più promettente in futuro per integrare i contenuti e le tecnologie? Forse…
L’acquisto di contenuti culturali online è un fenomeno emergente che mostra caratteristiche interessanti ai fini di uno sviluppo futuro: mentre sul totale della popolazione ci sono ancora delle differenze in termini di approccio all’acquisto (il 59% acquista libri, il 44% dvd), la popolazione che acquista online esplicita invece una chiara tendenza a fruire di tutti i contenuti indistintamente: è eclettica, versatile e onnivora.
E’ enorme insomma il potenziale di crescita: basti pensare che attualmente oltre il 40% di chi acquista almeno un contenuto culturale sovrappone l’acquisto di libri, cd, e dvd. Appare quindi evidente l’effettiva convergenza del tradizionale con il digitale e la possibile fusione di valori apparentemente diversi.
Sono solo alcuni dei risultati della ricerca commissionata dall’Osservatorio permanente contenuti digitali ad ACNielsen e che sarà presentata ufficialmente martedì, 5 giugno, alle 10.30 a Roma (Sala Adrianea degli Horti Sallustiani) nel corso del Convegno “Liquidi e mutanti. Industrie dei contenuti & consumatori digitali”.
La presentazione dell’indagine – prevista alle 10.30 a Roma nella sala Adrianea degli Horti Sallustiani (piazza Sallustio 21) – sarà introdotta dal presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Federico Motta. Seguiranno l’illustrazione dei risultati della ricerca a cura di Roberto Borghini, Consumer Marketing Manager ACNielsen Italia e un’analisi economica dei risultati a cura di Emilio Pucci dell’ e-Media Institute (Le industrie dei contenuti: quali i punti di partenza per definire modelli di business nel mondo digitale?).
La presentazione sarà anche l’occasione per la presentazione ufficiale dell’Osservatorio permanente sui contenuti digitali che, costituito da AIE, AIDRO, FIMI e UNIVIDEO – alcune tra le principali Associazioni che, in Italia, rappresentano le aziende che producono e gestiscono i contenuti – e Cinecittà Holding, vuole offrire una fotografia completa e aggiornata dei contenuti digitali disponibili nel mercato italiano e di come la sua fruizione stia cambiando nei tempi. (r.n.)