Unione Europea
Quali cambiamenti apportare alla carta stampata per migliorare la percezione che il pubblico ha dell’Europa? Come reagiscono i caporedattori alla recente iniziativa della Commissione a favore di un maggior pluralismo dei media?
Ma ancora, quale l’impatto del Web 2.0, con particolare riferimento agli user-generated content, e alla nuova concorrenza multipiattaforma?
Questi alcuni degli argomenti al centro dell’incontro di vertice organizzato ieri 29 maggio a Bruxelles da Viviane Reding, Commissario Ue per la Società dell’Informazione e Media, e i rappresentanti della carta stampata.
“Il Web 2.0 offre eccellenti prospettive alla stampa“, ha dichiarato la Reding, aggiungendo: “Un gran numero di giornali godono di gran fiducia da parte dei propri lettori. La Free press e i contenuti generati dagli utenti continuano a guadagnare terreno, ma sono anche convinta che contemporaneamente il giornalismo fondato sulla disciplina redazionale e la verifica delle notizie occuperà un posto ancora più importante”.
Il Commissario Ue ha quindi sottolineato che mai come oggi, nell’era della sovrabbondanza dell’informazione, “…la qualità dei contenuti di redazione è stata così importante”.
Il meeting con la Reding e i caporedattori ha coperto diverse tematiche, dal pluralismo dei media al diritto d’autore, passando per l’istruzione.
Si tratta del terzo appuntamento ad alto livello organizzato tra stampa e Commissione Ue.
Fa seguito a una prima riunione che ha avuto luogo nell’autunno 2005 (vedi articolo), che avviava una consultazione pubblica per rafforzare la competitività del mercato editoriale nell’ambito di un’economia sempre più digitale. Obiettivo, aiutare i decisori della Ue a comprendere meglio i bisogni e le sfide dell’industria europea dell’editoria.
Il secondo incontro di questo tipo è stati organizzato un anno dopo e ha messo a fuoco il futuro della carta stampata nell’era di internet (vedi articolo)
In quell’occasione, il Commissario Reding e i capiredattori hanno affrontato alcuni temi generali, fra cui i modelli commerciali e le fonti di entrate derivanti dalla pubblicità, le norme da applicare per distinguere i contenuti editoriali dalle pubblicità e le connessioni con gli sviluppi nel posizionamento dei prodotti nell’ambito dei media audiovisivi.
Discusse anche le questioni del ruolo educativo della stampa e dei diritti di autore.
Ieri a Bruxelles erano presenti i caporedattori di Le Soir (Belgio), Stern (Germania), Die Presse (Austria), De Standaard (Belgio), 24 Chasa (Bulgaria), Romania Libera (Romania), Evenimentul Zilei (Romania), Mag (Slovenia) e El Pais (Spagna).
Task Force for Co-ordination of Media Affairs
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