Italia
Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Ugo Bordoni, riunitosi sotto la presidenza di Maurizio Décina, ha deliberato la nomina di Antonio Sassano a Direttore Generale della Fondazione stessa, che coadiuva operativamente il Ministero delle Comunicazioni in attività di ricerca, di studio e di consulenza nei settori delle Tecnologie delle Comunicazioni e dell’Informazione.
Al Direttore Generale della Bordoni, presente anche a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione, è affidata la gestione tecnico-amministrativa della Fondazione.
Con la nomina di Sassano alla Direzione Generale, si completa il rinnovo dei vertici della FUB, che vede presidente Maurizio Dècina, e consiglieri Flavia Barca, Valerio Zingarelli, Alessandro Ovi, Francesco Siliato, Gianluca Attura, Antongiulio Lombardi, Biancamaria Martinelli, Giovanni Moglia, Roberto Perrella, Enrico Maggese, Romano Righetti, Alessio Zagaglia, Andreas Schneider.
Sassano è professore ordinario di Ricerca Operativa all’università La Sapienza di Roma e membro dell’Advisory Board di ITMedia Consulting.
Ha dedicato la sua attività di ricerca ai temi dell’ottimizzazione e della pianificazione delle reti. E’ autore di più di 60 pubblicazioni sulle principali riviste internazionali e di alcuni volumi dedicati alla Ricerca Operativa e all’Ottimizzazione Combinatoria. Ha coordinato numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali dedicati all’ottimizzazione dell’uso delle frequenze e alla progettazione di reti radiotelevisive.
E’ stato consulente dell’Agcom, contribuendo alla definizione del Piano delle Frequenze Analogiche (1998) e allo studio sul Piano delle Frequenze Radio FM (Piano Analogico Radio). Sempre per l’Autorità ha prodotto il Libro Bianco sul Digitale Terrestre. Più recentemente, ha contribuito alla definizione del Piano Digitale Radio DAB (2002) e del Piano delle Frequenze Digitali Terrestri (2003).
E’ stato consulente tecnico nella gara per il Quarto gestore di telefonia mobile, per quella che ha assegnato le licenze di telefonia di terza generazione (UMTS) e per le licenze Wireless Local Loop.
Nel 2004 è stato consulente dell’Antitrust per la quale ha analizzato la configurazione delle reti di trasmissione televisiva in Italia.
Riguardo al presidente Maurizio Dècina, ricordiamo che è professore ordinario di telecomunicazioni al Politecnico di Milano, ritenuto uno dei massimi esperti europei del mercato ICT. Dècina, che è membro e past President dell’Advisory Board di Key4biz, ricoprirà la presidenza che fino a oggi è stato di Giordano Bruno Guerri.
Dècina è stato direttore scientifico del Cefriel, presidente della Communications Society dell’IEEE (Institute of Electrical and Electronic Engineers), che è l’associazione americana e internazionale degli ingegneri delle telecomunicazioni.
E’ stato, tra le altre cose, anche consulente per i Laboratori Bell di AT&T per la ricerca e sviluppo di apparati innovativi per tlc e per i Laboratori di Ricerca Centrale di Italtel.
Nel 1986 è stato nominato “Fellow” dell’IEEE per i contributi tecnico scientifici dati allo sviluppo delle telecomunicazioni. Nel 1997 e nel 2000 gli sono stati assegnati due premi dell’IEEE, rispettivamente, Award in International Communications e Third Millennium Medal Award’.
Il nuovo Consiglio della Bordoni appare molto più tecnico, chiamato a rispondere alle esigenze di un mercato, quello delle comunicazioni, in rapida evoluzione che spinge verso le nuove tecnologie.
La FUB, riconosciuta dalla legge n. 3 del 16 gennaio 2003, elabora e propone strategie di sviluppo del settore delle comunicazioni, coadiuva operativamente il Ministero delle comunicazioni nella soluzione organica e interdisciplinare delle problematiche di carattere tecnico, economico, finanziario, gestionale, normativo e regolatorio.
Forte di un’esperienza maturata in molte aree, come la radiopropagazione, le comunicazioni ottiche, la sicurezza e la protezione nelle telecomunicazioni, le reti tlc, le comunicazioni multimediali.
La sua attività è finanziata dai Soci Fondatori e da un contributo pubblico su base triennale. Come previsto dalla legge, entro il 31 marzo di ogni anno, la FUB invita una relazione al Governo e alle competenti Commissioni parlamentari nella quale dà conto delle attività svolte nell’anno precedente.
Le attività sono organizzate “per progetti” che vengono svolti aggregando, di volta in volta, competenze specifiche di ricercatori e tecnici. Alcuni progetti sono sviluppati su richiesta del Ministero delle comunicazioni, nell’ambito del citato rapporto convenzionale, altri si inquadrano in iniziative che vedono la FUB collaborare con diversi enti pubblici e privati; altri ancora fanno riferimento a iniziative europee. I progetti si inquadrano nell’ambito di sei “aree di attività”:
1. Reti di nuova generazione
2.
3. Sistemi avanzati di broadcasting
4. Sicurezza
5. Analisi di sviluppo di linguaggi multimediali
6. Analisi economica e supporto alle scelte pubbliche
Inoltre, visto le vaste attività che sono state svolte nel campo del monitoraggio dei campi a radio frequenza si è deciso di considerare questo settore come un’area con una sua propria autonomia, vale a dire la rete nazionale di monitoraggio dei campi elettromagnetici.
Nel campo della televisione digitale, la legge 3/2003, assegna alla FUB la supervisione tecnica delle attività di sperimentazione di trasmissioni digitali terrestri e di servizi interattivi con particolare riguardo alle applicazioni di carattere innovativo nell’area dei servizi pubblici e dell’interazione tra i cittadini e le amministrazioni dello Stato (tGovernment) che sono realizzate sotto la vigilanza del Ministero delle comunicazioni e dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.