Italia
A qualche giorno dalla presentazione dei risultati trimestrali, che hanno evidenziato una forte crescita legata ai servizi broadband, Tiscali guarda già alle nuove opportunità offerte dal mercato, pensando a possibili acquisizioni che rafforzino la propria business strategy.
I key-market restano Italia e Gran Bretagna, con occhio attento al dossier di Pipex Communications, società messasi in vendita alcuni mesi fa.
La conferma arriva dal Chief financial officer (Cfo) Massimo Cristofori dell’Isp sardo, che in un recente incontro a Milano ha dichiarato: “…In generale avevamo detto che una volta consolidata la posizione finanziaria avremmo di nuovo guardato in modo proattivo sul mercato“, aggiungendo: “…Italia e UK sono le aree cui guardiamo”.
E per quanto riguarda
Si tratta di un provider tlc anche in banda larga, attivo anche nel web hosting: dopo il calo degli utili nei conti 2006, con un fatturato di circa 300 milioni di sterline, nel marzo scorso ha deciso di cercare un acquirente.
Stando alle indiscrezioni, oltre a Tiscali, pare che in lizza per Pipex ci siano anche BT, BSkyB, Virgin Media e Carphone Warehouse.
Cristofori ha spiegato che, riguardo a eventuali acquisizioni, l’Isp italiano non avrebbe problemi di finanziamento.
Il manager ha ricordato che “…la posizione finanziaria si è consolidata grazie all’accordo con Intesa Sanpaolo: non ci sono più problemi di rimborso dei debiti, e rispetto ai nostri concorrenti abbiamo un indebitamente inferiore”.
La società ha chiuso il primo trimestre 2007 registrando circa 100.000 nuovi clienti DSL, che portano il totale a oltre 1,9 milioni, di cui oltre 700 mila utenti in accesso diretto (in modalità unbundling – ULL).
I ricavi relativi alle attività in Italia, Gran Bretagna e ad alcune controllate (tra cui Tinet) sono stati pari a 193,2 milioni di euro, in crescita del 25% rispetto al dato omogeneo di 154,8 milioni di euro registrato nel corrispondente trimestre 2006.
La società ha chiuso il primo trimestre con EBITDA in crescita del 36% a 25,2 milioni di euro.
Il gruppo promette un cash flow positivo dal quarto trimestre di quest’anno ma al 31 marzo le disponibilità liquide erano 15,1 milioni. L’indebitamento finanziario netto è quasi 431 milioni.