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Spettro radio: più informazione, migliori investimenti. La Ue chiede la realizzazione di un database unico

Unione Europea


Garantire maggiore chiarezza riguardo alla disponibilità e all’uso efficiente dello spettro radio aiuterà le imprese a prendere decisioni ben ponderate nello sviluppo delle strategie di business e potrebbe permettere all’industria delle comunicazioni di investire di più in servizi e prodotti innovativi e di aprirsi all’ingresso delle piccole e medie imprese.

 

Per questo la Commissione europea ha adottato oggi una Decisione per richiedere agli Stati membri di fare in modo che le informazioni e le tabelle attinenti ai diritti, alle condizioni e alle procedure di allocazione delle risorse di spettro siano aggiornate e disponibili al pubblico, attraverso un database da tenere costantemente aggiornato.

 

Obiettivo dell’esecutivo Ue è quello di aiutare il settore wireless a crescere e svilupparsi, attraverso un accesso pubblico e armonizzato a informazioni comparabili e accurate sull’uso dello spettro.

 

Secondo uno studio realizzato dalla Ue, infatti, gli Stati membri usano criteri difformi per quanto riguarda l’accesso, la quantità di dettagli e l’aggiornamento di queste informazioni. Differenze che rendono complicata la comparazione dei dati da un paese all’altro e si ripercuotono inevitabilmente sulle strategie delle aziende e sulla pianificazione degli investimenti nel contesto del mercato unico di prodotti e servizi.

 

Il database unico non sostituirà le banche dati nazionali ma ne sarà complemento e servirà da punto unico di informazione con strumenti di ricerca e comparazione basati sulle informazioni fornite in conformità con un formato e un livello di dati unico a livello europeo.

 

Gli Stati membri si sono accordati sull’utilizzo del sistema elaborato dall’ufficio europeo sulle radiocomunicazioni (ERO) che cura un sito internet sempre aggiornato, che contiene informazioni dettagliate sulle attività della CEPT e numerosi link e liste sulla situazione nei singoli Stati membri.

Oltre alle informazioni già fornite dal sito, agli Stati membri è richiesto di fornire anche informazioni utili ai produttori di terminali (le cosiddette Radio Interface Specifications) e sugli attuali assegnatari dei diritti d’uso dello spettro.

 

La decisione, ha spiegato il Commissario Ue ai media e alla società dell’informazione, Viviane Reding, aiuterà anche “a sviluppare un mercato unico per i dispositivi che utilizzano queste risorse e contribuiranno a raggiungere una gestione dello spettro maggiormente basata sulle esigenze del mercato”.

 

Lo sforzo richiesto agli Stati membri per l’organizzazione di queste informazioni è alto, ma secondo la Commissione è anche di primaria importanza, al fine di garantire una politica sullo spettro quanto più trasparente ed efficace possibile.

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