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ThinkTel presenta DigItaly: Progetto a sostegno dell’ICT, con strategie di intervento e indicazione degli ostacoli normativi  

Italia


Presentato a Milano il Progetto di ricerca 2007 ‘DigItaly‘. L’appuntamento è stato occasione per fare il punto sugli scenari futuri delle telecomunicazioni e illustrare per la prima volta alla stampa “DigItaly”, il principale progetto di ricerca di ThinkTel per il 2007. Hanno partecipato Martin Cave, Carlo Mario Guerci, Dennis Redmont, Ferdinando Pennarola, Marco Salvadori, Valerio Zingarelli, Fabio Magrino, Alberto Scandolara e i rappresentanti degli sponsor di ThinkTel.

 

ThinkTel, gruppo di opinione costituito nel maggio 2005, ha individuato nell’impatto dell’ICT nell’economia italiana il tema portante di una vasta ricerca che rappresenterà il contributo di maggior peso nell’agenda 2007.

 

Come ha spiegato Carlo Mario Guerci, Vicepresidente e Coordinatore di ThinkTel, “…Il ruolo dell’ICT nella crescita economica e nel miglioramento degli standard di vita delle nazioni è un dato di fatto che rende più evidente il rischio competitività per i Paesi come l’Italia che sono in ritardo nella diffusione e nella applicazione di queste tecnologie”.

 

Guerci ha, quindi, sottolineato che, per uscire dal mero allarmismo e per dare un contributo positivo alla chiusura della divaricazione rispetto ai Paesi leader (di oggi e di domani), ThinkTel si propone con questo Progetto un duplice scopo: intanto mostrare i positivi effetti che un’accelerazione nello sviluppo di infrastrutture e applicazioni ICT potrà avere in settori chiave dell’economia italiana; ma anche disegnare una roadmap che identifichi i colli di bottiglia, spesso di natura legislativa o regolamentare, e che mostri gli effetti della loro rimozione sotto diverse ipotesi di intensità e di selettività degli investimenti in ICT.

 

Come è emerso dal Progetto di ricerca 2007 ‘DigItaly’, la tecnologia dell’informazione e le telecomunicazioni stanno svolgendo un ruolo chiave nella crescita economica e negli standard di vita dei Paesi. L’Italia purtroppo continua a restare dietro ai Paesi più avanzati e questo ritardo potrebbe comprometterne le capacità competitive. 

 

Scopo di questo Progetto, come hanno spiegato gli organizzatori, è quello di evidenziare le ricadute positive che un profondo e veloce sviluppo delle applicazioni e infrastrutture ICT potrebbero fornire ai principali settori dell’economia italiana, come:

 

Il Progetto di ThinkTel analizza (qualitativamente) e valuta (quantitativamente) come l’ICT influenzerà questi settori nei prossimi cinque anni e oltre, considerando diverse strategie di investimento.

 

La metodologia adottata prevede tre fasi:

 

Prima Fase

 

Identificazione degli indicatori con effetti sul settore ICT e delle applicazioni strettamente correlate.

 

Seconda Fase

Sguardo al futuro, con approfondimento sullo sviluppo dell’ICT per ogni settore: i Piani d’azione considerano le possibili politiche di intervento e le variabili esogene sugli eventuali trend. Valutazione degli impatti attraverso modelli quantitativi basati su sistemi dinamici, necessari per considerare i differenti livelli di investimenti nell’ambito di diversi scenari e individuare così i presupposti critici.

 

Terza Fase

Piano d’azione e roadmapping per determinare le priorità e le possibili strategie di intervento.

 

Il Progetto richiede quattro tipi di attività:

 

I risultati dello Studio offriranno un panorama completo sulle prospettive future, con focus sugli ostacoli (legislativi e regolamentari) che limitano il corretto sviluppo del mercato ICT. Verranno quindi presentati le possibili politiche di intervento atte a rimuovere questi impedimenti e a incentivare il settore delle tecnologie dell’informazione e comunicazione.

 

I risultati del lavoro saranno messi a disposizioni dei player e della Pubblica amministrazione centrale e locale, in modo da offrire un giusto supporto negli interventi che riguardano specificatamente l’ICT.

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