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Tra i titoli tlc, spicca nel pomeriggio quello di Tiscali (+1,97%) cavalcando la conferma dell’Amministratore delegato, Tommaso Pompei, sull’interesse del gruppo per l’inglese Pipex.
Ieri, a conclusione dell’assemblea degli azionisti che ha approvato il bilancio 2006, Pompei in un’intervista rilasciata al Il Sole 24 Ore Radiocor ha commentato i dati e le prospettive future della società.
L’Ad ha fatto sapere che Tiscali “…sta proseguendo in linea e anche un po’ in anticipo con il piano industriale 2007-
Pompei si è mostrato fiducioso nel raggiungimento degli obiettivi annunciati lo scorso ottobre: “…Le aziende – ha spiegato – si giustificano se generano cassa e fanno utili ed è su questo che si concentra la nostra strategia“, con la decisione di focalizzare territorialmente l’azienda su Italia e Gran Bretagna e di ampliare i servizi offerti in tali Paesi.
Un dimagrimento geografico che ha portato Tiscali al disimpegno, da ultimo, in Olanda e Germania e, in un prossimo futuro, a quello dalla Repubblica Ceca, dove “…sono in corso trattative per un’operazione da pochi milioni di euro che dovrebbe risolversi entro il terzo trimestre”. Dopo Internet, la voce e i servizi multimediali quali l’IPTV, l’ampliamento dell’offerta, viceversa, vede “in prospettiva la presenza di Tiscali anche nella telefonia mobile”.
“Stiamo trattando“, ha dichiarato l’Ad, confermando l’interesse al mercato degli operatori mobili virtuali che ha recentemente visto l’accordo Tim – Coop, Vodafone – Poste e BT Italia – Vodafone.
Con l’unica eccezione di quest’ultimo, limitato alla clientela solo aziendale di BT Italia, gli altri si configurano come accordi per la creazione di “enhanced service provider” e per questo, ha tenuto a sottolineare Pompei, “…nulla hanno a che fare con il modello di ‘full mobile network operator’ cui punta Tiscali e che è l’unico che può realmente ristabilire la necessaria parità tra operatori fissi e operatori mobili”. In questo senso, “…il passaggio regolamentare è fondamentale: occorre un intervento per stabilire le condizioni dell’apertura del mercato e una sorta di listino” per definire i rapporti tra operatori.
Un intervento del regolatore è auspicato da Pompei anche sul fronte delle diverse possibili modalità per uno scorporo della rete di accesso di Telecom. “…Sono felice che se ne parli e se riusciremo a portarlo in fondo, credo che uno scorporo sarà un volano per tutti, a cominciare da Telecom“, ha commentato il manager, sottolineando tuttavia che, “…prima di dare un giudizio, occorre attendere quali saranno le condizioni. E queste – ha affermato – devono assicurare un’effettiva equivalenza di trattamento tra operatori, devono riguardare non solo il vecchio doppino in rame ma anche la rete di nuova generazione, devono garantire condizioni di accesso alla rete a livello differenziato e, non ultimo, salvaguardare gli investimenti già fatti”.
Il caso di Openreach, adottato dalla Gran Bretagna e da BT per la rete dell’incumbent britannico, ha come chiave di successo “…il rigore del processo in termini di tempi e di organismi partecipanti”, ha affermato l’Ad ricordando come, nel caso inglese, sia stata “…creata un’entità ad hoc per interagire con il regolatore e fluidificare il processo decisionale”.
L’augurio è che si riesca a fare altrettanto facendo “…sedere i gestori allo stesso tavolo, ma non vedo una volontà in questa direzione: è difficile tornare indietro da strategie che hanno visto i vari attori muoversi in modo individuale, ma a mio parere l’Authority dovrebbe spingere tutte le parti in gioco”.
Da Pompei è giunta infine una conferma della strategia stand-alone e un segnale di ottimismo sull’andamento del titolo: “…Il suo valore era diminuito quando abbiamo presentato il piano industriale perché il mercato vedeva Tiscali unicamente come un’opportunità di acquisizione da parte di un terzo. Noi, invece, abbiamo rilanciato con investimenti e sviluppo. La flessione di allora è stata recuperata: dobbiamo continuare a rispettare gli obiettivi, come avvenuto nel 2006, e i mercati recupereranno fiducia nella capacità di Tiscali di competere in Italia e in Gran Bretagna. Non ci vediamo come prede. Anzi, siamo andati in senso opposto”, ha concluso riferendosi all’incorporazione di Video Networks sul mercato inglese.
Ieri, l’Assemblea degli azionisti di Tiscali, riunitasi a Cagliari, ha approvato in sede ordinaria il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2006, confermando i dati del progetto di bilancio approvato dal Cda lo scorso 20 marzo 2007.
L’esercizio ha visto la concentrazione del Gruppo in Italia e Regno Unito, dove si sono focalizzati gli investimenti di prodotto e infrastrutturali. Inoltre, si è conclusa l’acquisizione della società britannica Video Networks, consolidata a partire dal settembre 2006, coerentemente con l’obiettivo di rafforzamento sul mercato anglosassone e di sviluppo di un’offerta triple play tramite l’ingresso nel mercato della televisione via internet (IPTV).
L’esercizio 2006 è stato infine caratterizzato da un sostanziale riequilibrio della situazione finanziaria del Gruppo, con il rimborso di tutte le obbligazioni in essere nei confronti del mercato e la sostituzione del finanziamento strutturato erogato da Silver Point Finance con una linea di credito di 280 milioni di Euro sottoscritta da Banca Intesa San Paolo. Il nuovo finanziamento, a condizioni decisamente più vantaggiose per il Gruppo, è indice di una rinnovata fiducia del sistema bancario nel piano industriale di Tiscali e nelle sue prospettive di sviluppo.
L’andamento della gestione di Tiscali nel corso dell’esercizio 2006 è riflesso nei seguenti principali risultati:
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Crescita dei ricavi: 678,5 milioni di Euro, +28% su base annua. Il perimetro comprende esclusivamente Regno Unito, Italia TINet ed alcune controllate minori.
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Crescita degli abbonati ADSL in accesso diretto: su 3,5 milioni complessivi di utenti attivi, oltre 1,8 milioni sono gli abbonati ADSL, con un incremento di 618 mila clienti nell’esercizio. Oltre 584 mila utenti in accesso diretto (ULL).
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Crescita della redditività: Risultato Operativo Lordo (EBITDA) nell’esercizio pari a 100,4 milioni di Euro (15% dei ricavi), +44% su base annua.
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Risultato netto delle attività continuative (-59,7 milioni di Euro) in miglioramento: del 44% rispetto alla perdita di 106,9 milioni di Euro nell’esercizio 2005.
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Nomina di due membri del Cda.
In sede ordinaria l’Assemblea degli azionisti di Tiscali ha altresì confermato la nomina dei due Consiglieri non esecutivi Arnaldo Borghesi e Rocco Sabelli, cooptati dal Cda lo scorso 20 dicembre
L’Assemblea degli azionisti ha approvato in sede ordinaria il piano di incentivazione azionaria previsto per l’Amministratore delegato, Tommaso Pompei, e un massimo di 40 dipendenti della capogruppo e delle sue controllate italiane.
All’Ad saranno attribuite n. 3.593.143 opzioni per l’acquisto di altrettante azioni ordinarie della società, rivenenti da acquisti di azioni proprie che saranno effettuati sul mercato sulla base della autorizzazione concessa dall’Assemblea. Ai dipendenti saranno attribuite fino a un massimo di n. 4.244.131 opzioni per la sottoscrizione di altrettante azioni della società di nuova emissione, rinvenenti dall’aumento di capitale riservato deliberato dalla stessa Assemblea.
In entrambi i casi le opzioni saranno esercitabili nei sei mesi successivi al terzo anniversario della data di assegnazione, ad un prezzo di esercizio pari alla media aritmetica dei Prezzi Ufficiali di Borsa Italiana delle azioni della società nel mese precedente alla data di assegnazione, in conformità alla normativa fiscale applicabile. I termini e le condizioni del piano di incentivazione sono analoghi a quelli approvati dal Cda e comunicati al mercato il 20 marzo scorso.
Infine, sempre in sede ordinaria l’Assemblea dei soci ha autorizzato il Cda ad acquistare, a servizio del piano di stock option per l’Ad fino a un massimo di n. 3.593.143 azioni della società, ad un prezzo compreso tra il loro valore nominale e il Prezzo Ufficiale delle azioni registrato nel giorno di borsa precedente al compimento di ogni singola operazioni di acquisto, maggiorato in misura non superiore all’1%. L’autorizzazione ha un termine di durata di 18 mesi.
L’Assemblea degli azionisti di Tiscali, a seguito della approvazione in sede ordinaria del piano di stock option per i dipendenti, in sede straordinaria ha deliberato un aumento di capitale in denaro, con esclusione del diritto di opzione, mediante emissione di massime n. 4.244.131 azioni ordinarie al servizio di altrettante opzioni valide per la sottoscrizione di azioni ordinarie, da assegnare appunto ai dipendenti.
Dopo la conclusione dell’Assemblea, la società ha appreso che la Corte di Appello di Amsterdam ha deliberato nell’ambito della causa intentata da un gruppo di azionisti di minoranza (riuniti nella associazione VEB) in relazione alla quotazione in Borsa di World Online nell’anno 2000, precedentemente all’acquisizione della stessa da parte di Tiscali. La Corte, parzialmente modificando la decisione del Tribunale in primo grado, ha stabilito che il prospetto utilizzato in sede di quotazione era incompleto in alcune sue parti e che World Online avrebbe dovuto correggere alcune informazioni riportate dai media prima della quotazione stessa relative alla partecipazione azionaria detenuta da Nina Brink.
Tiscali analizzerà i dettagli della decisione per valutare se ricorrere alla Corte Suprema olandese. La sentenza odierna, peraltro, si limita ad accertare la responsabilità della società ma non si pronuncia in merito alla esistenza ed all’ammontare di un eventuale danno, che sarebbero oggetto di un nuovo e separato procedimento, allo stato non avviato.