Italia
Le teorie e le tecniche dell’inchiesta giornalistica e della ricerca documentale sono solo alcune delle materie che si potranno approfondire al Master in Giornalismo investigativo e analisi delle fonti documentarie, le cui iscrizioni si aprono in questi giorni.
Il Master, che si svolgerà nella sede milanese della società Equilibri e che si avvale del patrocinio dell’Istituto per la tutela dei beni archivistici e librari dell’Università di Urbino e delle riviste Equilibri, Internazionale, e Diario della settimana, è alla seconda edizione e punta a formare professionisti capaci di mettere in pratica le teorie e le tecniche della ricerca nell’ambito giornalistico e non solo.
Sarà l’economista Loretta Napoleoni, una delle massime esperte di economia dei sistemi criminali e di terrorismo internazionale, a dirigere il Master, voluto dai ricercatori dell’Associazione di Giornalismo Investigativo, che nasce con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di un modello di giornalismo orientato all’analisi, accurata e documentata, delle dinamiche sociali e politiche.
In Italia, infatti, raramente si è sviluppata una riflessione sulle caratteristiche e sugli strumenti intellettuali e documentari necessari al giornalismo d’inchiesta. Come anche è mancata l’analisi su quali avrebbero dovuto essere gli strumenti e le metodologie (dai vari punti di vista: sicurezza, rischi legali, efficacia degli strumenti di ricerca) necessarie all’articolazione di indagini e inchieste senza legarsi a doppio filo alle indiscrezioni delle gole profonde di turno.
Da lungo tempo, invece, negli Stati Uniti e negli altri Paesi in cui il giornalismo investigativo si è sviluppato, è noto che la qualità del lavoro giornalistico d’inchiesta non è solamente frutto del coraggio, del valore intellettuale e della capacità di analisi del singolo giornalista, ma è direttamente correlato alla presenza di una ben definita “cassetta degli attrezzi” teorica e di una adeguata competenza nell’individuazione, nell’analisi e nella verifica delle fonti documentarie.
Si è quindi ritenuto opportuno inserire nel percorso curriculare una serie di competenze diverse e di base oltre che specialistiche a partire da un nucleo ben strutturato di competenze criminologiche e storico-sociologiche, nella convinzione che l’analisi dei sistemi criminali nei loro aspetti organizzativi e culturali sia un elemento imprescindibile del bagaglio del giornalista investigativo, come anche si ritiene indispensabile la conoscenza delle tecniche (dal riciclaggio di denaro, alla funzionamento di circuiti criptati di comunicazione) mediante cui questi sistemi mutano, si evolvono e si diffondono Altrettanto indispensabile è il supporto teorico-pratico fornito alla ricerca e all’analisi delle fonti documentarie dalle discipline documentarie. Sono di evidente importanza per chi si dedica al giornalismo d’inchiesta, sia le conoscenze dell’architettura giuridico-istituzionale e organizzativa delle fonti archivistiche, dall’altro gli strumenti metodologici per l’individuazione, il recupero e il corretto trattamento delle risorse documentarie di diversa natura oggi disponibili.
La presenza di un così nutrito settore di discipline “tecniche” non vuol dire che si sia trascurata l’analisi dei linguaggi e delle forme espressive. Per questa ragione è importante fare riferimento ai professionisti che in Italia svolgono con la maggiore professionalità il difficile mestiere del giornalismo d’inchiesta, per poter offrire agli studenti del Master un’ occasione di incontro privilegiata con chi ha già perfezionato e scaltrito il rapporto tra tecniche investigative e linguaggi espressivi.
Il corso, che partirà a giugno, è diviso in cinque moduli: Insegnamenti propedeutici, analisi investigativa, analisi delle fonti documentarie; giornalismo scritto e on-line, giornalismo televisivo e tecniche di scrittura.
Il Master si svolgerà il venerdì e il sabato, per un totale di 275 ore di lezioni frontali.
Docenti del Master sono alcuni tra i nomi di spicco giornalismo d’inchiesta, della ricerca storica e archivistica, del mondo delle professioni giuridiche e delle professionalità criminologiche e investigative, come Franco Abruzzo, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, Massimo Russo, condirettore di Kataweb, Sigfrido Ranucci, giornalista inviato di Report, trasmissione investigativa in onda su Rai Tre, Guido Salvini, Gip del tribunale di Milano, Marco Strano, psicologo e criminologo, Giovanni Ercolani, esperto ONU in global terrorism, Mauro Falasiedi, dell’Europol, Giulia Barrera, archivista presso il Ministero per i beni e le attività culturali, Lorenzo Striuli, analista del CEMISS, Fabio Mini, generale dell’esercito italiano, esperto di questioni militari e membro del Comitato Scientifico della rivista di geopolitica Limes, Mario Portanova, redattore di Diario, Wolf Achtner, Laura Longo, giornalista di Rainews24, Leo Sisti, giornalista dell’Espresso, Marco Travaglio, giornalista di Repubblica e molti altri.
L’offerta formativa si completa con un percorso di stage e/o project work da svolgersi nelle testate giornalistiche nazionali, regionali e locali. Sono previsti da uno a 3 mesi di stage e/o project work, presso le seguenti testate: Diario, Internazionale, Kataweb, Roma One, Key4biz, Equilibri, ed altre testate al momento in fase di conferma.
Nel corso del Master verrà utilizzata una piattaforma di eLearning come supporto alla didattica in presenza. Le iscrizioni si chiudono il 19 maggio 2007, mentre le lezioni, che si terranno il venerdì pomeriggio e il sabato, per l’intera giornata, partiranno l’8 giugno 2007 e si concluderanno 7 dicembre 2007. (r.n.)