Unione Europea
Da un’indagine su un campione rappresentativo di 27.000 famiglie della Ue emerge che quasi il 20% delle famiglie europee acquista pacchetti di telecomunicazioni e circa il 30% dispone oggi di una connessione internet ad alta velocità in banda larga. L’uso dei telefoni cellulari è sempre più diffuso, contrariamente ai telefoni fissi. Il 17% dei cittadini europei che dispongono di una connessione internet la usano per telefonare via internet.
“Assistiamo ad una forte crescita dell’economia digitale in Europa e sono sempre di più le famiglie che optano per la convergenza tra servizi di telefonia fissa e mobile e internet”, ha affermato Viviane Reding, Commissario europeo responsabile della Società dell’informazione e dei media. “La riforma della normativa UE in materia di telecomunicazioni che affronteremo quest’anno dovrà rispondere ad un ambiente tecnologico in rapida evoluzione e rafforzare nel contempo la concorrenza.”
I principali risultati dell’indagine condotta su scala europea e pubblicata oggi dalla Commissione sono i seguenti:
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quasi il 20% dei cittadini europei acquista dallo stesso fornitore due o più servizi di telecomunicazioni, nella maggior parte dei casi la linea telefonica fissa e l’accesso a internet;
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un numero sempre maggiore di utenti passa dal telefono fisso al telefono mobile: anche se la percentuale delle famiglie con almeno un telefono cellulare resta piuttosto stabile intorno all’81%, sale nell’Unione europea la quota delle famiglie che opta per l’uso esclusivo del cellulare (22%, ossia un aumento del 4%) mentre sta scendendo la percentuale di famiglie che ha almeno una linea fissa (72%, ossia una diminuzione del 5%);
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la banda larga si sta rapidamente diffondendo nell’UE (28%, + 6%) e diminuisce la banda stretta (12%, -3%); la maggior parte delle famiglie accede a internet attraverso una linea ADSL (53%, + 4%) e il 34% delle connessioni in banda larga sono senza fili;
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il 17% dei cittadini europei che dispongono di una connessione internet affermano di usarla per telefonare; nei nuovi Stati membri questa percentuale raddoppia;
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con l’aumento del numero di famiglie che dispongono di una connessione internet (42%, + 4%) il motivo dell’assenza di connessione è sempre meno di ordine finanziario: il 45% degli interrogati affermano infatti di non essere semplicemente interessati;
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il 28% dei cittadini europei ha avuto grossi problemi provocati da messaggi di posta elettronica indesiderati, virus e programmi spia e ritiene che l’UE e gli Stati membri debbano essere più proattivi nella lotta contro queste attività illegali. In generale la maggior parte degli utenti ha installato programmi antivirus (81%) e antispam (60%);
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il 40% (+ 5%) è a conoscenza del numero unico di emergenza europeo 112 che permette di chiamare i servizi di emergenza da qualunque paese dell’Unione europea, ma molti Stati membri devono migliorare l’attuazione pratica del 112 (vedi IP/07/392);
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il 63% dei cittadini europei vedono programmi televisivi gratuiti e non sono abbonati alla tv a pagamento. Nei paesi in cui la tv si riceve via antenna o via satellite il numero di famiglie che si abbona alle televisione a pagamento è inferiore rispetto ai paesi in cui predomina la tv via cavo.
I risultati dell’indagine pubblicata oggi andranno ad alimentare il dibattito pubblico sulla riforma delle norme comunitarie in materia di telecomunicazioni programmata per l’estate prossima.