È Google il marchio più potente del 2007 secondo la classifica Millward Brown Optimor

di Alessandra Talarico |

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È Google il marchio più potente a livello mondiale del 2007 secondo la classifica annuale stilata da Millward Brown Optimor.

La società di Mountain View, proprietaria del più popolare dei motori di ricerca, ha scalzato la Microsoft di Bill Gates dal posto d’onore, confermandosi come il brand più amato e proficuo al mondo.

 

Per quanto riguarda, in particolare, i brand legati al mondo delle tecnologie, la società della premiata ditta Page&Brin ha quasi raddoppiato il suo valore rispetto al 2006, da 37 a 66,4 miliardi di dollari, mentre Microsoft scende al terzo posto – dopo General Electric – con una valutazione pari a 55 miliardi di dollari rispetto ai 62 miliardi dello scorso anno.

 

Al quinto posto della classifica dei brand globali più potenti, l’operatore mobile cinese China Mobile, che lo scorso anno aveva spiazzato i ricercatori piazzandosi al quarto posto della classifica, come best entry dell’anno, a conferma dell’enorme potenzialità del mercato cinese delle comunicazioni mobili. Il gruppo vale quest’anno 41,2 miliardi di dollari.

In nona posizione si conferma IBM, con una valutazione di 33,6 miliardi di dollari.

Nella top ten non figurano Nokia (al 12° posto, con una valutazione di 31,6 miliardi di dollari), HP (15°, 24,9 miliardi), Apple (16°, con 24,7 miliardi), mentre Vodafone, Cisco Systems, Intel, Dell, e Yahoo! si piazzano rispettivamente al 22°,24°,25°, 37 e 42° posto.

 

I marchi in cima alla classifica, secondo la società Millward Brown Optimor, sono tutti in grado di garantire profitti futuri nell’ordine di decine di miliardi, proprio per il grado di fiducia che la gente ripone in essi, nonostante spesso le società che rappresentano siano al centro di polemiche e controversie – come nel caso Microsoft vs unione europea.

 

Il valore aggregato dei 100 maggiori marchi è cresciuto in un anno del 10,6% passando da 1,44 trilioni del 2006 a 1,6 trilioni quest’anno.

 

Un’azienda su 4 di quelle presenti in classifica proviene dal settore finanziario, seguito da quello tecnologico. Il trend più evidente è quello della convergenza: l’abilità di unire servizi diversi (voce, dati, Gps, musica, internet, email, ecc.) e di offrirli su diversi dispositivi ha il potenziale di migliorare la vita dei consumatori.

 

“A dispetto della crescente complessità – spiegano gli autori della classifica – le aziende sono riuscite a semplificare le proprie offerte, restando tuttavia coerenti con la propria identità. Basti pensare all’iPod della Apple, ai telefonini Walkman di Sony Ericsson, ai computer mobili all-in-one della Nokia”.

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