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Digitale terrestre: DGTVi propone bollino per Tv con decoder interattivo integrato

Italia


DGTVi, associazione nazionale che opera a sostegno della Tv digitale terrestre, ha avviato “…un’iniziativa per lanciare una sorta di bollino che certifichi come un televisore integrato sia anche in grado di ricevere gli stessi servizi che si ricevono attraverso il decoder interattivo intelligente”.

 

Lo ha annunciato ieri a RaiUtile Andrea Ambrogetti, presidente del consorzio Sardegna Digitale e consigliere di amministrazione di DGTVi, nel corso di una diretta speciale dedicata allo switch-off in Valle d’Aosta.

“…Abbiamo avviato un’iniziativa – ha spiegato Ambrogetti – per dare anche attraverso i nuovi televisori con decoder digitale terrestre integrato esattamente le stesse funzionalità che danno quei 4 milioni e mezzo di set-top-box operanti in Italia“. Di questo discuterà domani DGTVi.

Per il bollino, che servirà a tutelare gli interessi dei broadcaster, ma soprattutto degli utenti, Ambrogetti ha spiegato che DGTVi sta “…negoziando produttore per produttore, allo scopo di attivare catene industriali appositamente per l’Italia”.

 

Al confronto ha partecipato anche il prof. Stefano Mannoni, Commissario  Agcom, il quale ha ricordato la recente delibera Agcom relativa all’allocazione del 40% della capacità trasmissiva nei multiplex digitali di Rai, Mediaset e Telecom Italia Media, tesa ad accelerare le condizioni per un’offerta di qualità ed uniforme sul territorio nazionale.

Alla delibera – ha sottolineato il prof. Mannoni – seguirà il disciplinare di gara che sarà messo a punto dall’Autorità. Quanto alle gare, saranno gestite da una commissione di cinque esperti, tre indicati dalla stessa Autorità e due dal Ministero delle Comunicazioni, come peraltro previsto dalla normativa“.

Entro trenta giorni dalla pubblicazione della delibera sul sito dell’Agcom (pubblicazione che è avvenuta il 16 marzo scorso ed i cui termini scadevano giusto ieri) è prevista la comunicazione delle emittenti all’Autorità sulla situazione della loro capacità trasmissiva a disposizione di terzi, ovvero lo stato dei contratti in corso (che saranno salvaguardati) e lo spazio invece rimasto libero.

 

Ospite di RaiUtile anche il presidente di DGTVi, Piero De Chiara, che ha parlato del passaggio dal sistema analogico al digitale terrestre: “…Ora che il processo è credibile – ha detto – abbiamo il dovere e il diritto di dare delle date certe a tutta Italia per il passaggio al digitale terrestre delle prossime regioni. A oggi non le abbiamo ancora, ma è questo l’impegno che dobbiamo prendere perché il processo logistico di passaggio al digitale terrestre è difficile e richiede una pianificazione ordinata”.

 

Si apprende intanto che l’acquisto dei decoder nella regione è avvenuto in modo tranquillo. Nessuna coda, quindi, ai negozi di elettrodomestici per acquistare i decoder, contrariamente a quanto era avvenuto un mese e mezzo fa a Cagliari, così come nessuna linea rovente per il call center del Ministero delle comunicazioni.

Si è trattato di un passaggio “morbido” al digitale terrestre quello che ha coinvolto circa il 50% della popolazione valdostana, distribuita in 17 Comuni, compreso Aosta, che da ieri possono vedere Raidue e Retequattro solo con un televisore collegato a un decoder.

 

La reazione dei valdostani a questa migrazione tecnologica è data dalle sole 100 telefonate giunte al call center aperto dal Ministero per dare informazioni sullo switch-off: “…un numero molto basso – ha confermato il direttore generale del Ministero delle Comunicazioni, Marcello Fiori, che guida la task force tecnica che segue minuto per minuto l’evento tecnologico in Valle d’Aosta – se rapportato, proporzionalmente alla quantità di popolazione coinvolta, a quello registrato in Sardegna il primo giorno dello switch-off. La gran parte delle richieste hanno riguardato le modalità di registrazione sul telecomando dei nuovi canali migrati dalla televisione analogica a quella digitale: “…un’operazione semplice – ha precisato Fiori – che richiede pochi minuti”.

Parte delle telefonate si sono comunque indirizzate anche verso i rivenditori, molti dei quali ieri mattina sono stati impegnati full time nell’assistenza per la sintonizzazione dei decoder: “una grande affluenza e un po’ di preoccupazione – ha spiegato Doriana Aloisi, titolare di un negozio di Aosta – ma niente di paragonabile a quanto è avvenuto a fine 2005 quando si temeva uno switch-off totale nel giro di qualche mese”.

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