Italia
Assomma cautelativamente ad almeno 35 milioni di euro l’anno l’onere, in termini di tempo di spostamento e di minor produttività, che
“Con il vademecum il CNIPA intende promuovere e favorire l’uso delle tecnologie nei processi di formazione dei dipendenti pubblici, ma anche creare una cultura dell’innovazione nei professionisti della formazione pubblica”, ha detto il presidente Livio Zoffoli, sottolineando che “l’uso delle nuove tecnologie non deve limitarsi ad alcuni progetti sporadici, ma deve impiegarle come nuovi strumenti da affiancare a quelli tradizionali per realizzare le attività di formazione continua indispensabili per la creazione di una Pubblica amministrazione efficiente e efficace. E la nuova edizione è stata aggiornata tenendo conto dei progressi delle metodologie e delle tecnologie dell’e Learning degli ultimi anni, dello sviluppo delle piattaforme open source e della legge 4/2004 sull’accessibilità e la diffusione dell’eLearning nelle Pubbliche amministrazioni”, ha aggiunto.
Il nuovo Vademecum sull’eLearning si è reso necessario non solo per la rapida evoluzione delle tecnologie dell’informazione e comunicazione (ICT), ma anche per assecondare una crescente domanda: sono oltre 10 mila le copie della prima edizione distribuite in formato cartaceo, mentre il testo digitale è stato scaricato diverse decine di migliaia di volte dal sito del CNIPA.
“D’altra parte – ha detto Zoffoli – le nuove tecnologie e metodologie progettuali, alle quali è dedicata una parte completamente nuova del Vademecum, tendono a superare alcune delle limitazioni dell’eLearning, spesso visto come una metodica troppo strutturata e unidirezionale. Le nuove tecnologie collaborative, infatti, assegnano al discente un ruolo più attivo, favoriscono la creazione di comunità di pratiche e permettono di dare continuità alla formazione al di là del singolo evento formativo strutturato”.
“Per realizzare al meglio la formazione continua occorre garantire una costante e qualificata produzione di contenuti digitali e realizzare una rete per la loro condivisione”, ha sottolineato il Ministro Luigi Nicolais rilevando che “la selezione, l’organizzazione, la condivisione e la riproduzione della conoscenza è cruciale per la creazione di reti e comunità, al cui interno sviluppare un confronto continuo per condividere la conoscenza posseduta o generarne di nuova. La formazione in Rete può, quindi, creare quel substrato culturale che costituisce il presupposto irrinunciabile affinché l’eGovernment attecchisca all’interno delle amministrazioni”.
Proprio per questo lo stesso Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella PA ha ricordato che tra gli obiettivi del suo programma ha posto la necessità di sviluppare progetti di eLearning, indicando che “per garantire in modo sostenibile la formazione continua al personale pubblico, si utilizzeranno in modo mirato e ben ponderato le metodologie e gli strumenti dell’eLearning, garantendo al contempo una costante e qualificata produzione di contenuti digitali e realizzando una rete per la loro condivisione”.
In tale ottica
Anzi, ha precisato il ministro Nicolais, “una vera attività di formazione e riconversione può essere attuata soltanto con interventi di lungo periodo che coinvolgano tutto il personale pubblico, a tutti i livelli. Le metodologie e gli strumenti dell’eLearning permettono di raggiungere tale obiettivo con maggiore facilità rispetto alla formazione di tipo tradizionale, creando nel contempo una rete per lo scambio di esperienze e per la diffusione delle buone pratiche”.
Infine il ministro Nicolais ha ricordato che “anche le iniziative europee, come il Piano d’azione ‘europe