Digitale terrestre: più di 5 milioni di decoder nelle case degli italiani. Intanto si lavora al Decreto sulla detraibilità fiscale

di Raffaella Natale |

Italia


Paolo Gentiloni

I decoder per la Tv digitale terrestre installati nelle case italiane superano quota 5 milioni. Si tratta di dati aggiornati alla fine di febbraio, raccolti dalla società di ricerca Gfk, che ha eseguito un’indagine ad hoc per conto di DGTVi.

L’Associazione è costituita da operatori di settore e associazioni di categoria e lavora allo scopo di promuovere la conoscenza e la diffusione del digitale terrestre in Italia e le iniziative volte all’interoperabilità delle reti e dei servizi interattivi. Tra i suoi membri troviamo la Fondazione Ugo Bordoni, Rai, Mediaset, Telecom Italia Media, FRT, Dfree e Aeranti-Corallo.

 

Stando ai dati di Gfk, il numero di set-top-box acquistati da febbraio 2004 a febbraio 2007, è di 4.706.899. A questi vanno aggiunti i decoder per le Tv digitali, per un totale di 5.006.867. Obiettivo del ministero per le Comunicazioni, con cui DGTVi collabora per svolgere la sua missione, è di dotare di un decoder 21 milioni di famiglie entro il 2012, allo scopo di effettuare la transizione completa alla trasmissione digitale terrestre dell’intero sistema televisivo nazionale entro quella data.

 

Proseguono intanto i lavori del ministero per il decreto sulla detraibilità fiscale dei televisori con integrato ricevitore digitale. Stando ad alcune indiscrezioni, il testo dovrebbe essere pronto entro i primi di maggio.

I lavori saranno conformi a quanto stabiliti dalle normative comunitarie in materia, per evitare la violazione delle disposizioni antitrust sugli aiuti di Stato.

 

Il mese scorso, la Commissione Ue ha, infatti, sollevato la questione inerente gli incentivi previsti nella Finanziaria 2007 e ha scritto al ministero delle Comunicazioni per sollevare dubbi nel merito.

Una norma della legge Finanziaria stabilisce che basterà dimostrare di essere in regola con il canone Rai per detrarre dall’Irpef il 20% delle spese sostenute per l’acquisto, entro il 31 dicembre 2007, di un televisore dotato di sintonizzatore digitale.

Il massimo di spesa che si può portare in detrazione è di 1.000 euro, per una quota percentuale di 200 euro massimi. Per tale misura il Governo ha deciso di stanziare 40 milioni nel 2008. 

Condizione per il riconoscimento dell’incentivo è anche che l’apparecchio sia in grado di decodificare tutte le piattaforme televisive esistenti, rendendo potenzialmente visibili tutti i canali.

 

Infatti, la scelta che si vuole operare con l’intervento proposto è nel senso di agevolare la migrazione degli acquirenti verso il mercato degli apparecchi televisivi con sintonizzatore digitale integrato, senza discriminare alcuna tecnica trasmissiva esistente, rispettando il principio della “neutralità tecnologica“, affermato dalla Commissione europea con la decisione 9/11/2005 (Berlino/Brandeburgo) e violato dal precedente Governo con le sovvenzioni all’acquisto dei decoder.

 

Secondo l’esecutivo Ue questa norma potrebbe danneggiare i produttori e i distributori di decoder digitali, nonostante il 24 gennaio scorso, la stessa Commissione ha giudicato “incompatibili con le regole degli aiuti di Stato” gli incentivi erogati dal governo Berlusconi nelle Finanziarie 2004-05 (circa 220 milioni) per l’acquisto di decoder.

 

Ora il Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni e i suoi collaboratori stanno lavorando al decreto attuativo in modo che sia tutto compatibile con quanto stabilito dalla Ue ed evitare così “un’indebita distorsione della concorrenza”. L’intenzione è di assicurare la neutralità tecnologica, principio, si sa, ben difficile da mettere in pratica, visto che non si riesce a trovare l’accordo tra broadcaster e industria Tv.

 

Piero De Chiara, presidente di DGTVi, ha chiesto al ministero delle Comunicazioni di “…verificare con la Commissione europea le caratteristiche minime che devono avere gli apparecchi“, prima di “…varare il decreto per la detraibilità fiscale dell’acquisto di televisori integrati con un ricevitore digitale, prevista dalla Finanziaria”.

Nell’occasione, De Chiara ha spiegato a key4biz che, “…assodato il principio della neutralità tecnologica, che non consente di discriminare tra ricevitori terrestri o satellitari, i televisori integrati dovranno garantire la scalabilità delle prestazioni con almeno una interfaccia aperta standardizzata e la interoperabilità dei servizi con API aperta, in conformità con le Direttive europee”.

“…In questo modo – ha sottolineato – si potrà evitare di finanziare televisori destinati a essere rapidamente superati dall’evoluzione tecnologica e persino più poveri di prestazioni e servizi di quelli già attualmente presenti”.

 

“L’assenza di questi requisiti minimi – ha detto ancora l’Associazione – si tradurrebbe in uno sperpero di denaro pubblico, in una beffa per i consumatori e in un iniquo vantaggio per l’operatore televisivo satellitare a pagamento, che ha scelto un modello proprietario e non interoperabile”.    

 

Da parte degli operatori satellitari, da Sky Italia hanno commentato a key4biz: “Se si parla di interattività come requisito minimo indispensabile, non possiamo non dimenticare il sostanziale fallimento dei servizi interattivi su digitale terrestre oggi ampiamente superati, in termini di fruizione e utilizzabilità effettiva, dai servizi in banda larga”.

“Ci si chiede poi – hanno detto ancora da Sky – quali servizi l’utente potrebbe effettivamente fruire, dal momento che questi televisori sono anche privi di canale di ritorno”.

 

Si prepara, intanto, al prossimo passaggio al digitale terrestre la Valle d’Aosta che, insieme alla Sardegna, sarà la prima regione ad abbandonare definitivamente il segnale analogico. Il previsto switch-off per Aosta e 16 comuni valdostani è fissato al 16 aprile. Nella home page del sito ufficiale della Regione è disponibile la sezione online “Televisione digitale accende Aosta e 16 comuni”.

“…Nella sezione – spiega una nota diffusa dall’Assessorato del Bilancio, Finanze, Programmazione e Partecipazioni regionali – sono disponibili informazioni sul passaggio al digitale terrestre, chiarimenti sul contributo per l’acquisto del decoder, informazioni pratiche e risposte alle domande più frequenti”.

Ulteriori informazioni possono essere richieste, dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle 20, al numero verde 800 022 000.

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