Fastweb: OK dall’Antitrust svizzero all’Opa di Swisscom. Si attende adesso il via libera dalla Ue

di Raffaella Natale |

Italia


Silvio Scaglia

La Commissione svizzera per la concorrenza ha approvato la futura acquisizione di Fastweb da parte di Swisscom, che ha ricevuto quest’oggi l’approvazione incondizionata in seguito all’Offerta pubblica volontaria promossa. All’esito dell’esame preliminare, la Commissione ha in particolare informato Swisscom di non avere alcuna obiezione sulla futura acquisizione della società italiana.

Questo dal momento che non determina la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante sul mercato interessato, e non vi sono quindi motivazioni che giustifichino l’apertura di un’istruttoria sulla concentrazione di Imprese, conformemente a quanto stabilito dalla legge sui cartelli.

Entro il 10 maggio sarà l’Antitrust Ue a doversi pronunciare in base alle normative europea sull’ammissibilità dell’operazione, che è già stata autorizzata dalla Consob la settimana scorsa.

Il mese scorso, l’operatore elvetico ha lanciato sulla società italiana un’Opa da 47 euro per azione (per un ammontare complessivo di 3,7 miliardi di euro).

“…Noi non facciamo un investimento meramente finanziario su Fastweb, ma uno industriale, strategico“, ha dichiarato dall’amministratore delegato di Swisscom, Carsten Schloter, in un’intervista al Sole 24 Ore. Aggiungendo, “…Fastweb ha lavorato nella direzione giusta e noi vogliamo rafforzare ulteriormente la sua posizione sul mercato. Abbiamo le capacità e le risorse per farlo”.

Schloter ha, quindi dato rassicurazioni sulla prossima dirigenza della società, assicurando che l’intenzione è quella di “…confermare l’attuale management. A cominciare dal top management e dall’Ad Stefano Parisi”.

“Per parte nostra – ha aggiunto l’Ad di Swisscom – speriamo proprio che sia possibile mantenere l’assetto manageriale della società”. Schloter ha poi smentito le voci di colloqui con Mediaset per un eventuale ingresso in Fastweb: “…Non abbiamo negoziati né con Mediaset né con altri eventuali partner”. Quanto a Telecom Italia, invece, ha detto: “la nostra partecipazione è esclusa”.

Intanto martedì scorso, il presidente Silvio Scaglia ha comunicato di aver conferito all’Opa di Swisscom il proprio pacchetto azionario, come preannunciato. La partecipazione, detenuta attraverso SMS Finance S.A. e pari al 18,7% del capitale sociale, è stata consegnata nel primo giorno dell’Offerta che si concluderà il 15 maggio.

Come aveva precedentemente spiegato, Schloter ritiene che Fastweb abbia un vantaggio di 3-5 anni nelle settore delle nuove tecnologie. “Swisscom – ha detto – vuole beneficiare di questo know how nella realizzazione di una rete a banda larga interamente basata su Ip, come pure nell’ampliamento e nella commercializzazione di reti in fibre ottiche, nonché nello sviluppo e nel marketing di servizi multimediali basati sempre su banda larga“.

Così, nel caso l’Opa dovesse andare a buon fine, Swisscom svilupperà il proprio network sfruttando le competenze tecnologiche e industriali acquisite da Fastweb e fornirà all’operatore italiano la possibilità di diventare un virtual mobile operator e contestualmente entrerà nel promettente mondo delle tlc italiane.

Ma il contributo di Fastweb alla crescita di Swisscom non si limiterà all’infrastruttura e alla tecnologia. Il gruppo di Silvio Scaglia, infatti, potrà affiancare la società anche nello sviluppo e nella commercializzazione delle applicazioni multimediali basate sulla banda larga, come ad esempio l’IPTV. Un servizio che Fastweb propone ai propri clienti sin dal 2001.

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