Unione Europea
Sono 2,5 milioni i nomi di dominio .eu registrati a un anno dall’apertura al pubblico del suffisso che consente alle aziende, agli enti pubblici e ai singoli cittadini di scegliere un nome internet paneuropeo per i loro siti Web e loro indirizzi di posta elettronica.
Un successo al di là delle previsioni che porta il dominio europeo al terzo posto per diffusione in Europa e al settimo a livello mondiale, nonché a registrare la crescita più veloce, con un aumento del 17% del numero di registrazioni nel corso degli ultimi cinque mesi.
Il Paese europeo che più ha manifestato entusiasmo verso i domini .eu è stata la Germania (31%), seguita dal Regno Unito (17%) e dai Paesi Bassi (12%).
In generale, comunque, le richieste sono arrivate da tutti gli Stati membri, dove si è contestualmente registrata una crescita della domanda di nomi di dominio nazionali. La Francia, ad esempio, sulla spinta della popolarità del dominio .eu, ha aperto anche al pubblico il dominio nazionale .fr, in precedenza riservato solo a professionisti, associazioni o enti pubblici, utilizzando norme e pratiche analoghe e quelle seguite per l’introduzione del suffisso europeo.
Un iter che tra l’altro si è svolto “in maniera corretta e senza scossoni”, sottolinea la Ue, e che “ha retto in modo encomiabile al forte afflusso di domande”, che hanno toccato anche picchi di 76 nomi di dominio registrati al secondo, con un numero relativamente basso di contenziosi portati all’attenzione della Corte d’arbitrato ceca a Praga (una media di 60 casi al mese nel 2006).
Soddisfatto il commissario Ue per la Società dell’informazione e i media Viviane Reding che sottolinea la valenza non tanto dei numeri, quanto “dell’attrattiva esercitata dal commercio elettronico all’interno della Ue”.
La Reding si è quindi congratulata con EURid, il registro indipendente senza fini di lucro responsabile del dominio .eu, “per aver gestito efficacemente la fortissima domanda proveniente dall’industria e dai cittadini e per averci aiutato a introdurre l’identità europea in linea”.
Particolarmente apprezzato anche l’impegno dell’ente di rendere le registrazioni più rapide e sicure e meno costose.
Attualmente circa l’80% dei nomi di dominio .eu corrisponde a un sito internet o a un server di posta elettronica funzionanti: il suffisso è stato adottato anche da molti noti brand europei – tra cui AirFrance, Versace, Illy e Greenpeace e da aziende con una forte presenza commerciale in Europa, come Lexus e Sony.
Le attività di registrazione dei domini .eu sono iniziate il 7 dicembre 2005: fino al 7 febbraio 2006, però, solo i detentori di marchi depositati e gli enti pubblici hanno potuto chiedere la registrazione di nomi “.eu”; successivamente la stessa possibilità è stata data ai detentori di altri “diritti pregressi”, come i nomi commerciali o gli identificatori di impresa.
Dal 7 aprile 2006, infine, la registrazione è stata aperta a tutti i residenti nell’Unione europea, e dal 1° gennaio 2007 è stata estesa anche ai residenti e alle imprese di Romania e Bulgaria.(a.t.)