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Google lancia My Maps: nuovo servizio interattivo per personalizzare le proprie mappe  

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Google lancia un nuovo servizio chiamato My Maps che permette agli utenti di aggiungere alle cartine online annotazioni, video e foto e condividerle con amici o con gli altri utenti. E’, infatti, possibile scegliere se rendere la propria mappa pubblica o personale. Qualora si decidesse ti lasciarla personale la mappa può essere condivisa via email solo con utenti selezionati, come amici e parenti. Le mappe pubbliche, invece, sono accessibili attraverso il sistema di ricerca di Google Maps, insieme ad altre mappe messe in condivisione da altri siti internet in formato KML.

Gli utenti di My Maps possono raccogliere le mappe che hanno creato o visualizzato accedendo al sistema con il proprio Account Google.

 

Il nuovo servizio si basa sul noto sito Maps service della società di Silicon Valley, che i più abili al pc hanno utilizzato per elaborare una vasta gamma di cartine personalizzate che contengono informazioni come le statistiche sul crimine a Chicago o liste di case in vendita o in affitto.

 

Google punta infatti a fornire la maggior parte di informazioni possibile con il suo servizio, in questo caso con il contributo degli utenti. Anche il Live Search Maps di Microsoft, Ask City di Iac/InterActiveCorp e i servizi analoghi di Yahoo offrono la stessa possibilità.

 

Attraverso My Maps gli utenti possono:

Google spera che questa nuova funzionalità permetta di arricchire ulteriormente l’esperienza di ricerca attraverso le Mappe di Google e di Earth, fornendo ulteriori dettagli visivi e utili informazioni provenienti dalla nostra migliore risorsa: gli utenti stessi.

 

Il Cda del gruppo ha, inoltre, raccomandato agli azionisti di votare contro la proposta di impedire alla società ogni azione di censura. La proposta proibirebbe a Google di immagazzinare le informazioni degli utenti in Paesi che applicano restrizioni all’accesso a internet, nell’intento di rendere più difficile per le Autorità di ottenere le informazioni. Il progetto imporrebbe inoltre a Google di informare i suoi utenti quando acconsente alle richieste di censura del Governo. (r.n.)

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