Italia
Negli ultimi anni le nuove tecnologie hanno modificato radicalmente il modo di fruire della cultura e dell’intrattenimento, in Italia come all’estero: i contenuti culturali sono infatti sempre più disponibili anche in versioni digitali.
Ecco perché AIE (Associazione Italiana Editori), AIDRO (Associazione Italiana per i diritto di riproduzione delle opere dell’ingegno), FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana), e UNIVIDEO (Unione Italiana Editoria Audiovisiva) – le principali Associazioni che rappresentano le aziende che producono e gestiscono i contenuti – hanno costituito insieme a CINECITTÁ HOLDING, un “Osservatorio permanente sui contenuti digitali” : dai libri e prodotti editoriali alla musica, al cinema e all’home video.
L’Osservatorio, che sviluppa e amplia “l’Osservatorio sull’editoria digitale” realizzato dall’AIE fin dal 1999, vuole offrire, attraverso un’indagine realizzata in collaborazione con ACNielsen, una fotografia completa e aggiornata dei contenuti digitali disponibili nel mercato italiano e di come la sua fruizione stia cambiando nei tempi.
L’indagine prende in esame le modalità di lettura, consultazione, accesso, ascolto e utilizzo di tutti i diversi contenuti digitali – testi, musica, video e cinema – sulle diverse piattaforme tecnologiche e attraverso i differenti canali, tradizionali e non, oggi disponibili (librerie, negozi di dischi e DVD, televisione o cinema di sala, Internet, telefonia cellulare, tv digitale, web radio, podcasting, IPTV, negozi online, ecc).
La ricerca si basa su un campione rappresentativo della popolazione italiana: dai ragazzi che frequentano la scuola dell’obbligo, agli studenti universitari, dai genitori ai professionisti. Il piano di ricerca, a sua volta si articola in due distinte sezioni: una qualitativa, realizzata tramite specifici focus group su cinque tipologie di utilizzatori di contenuti (dai 13 ai 50enni), e una quantitativa, realizzata su un campione di 8.500 individui maggiori di 14 anni.
Vengono inoltre affrontati nell’indagine i molti e diversi aspetti che modificano il consumo dei contenuti: la presenza sempre più diffusa delle tecnologie nella vita quotidiana; il rapporto tra i media tradizionali (libri, cd, cinema, ecc.) e quelli offerti tramite le nuove e varie piattaforme tecnologiche; l’incidenza delle nuove offerte di contenuti digitali da parte di operatori non tradizionali (compagnie telefoniche o motori di ricerca); i comportamenti di accesso e di consumo dei nuovi “consumatori digitali”; l’impatto sulle abitudini di acquisto e di consumo dei nuovi strumenti di comunicazione; le possibilità offerte dai blog, dalle chat e più recenti fenomeni di contenuti generati dagli stessi consumatori come YouTube o MySpace.
I risultati della ricerca saranno presentati in occasione di una Conferenza Stampa che si terrà a Roma il prossimo 9 Maggio 2007.
Il 30 Marzo