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Via libera degli advisor di Fastweb, Deutsche Bank e Unicredit Banca Mobiliare, all’Opa Swisscom. Secondo i due consulenti, che nel fine settimana hanno consegnato ai vertici della società le loro fairness opinion sull’offerta a 47 euro per azione (per un ammontare complessivo di 3,7 miliardi di euro) proposta dall’operatore elvetico sui titoli della società presieduta da Silvio Scaglia, il prezzo dell’Opa deve ritenersi congruo. Lo si apprende da fonti finanziarie. Secondo i consulenti, l’offerta è “…congrua dal punto di vista finanziario, in quanto ricompresa negli intervalli di valutazione derivanti dall’applicazione dei metodi” utilizzati.
Alle 18 di oggi il Cda si riunirà per esaminare le relazioni degli advisor. Al termine del Consiglio, come comunicato in precedenza, Fastweb emetterà una nota.
Intanto il fondo Fidelity – tramite Fmr Corp – è sceso sotto la soglia rilevante del 2% del capitale Fastweb. La discesa, che risale al 20 marzo, risulta dalle comunicazioni a Consob e si confronta una situazione precedente che vedeva il fondo al 4,678%.
La settimana scorsa Swisscom ha depositato presso la Consob il documento per l’Opa amichevole: il periodo di offerta parte nella prima metà di aprile, per concludersi a metà maggio.
Venerdì l’assemblea ordinaria della società di Scaglia ha approvato a maggioranza sia il bilancio 2006 che la distribuzione di un dividendo straordinario di 3,77 euro per azione a valere dalle riserve.
Nel corso dell’assemblea, non è mancato qualche malumore sull’offerta degli svizzeri, ritenuta da qualcuno poco generosa. In particolare uno dei soci ha sottolineato come attraverso la distribuzione del dividendo straordinario, l’offerta di Swisscom per le azioni scenderebbe sotto i 44 euro. L’amministratore delegato Stefano Parisi ha risposto a queste perplessità, ricordando che “…la data di stacco del dividendo è la stessa dell’anno precedente” e che la proposta di distribuire il dividendo straordinario è stata presa da un Cda “…precedente alla comunicazione dell’Opa Swisscom“. In ogni caso, ha aggiunto, l’esclusione del dividendo straordinario dalle azioni comporterebbe una rivisitazione al ribasso del prezzo dell’Opa di un eguale importo.
A margine dell’incontro, Parisi non è voluto scendere nei particolari riguardo al futuro management di Fastweb, nell’eventualità l’Opa di Swisscom dovesse andare a buon fine, limitandosi a confermare quanto già comunicato da Swisscom, secondo cui in Fastweb ci sarà una continuità gestionale con la conferma del management e la permanenza in Consiglio dello stesso Scaglia.
L’intenzione di Swisscom è quella di mantenere quotato il titolo Fastweb, anche se la scelta finale sarà condizionata dall’esito dell’Opa. Qualche giorno fa l’Ad di Swisscom Carsten Schloeter ha spiegato che se le adesioni supereranno il 90% scatta infatti l’obbligo di delisting, in caso contrario “…saremo ben felici di lasciare Fastweb quotata”. Schloeter ha poi dichiarato che la società intende anche avvalersi, se disponibile, del management del gruppo italiano considerato particolarmente “competente“. E secondo quanto riferito da Schloeter il fondatore di Fastweb Silvio Scaglia avrebbe dato la propria disponibilità a restare nel Cda del gruppo italiano senza però alcuna carica operativa. “Sarò io il presidente“, ha dichiarato Schloeter.
Aggiungendo che “…Fastweb rimarrà italiana e non sarà trasferita in Svizzera alcuna attività del gruppo. Anche il marchio resterà intatto, perché Fastweb è un’opera d’arte dell’imprenditoria italiana e ha un buon posizionamento, quindi, lo manterremo”.
Swisscom punta a Fastweb per sviluppare il proprio network sfruttando le competenze tecnologiche e industriali acquisite da Fastweb e fornirà all’operatore italiano la possibilità di diventare un virtual mobile operator e contestualmente entrerà nel promettente mondo delle tlc italiane.
Ma il contributo di Fastweb alla crescita di Swisscom non si limiterà all’infrastruttura e alla tecnologia. Il gruppo di Silvio Scaglia, infatti, potrà affiancare la società anche nello sviluppo e nella commercializzazione delle applicazioni multimediali basate sulla banda larga, come ad esempio l’IPTV. Un servizio che Fastweb propone ai propri clienti sin dal 2001.