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Soddisfazione per la conclusione dell’indagine Agcom sull’Auditel, da parte di Walter Pancini, direttore della società di rilevazione degli ascolti. Il testo varato dalla Commissione Servizi e prodotti dell’Authority è “…il riconoscimento di un percorso virtuoso che abbiamo compiuto collaborando e adeguandoci di volta in volta a tutte le linee di indirizzo e talvolta anticipandole”, ha commentato Pancini che si è detto compiaciuto e conscio che la delibera “…non mette la parola fine alla vicenda. Un segno straordinariamente positivo la scelta dell’Autorità di nominare propri rappresentanti nel Comitato tecnico dell’Auditel. Una decisione attesa da tempo – ha concluso – che accolgo con entusiasmo e che sicuramente sarà utile a dar voce a tutte le componenti del settore non ancora rappresentate nella società”.
In Auditel, dunque, si respira un clima di “…soddisfazione, per quello che abbiamo seminato finora; serenità, per l’atteggiamento dimostrato dall’Autorità, e impegno, un fatto scontato e dovuto – ha concluso Pancini – che deve continuare nel futuro”.
Il presidente dell’Aiart, associazione di telespettatori istituita dal 1954, Luca Borgomeo, ha commentato che “…Il pronunciamento dell’Agcom sull’Auditel è un primo passo, ma non vorremmo che tutto quanto finisse in una bolla di sapone”.
Borgomeo ha sottolineato che “…L’Autorità per le Comunicazioni chiede condizioni eque, trasparenti e non discriminatorie per consentire agli operatori Tv l’ingresso nel capitale sociale. Una mossa corretta che va nella giusta direzione – ha affermato – Ma il problema sta nel manico”.
“La Tv italiana – ha spiegato il presidente dell’Aiart – non può più essere realizzata tenendo in considerazione solo gli ascolti, spesso poco credibili, rilevati dall’Auditel, una struttura privata nella proprietà, nella gestione e nella struttura tecnica. D’altronde la stessa riforma Gentiloni va oltre questo schema. Dunque perché finalmente non si dà forza e sostanza all’indice di qualità?”.
Assicurare un’adeguata informazione sul campione usato per i dati di ascolto dei canali satellitari tematici e attuare “…condizioni eque, trasparenti e non discriminatorie” per consentire agli operatori Tv l’ingresso nel capitale sociale: sono le raccomandazioni essenziali rivolte dall’Agcom all’Auditel nella conclusione dell’indagine sulla società di rilevazione degli ascolti.
L’Autorità ha anche deciso di entrare, con propri rappresentanti, nel Comitato tecnico di Auditel, e si è impegnata a verifiche periodiche sull’operato della società, in collaborazione con l’Istat, in base alle quali potranno essere impartite nuove prescrizioni.
L’Authority aveva avviato il percorso di riforma della rilevazione degli indici di ascolto televisivi con una delibera del maggio 2006, impartendo all’Auditel alcuni indirizzi regolamentari relativi alla neutralità tecnologica, avuto riguardo al grado di diffusione delle diverse piattaforme trasmissive, all’indipendenza dell’attività tecnica di rilevazione e all’apertura del capitale sociale a tutte le imprese rappresentative del settore.
Sulla base dell’azione svolta dall’Autorità, l’Auditel ha già incrementato la ricerca di base passando da 20.000 a 30.000 interviste all’anno strutturate su nove cicli; introdotto un nuovo sistema di controllo e ponderazione del campione che tiene conto della penetrazione della piattaforma satellitare sia a livello familiare che individuale; aggiornato la tecnologia di rilevazione attraverso l’uso di nuovi apparati di ultima generazione (meter Unitam).
Sempre sulla base degli indirizzi dell’Agcom, Auditel ha modificato lo statuto secondo criteri di parità di condizioni e trattamento per tutte le emittenti rilevate indipendentemente dalla diretta partecipazione al capitale sociale, prevedendo l’ampliamento della rappresentatività del consiglio di amministrazione e del comitato tecnico a nuovi componenti, anche attraverso aumenti di capitale sociale riservati a terzi.
E infine la società ha approvato un nuovo regolamento del comitato tecnico che consente lo svolgimento dell’attività in piena autonomia tecnico-scientifica.
A conclusione della complessa istruttoria, nel corso della quale sono stati ascoltati tutti i soggetti rappresentativi del settore, l’Autorità ha rivolto alcune raccomandazioni ad Auditel: innanzitutto – spiega la nota – per i dati di ascolto dei canali satellitari ‘tematici’, che sono connotati da un tasso di variazione più elevato rispetto ai canali analogici, va fornita una adeguata informazione sull’errore campionario e sulla numerosità del campione.
Inoltre, su richiesta degli interessati, i dati vanno forniti anche con periodicità diverse da quelle giornaliere.
Inoltre per consentire l’accesso al capitale sociale dei soggetti rappresentativi del mercato televisivo, in conformità all’oggetto sociale, la società deve attuare condizioni eque, trasparenti e non discriminatorie, assicurando un’adeguata pubblicità di tali condizioni.
“La vigilanza sull’operato della società Auditel, che non si esaurisce con il provvedimento adottato, continuerà attraverso verifiche cicliche della qualità della rilevazione condotte in collaborazione con l’Istat, all’esito delle quali potranno essere impartite nuove prescrizioni“, conclude la nota.