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Standard unico per la Tv su internet. Questa l’intenzione di alcuni fornitori di servizi televisivi su IP che hanno deciso di unirsi per lavorare a un formato globale per la nuova piattaforma di distribuzione.
Si tratta dell’Open IPTV Forum che, a quanto si apprende, è sostenuto da diverse società, tra le quali Telecom Italia, Ericsson, Matsushita (Panasonic), Philips, Samsung, Siemens, Sony, AT&T e France Télécom.
Al momento non fanno parte di questa partnership Alcatel-Lucent e Microsoft, leader di questo mercato sul quale lavorano insieme a software e network per soluzioni di IPTV.
Ma il Forum resta aperto a future adesioni, specie ai produttori di film per Tv e cinema, che potranno fare il loro ingresso in un secondo momento.
Le società coinvolte nell’Open IPTV Forum hanno fatto sapere che presto si avranno i primi risultati e per settembre verranno risolte alcune questioni legate alla tecnologia, mentre per la fine dell’anno si dovrebbero avere le prime specifiche.
Se tutti i sistemi IPTV fossero interoperabili, sarebbe più facile e meno costoso per gli utenti comprare e usare sistemi di Tv via internet, come set-top box, programmi per Tv e video.
Il Forum si occuperà degli standard esistenti coinvolti nell’attuale sfida per l’interoperabilità. Supporterà il lavoro sul sottosistema multimedia IP per l’offerta di servizi internet unificati, ma anche della Digital Living Network Alliance che punta a rendere più facile l’accesso dei consumatori a musica, film e altri contenuti sui network privati o domestici.
ITMedia Consulting, nel proprio Rapporto ‘The Creative Industry: IPTV, User Generated Content e Social Networks’, prevede che i servizi di Video on Demand cresceranno a tassi superiori rispetto alla Pay TV.
Queste previsioni andranno verificate e messe a confronto con le strategie degli operatori che, al momento, continuano a privilegiare, in termini di accordi con i content owners, la componente di redistribuzione (Pay TV) rispetto a quella dei servizi a richiesta.
Tuttavia, secondo ITMedia Consulting, la broadband Tv rappresenta ancora una piccola quota del mercato Tv: 680 milioni di euro ricavi in Europa alla fine del 2006. Ma, il peso dell’IPTV nell’economia del settore sta crescendo e nel 2010 rappresenterà il 12% del mercato della Pay TV, contro il 4.4% del 2006, e supererà il valore di 2,6 miliardi di euro.
Nell’IPTV la componente on demand (VOD) crescerà fino a rappresentare la fonte maggiore di ricavi: nel 2006 contava per il 43% delle entrate meno della componente premium, ma nel 2010 la supererà, raccogliendo ricavi per 1,2 miliardi di euro contro 1,1 miliardi di euro. Anche il Free VOD, dunque il VOD finanziato dalla pubblicità, crescerà a ritmi decisi, passando da 13,2 milioni di euro nel 2006 a 320 milioni nel 2010.
In particolare, il VOD è il servizio IPTV che è cresciuto meno, anche rispetto alle previsioni, pur essendo basato maggiormente sulla personalizzazione dell’offerta. ITMedia Consulting continua peraltro a ritenere che questa componente sia essenziale allo sviluppo dell’IPTV: l’esclusione dei servizi a richiesta da un’offerta IPTV rischia infatti di mettere in crisi l’intero modello, che potrebbe essere rimesso completamente in discussione.