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Google affila le armi: 100 scienziati a lavoro sul Google phone e nuovi progetti wireless

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Fonti ben informate non avrebbero dubbi: qualcosa di nuovo bolle nella pentola di Google, e questo qualcosa potrebbe essere un nuovo telefonino con cui la società di Mountain View, già stanca del solo segmento dei servizi, irromperebbe direttamente nell’arena mobile.

 

A lavoro su questo ambizioso progetto, secondo insider si tratterebbe di un dispositivo simile al BlackBerry, ci sarebbe già un team composto da un centinaio di ricercatori, capitanati da Andy Rubin, fondatore della software company Danger e di Android, società acquisita da Google nel 2005.

Allora, la premiata ditta Page&Brin stava appena iniziando a preparare il suo arsenale wireless e in questi due anni i rumors sul ‘Google phone’ si sono rincorsi incessantemente.

 

Fin qui, però, il gruppo si è prodotto in una serie di servizi – dalle mappe alla ricerca fino alla versione mobile del servizio di condivisione video YouTube – offerti attraverso accordi con gli operatori.

Ora, pare che il momento sia ormai maturo per un ingresso nell’arena dei terminali, anche se non si sa ancora se con un dispositivo Google-branded o in veste di fornitore di software per gli operatori, come fanno Microsoft con Windows Mobile e Palm col suo sistema operativo.

 

Ad avvalorare questa tesi, alcuni annunci di lavoro apparsi sul sito, in base ai quali la società starebbe “sperimentando alcuni sistemi di comunicazione wireless, inclusi alcuni concept completamente nuovi” per i quali è alla ricerca di un “team altamente qualificato di Logic Designers e Analog Designers”, il cui obiettivo è “rendere tutte le informazioni del mondo accessibili da qualsiasi luogo, gratuitamente”.

 

Un altro segnale chiaro dell’interesse sempre più forte di Google per l’universo wireless, è venuto alcune settimane fa da Vinton Cerf, uno dei padri fondatori di internet nonché ‘evangelista capo’ del gruppo.

Cerf si è detto convinto del fatto che non saranno i Pc ma i cellulari ad assicurare il futuro di internet, alla luce del crescente numero di applicazioni web già disponibili sui dispositivi di comunicazione mobile.

Il numero di internauti è passato da 50 milioni nel 1997 a più di 1,1 miliardi oggi. Allo stesso modo, i telefonini hanno conosciuto un successo enorme, che non ha eguali nella storia tecnologica, raggiungendo in meno di 10 anni quota 2,5 miliardi di utenti.

 

L’accoppiata, dunque, non può che rivelarsi vincente soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, tanto che – ha pronosticato Cerf – “…migliorando l’accessibilità e abbassando i costi dei telefonini, il numero di utenti internet potrebbe presto corrispondere alla totalità della popolazione mondiale“.

 

Anche gli analisti sono in attesa della prossima mossa in campo mobile del re dei motori di ricerca che, sulla scia di Apple e di altri grandi brand, sembra quasi obbligato a uscirsene con un’altra trovata in grado di strabiliare il pubblico.

 

I concorrenti, del resto si muovono in fretta, come dimostra l’accordo siglato qualche giorno fa da Yahoo! e Microsoft per la distribuzione dei servizi del gruppo di Sunnyvale sui dispositivi ‘motorizzati’ Windows mobile. Accordo che porta a 175 il numero di dispositivi con pre-installati i servizi Yahoo, dopo che la società ha stretto accordi con i maggiori produttori di cellulari.

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