Italia
La Pubblica amministrazione italiana abbandonerà la carta già nel corso del 2007. E’ l’obiettivo a cui guarda Luigi Nicolais, Ministro per le Riforme e l’Innovazione nella PA, e reso noto un’intervista a Innovazione, periodico diretto da Franco Tallarita ed edito dal CNIPA, il Centro Nazionale per l’Informatica nella PA e braccio operativo dello stesso dicastero.
“…Il 2007 sarà l’anno dell’eliminazione del ricorso al cartaceo nelle PA e dell’estensione dell’obbligo della firma digitale“, ha assicurato Nicolais, sottolineando anche che “…vedranno la luce le linee strategiche sull’eGovernment e il piano regolatore della banda larga; avrà nuovo impulso il riuso dei programmi software, con la riapertura del bando, e la diffusione delle tecnologie dell’Innovazione nei piccoli Comuni e nello Stato, grazie all’emanazione di una specifica Direttiva”.
Previste altre novità: “…verranno potenziati i sistemi di pagamento elettronico nella PA. Per tutti questi obiettivi conto sulla professionalità e sulle qualificate competenze del CNIPA“.
Nicolais ha pure prospettato un nuovo compito dell’Italia nel propagare la cultura dell’Innovazione nelle PA del bacino Mediterraneo.
“…Il ruolo di interlocutore credibile che l’Italia sta riconquistando rapidamente nello scacchiere mediterraneo e balcanico ci permette di immaginare un Paese che fa della diffusione delle proprie buone pratiche uno strumento efficace di cooperazione” ha detto il Ministro.
“…E’ però necessario velocizzare i processi che renderanno l’Italia in grado di esprimere una PA dai servizi competitivi anche in una comparazione internazionale: una recente indagine commissionata dalla Commissione Europea ha rilevato che la nostra Amministrazione è solo dodicesima tra quelle dei 25 Paesi dell’Unione per i servizi disponibili online” ha precisato.
In particolare, Nicolais ha sottolineato l’esigenza di “…completare rapidamente l’infrastrutturazione di rete, cioè la diffusione capillare degli accessi alla banda larga, e realizzare e potenziare i servizi dell’amministrazione pubblica che possono essere concretamente utilizzati da cittadini e Imprese grazie a questi accessi”.
“…E’ un lavoro enorme, ma sono fiducioso che le azioni che abbiamo avviato possano portare nel breve e medio periodo a risultati di tutto rispetto”, ha concluso il Ministro.
Alcuni giorni prima, in Campania, in un Convegno promosso dalla Regione, Nicolais ha sottolineato l’importanza che gli Enti locali investano nel campo della ricerca, aggiungendo che “…questo investimento, avviato già da molti anni, comincia a dare in Campania risultati molto importanti“.
“…Molte Imprese – ha detto – pensano in maniera seria di venire ad investire in Campania, specialmente nel campo della ricerca, ma c’è anche chi pensa di fare attività produttive legate ai risultati della ricerca stessa”.
Nicolais, che ha ribadito l’intenzione di Microsoft di investire in questa regione, ha poi sottolineato la presenza di “…un’altra grande impresa, nel campo della biotecnologia, che pensa di venire e anche con qualche persona in più. Abbiamo poi parlato con Accenture che pensa di allargare il proprio impegno in Campania spostandosi sulla ricerca”.
Dopo Microsoft, quindi, anche Accenture – società internazionale di consulenza direzionale e aziendale – potrebbe puntare sulla Campania e allargare il suo impegno nella regione.
“…E’ importante che la Campania investa, e questo investimento durato molti anni comincia a dare risultati molto importanti – ha aggiunto – Molte Imprese pensano in maniera seria di venire a investire in Campania, specialmente in ricerca, ma qualcuno pensa di fare attività produttive legate ai risultati della ricerca”.
“…Credo che ci siano tutte le condizioni. Questo, poi, è un sistema che è come una reazione a catena, quando la inneschiamo cominciamo a creare fiducia negli investitori”.
Dai dati emersi nel corso della Conferenza si evince che la Campania investirà il 14,3% dei fondi strutturali del Programma operativo regionale 2007- 2013 in ricerca e sviluppo.
A ribadirlo è poi stato il presidente della Giunta Antonio Bassolino: “…Con le nuove risorse europee, investiremo circa 2 miliardi di euro. Siamo la regione che investe di più in percentuale, ossia oltre il 3% del PIL, oltre la media europea che è del 2,5%, e il doppio di quella italiana”.
Le risorse europee, ha precisato Teresa Armato, Assessore regionale all’Università e Ricerca Scientifica, andranno “…esclusivamente a progetti competitivi in ricerca e sviluppo; a sostegno dei centri di competenza soprattutto nella logica di una loro funzione di trasferimento tecnologico alle Imprese attraverso sportelli dell’Innovazione; e per l’attrazione di Imprese in Campania”.
Andrea Cozzolino, Assessore regionale alle Attività produttive, ha posto l’attenzione di “…inaugurare una nuova fase segnata da una maggiore collaborazione e integrazione tra politiche della ricerca e quelle industriali. Poi dobbiamo chiedere ai centri di competenza di stare più sul mercato. Che non è solo quello della finanza pubblica – ha concluso – il committente tra le Imprese”.