Italia
Da domani 1° marzo, nell’area di Cagliari e provincia (nell’ambito del programma regionale “all digital”), Rai, Mediaset e Telecom Italia Media, trasmetteranno ciascuna l’intera programmazione di una rete solo su Tv digitale terrestre.
Le famiglie di Cagliari e provincia (122 Comuni) saranno le prime in Italia a poter disporre di interi palinsesti completamente in tecnologia digitale terrestre, collegando il proprio apparecchio a un decoder.
L’operazione coinvolge 560mila sardi coinvolti nello switch-off propedeutico che sancirà il passaggio dal segnale analogico al digitale terrestre.
Questa mattina a Cagliari si è tenuta una conferenza stampa per illustrare le fasi di questo passaggio al digitale terrestre. Presenti Marcello Fiori, segretario generale del ministero delle Comunicazioni, Andrea Ambrogetti, presidente del Consorzio Sardegna digitale e Piero De Chiara, presidente di DGTVi, l’associazione che riunisce le televisioni digitali.
I tre esperti hanno spiegato quali saranno i servizi aggiuntivi fruibili grazie al digitale terrestre e chiarito le perplessità che ancora riguardano alcuni cittadini.
Il ministero delle Comunicazioni ha attivato sin dallo scorso 5 febbraio un call center (800.022.000) e un sito internet (decoder.comunicazioni.it) pronti a fornire agli utenti tutte le informazioni utili all’installazione del nuovo sistema e all’accesso ai contributi statali per l’acquisto del decoder (70 euro, ma bisogna dimostrare di aver pagato il canone Rai).
Chi avesse problemi di ricezione, copertura e impiantistica, tuttavia, può sempre segnalare le disfunzioni all’associazione dei consumatori Adiconsum, che ha predisposto uno sportello online.
“Le segnalazioni – hanno detto i responsabili dell’associazione – saranno utili a tutti i cittadini italiani, perché gli eventuali problemi che si verificheranno a Cagliari verranno analizzati dalle istituzioni competenti per migliorare i prossimi switch-off previsti nel territorio nazionale”.
Nell’ambito della sperimentazione che porterà allo switch-off, la decisione assunta permetterà per la prima volta in una zona dell’Italia di ricevere l’intero palinsesto di una rete TDT, ponendo le basi per una reale transizione dell’attuale sistema televisivo analogico verso il futuro digitale.
Il Comitato Italia Digitale, istituito dal Ministro Paolo Gentiloni per definire e coordinare le attività di passaggio alla TDT, ha reso noto che nel semestre in corso gli editori televisivi lanceranno una nuova offerta dedicata in esclusiva al digitale terrestre.
In questo pacchetto, tra l’altro, la Rai lancerà un canale interamente dedicato ai bambini; Mediaset un canale all news più uno dedicato alla serialità televisiva; Telecom Italia Media, infine, un progetto editoriale multipiattaforma interattivo, denominato QOOB.
E di digitale terrestre ed emittenti locali si è parlato anche ieri a Perugia in occasione di un incontro organizzato dal Corecom dell’Umbria con gli operatori dell’informazione regionale.
Nel suo intervento, Giancarlo Innocenzi Botti, Commissario dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha sottolineato come le nuove tecnologie pongono alle emittenti televisive locali una sfida importante “su un piatto d’argento”.
“…La vera risposta alle nuove tecnologie, alle nuove piattaforme – ha dichiarato – sono i contenuti. E i contenuti valgono ancora di più sul locale che non a livello internazionale. Quindi c’è una nuova stagione molto più interessante rispetto a prima. L’importante è saperla cogliere”.
“…La televisione – ha aggiunto il commissario Agcom – diventa sempre più planetaria. Porta informazioni di qualsiasi natura da qualsiasi parte, ma manca l’informazione diretta del territorio”.
“…Questa – ha osservato – la può fare solo l’emittenza locale, e deve farla alla luce delle nuove tecnologie, anche per la televisione su internet. E’ una sfida importante (…), non bisogna perderla rimanendo ancorati alle vecchie logiche, alle vecchie modalità per fare informazione”.
Secondo Innocenzi Botti, inoltre, “…l’emittenza locale col digitale terrestre deve avere un rapporto diretto con le istituzioni: tutta l’attività continua, del rapporto diretto fra istituzioni (Comune, Provincia, Regione) e cittadino – ha spiegato – la può coprire solo una emittente locale”.
“…L’emittenza locale garantisce ovunque, con equilibrio, il pluralismo dell’informazione, arricchendo fortemente la comunicazione del nostro Paese e se saprà rispondere alle sfide tecnologiche odierne (digitale terrestre) avrà un futuro da protagonista”.
Il Commissario ha parlato di “…grande opportunità per l’emittenza locale. Una sfida da vincere per liberare tutte quelle energie positive di cui il Paese dispone“. Dopo aver espresso a tutti i Corecom regionali il ringraziamento per la loro “…costante ed importantissima attività di controllo“, Innocenzi Botti ha detto che “…le grandi problematiche nazionali sono l’addizione di quelle territoriali”.
“…Quindi – ha spiegato – se riuscissimo, a livello regionale, a monitorare gli eventi saremmo anche in grado di intervenire con maggiore tempestività sulle soluzioni conseguenti. La nostra grande responsabilità con l’allargamento della piattaforma televisiva e’ quella di verificare, instancabilmente, i contenuti dei programmi trasmessi salvaguardando i minori”.
Il Commissario dell’Agcom nel suo intervento ha anche sottolineato che l’organismo ha deciso di rinnovare il rapporto fra
Nel corso dell’incontro, il presidente regionale del Corecom dell’Umbria, Luciano Moretti, ha ricordato che nella regione operano 12 televisioni (otto in provincia di Perugia e quattro in provincia di Terni) e 25 radio.
“…Grazie al digitale anche le emittenti umbre – ha detto – avranno un grande futuro”.
Il presidente del Corecom umbro ha sottolineato che “…in questa regione le emittenti stanno tenendo comportamenti consoni alle normative della comunicazione. La nostra struttura e, quindi, il nostro lavoro, vuole essere ‘medicina preventiva’ e non ‘terapia’. Partendo da questo presupposto abbiamo ottenuto e stiamo ottenendo ottimi risultati”.
Moretti ha precisato che in base ai risultati del costante lavoro di controllo e monitoraggio svolto dal Corecom, le emittenti umbre si segnalano positivamente, diventando “…formidabili moltiplicatori di informazione…”.
Fra i vari settori tenuti sotto controllo, quello della cartomanzia e anche in questo caso Moretti ha spiegato che in Umbria c’è “…un’emittenza estremamente rigorosa: le poche eccezioni possono essere catalogate come incidenti tecnici”.
“…Da pochi giorni – ha detto ancora – il Coni regionale ci ha commissionato una ricerca per capire in che modo i media umbri trattano lo sport. A questo stiamo lavorando con rigore scientifico e i risultati finali – ha concluso – saranno importanti per un bilanciamento delle varie discipline”.