Europa
Le reti di prossima generazione non sono più un progetto ma una concreta realtà. E questo vale anche per l’Europa, dove i principali operatori, fornitori di tecnologia e provider di rete (Alcatel, BT Group, Cisco Systems, Ericsson, ecc.) hanno già da tempo pianificato investimenti significativi per il loro sviluppo collocandole tra le proprie priorità strategiche, in un contesto di mercato in cui le reti NGN (Next Generation Networks) sembrano destinate a decollare entro il 2007.
In virtù delle loro elevate potenzialità, le nuove reti rivestono oggi un ruolo fondamentale per gli operatori telecom in cerca di soluzioni fattive in grado di generare nuovi e consistenti profitti, nel più ampio quadro delle proprie strategie di implementazione di soluzioni alternative come quelle IMS (IP Multimedia Subsystem) o dei piani di convergenza fisso-mobile. Sempre più efficienti, interoperabili per servizi IP ad alta velocità e a basso costo, le nuove reti stanno contribuendo a rendere il segmento delle soluzioni IP-based un vero traino per il mercato.
Se per gli utenti le nuove reti ad alta velocità significano servizi video, dati e voce di maggiore appeal, per gli operatori vogliono dire nuove opportunità di business e nuove strategie di mercato, dal momento che servizi e trasporto dati possono essere separati sulla rete ed evolvere indipendentemente l’uno dall’altro. In pratica, le reti NGN possono aprire la strada per lo sviluppo di nuovi contenuti e servizi, a tutto vantaggio dell’intera industria.
Secondo un recente studio ABI Research, tutti i principali operatori di rete hanno compreso il valore strategico e commerciale delle nuove reti, orientando le proprie strategie di investimento verso il futuro dispiego di NGN interamente IP. D’altro canto, il passaggio a un’infrastruttura di rete basata su protocollo internet è una evoluzione naturale per la rete fissa che si proponga di offrire servizi broadband come il VoIP ed anche per le reti mobili che non vogliono perdere questo treno è fondamentale muoversi lungo la medesima direttrice, optando per una parallela evoluzione in questa direzione, per quanto ad un ritmo meno sostenuto.
Il dibattito sui tempi e le dimensioni del loro dispiego è oggi ancora serrato, dal momento che le condizioni di mercato e il quadro regolatorio di riferimento ancora in evoluzione si traducono in uno scenario alquanto frammentario, anche per quanto concerne la figura degli operatori mobili virtuali.
Secondo le stime degli analisti, tuttavia, già a fine 2007 gli standard unici NGN per reti mobili e fisse dovrebbero essere in dirittura d’arrivo, così da far incrementare gli investimenti in questa direzione già a breve termine: da qui al 2015, lo sviluppo di servizi IP-based interamente distribuiti su rete NGN comporterà investimenti pari a oltre mille miliardi di dollari.
Entro il 2010, la necessità di ampiezze di banda tali da supportare servizi come l’IPTV porterà inevitabilmente a puntare su infrastrutture IP ad alta velocità e di ultima generazione. A quel punto, “gli operatori dovranno necessariamente controllare i costi operativi avviando una sistematica migrazione di tutti i servizi su network IP”, si legge nel rapporto.
“Ciò abiliterà l’introduzione di piattaforme SDP (Service Delivery Platform) ed altre di tipo convergenti fisso-mobile, di architetture IMS e di operazioni di streamlining, tali da consentire il lancio di nuovi servizi, ancor più complessi e completi”.
Certo, le reti NGN presentano opportunità ma anche rischi, dal momento che investimenti in nuove tipologie di rete, come ad esempio quelle in fibra, implicano architetture del tutto nuove e quindi possono attrarre in campo, per forza di cose un numero assai esiguo di player. D’altro canto, le reti tradizionali non sembrano più sufficienti a garantire la distribuzione di tutti quei servizi di ultima generazione, come l’IPTV, che richiedono ampiezze di banda considerevoli, anche fino a 50/100 Mb al secondo. Dinanzi a questo scenario in evoluzione, le NGN hanno tutte le carte in regola per divenire un nuovo Eldorado, spingendo la larghezza di banda tramite fibre ottiche fino al terminale utente.