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Semplificare la PA: il Comitato interministeriale traccia le linee del piano d’azione

Italia


Procede l’impegno del Governo nella lotta alla burocrazia. Il Ministro per le Riforme, Luigi Nicolais, ha presieduto ieri, a palazzo Vidoni, il Comitato interministeriale per la semplificazione al quale hanno preso parte i Ministri per le Politiche Comunitarie, Emma Bonino, degli Affari Regionali, Linda Lanzillotta, per i Rapporti con il Parlamento, Vannino Chiti, e per l’Attuazione del programma, Giulio Santagata.

Una nota informa che il Comitato, nella riunione di ieri ha delineato il percorso per l’adozione entro il 31 marzo del piano d’azione del Governo sulla semplificazione.

 

Vista la crisi di Governo scoppiata nella serata di ieri, resta adesso tutto in forse. In attesa che il Presidente Napolitano decida sul da farsi, pende l’incertezza sul panorama politico italiano e sulle misure che attendono una decisione immediata.

 

In vista del prossimo Consiglio Europeo, il Comitato ha deciso di fare proprio l’obiettivo proposto dalla Commissione europea di una riduzione entro il 2012 del 25% degli oneri amministrativi derivanti dalla normativa comunitaria.

 

Il raggiungimento di questo target, in base a calcoli prudenziali, potrebbe portare a un aumento del 1,4% del prodotto interno lordo europeo, e cioè a 150 miliardi di euro nel medio periodo.

Nicolais ha proposto di assumere un ulteriore impegno: ridurre entro il 2012 almeno del 25% gli oneri amministrativi per cittadini e Imprese derivanti dalla normativa nazionale.

 

Il piano d’azione sulla semplificazione – negli aspetti concernenti la normativa regionale e i procedimenti degli enti locali – sarà costruito sulla base di un’ampia consultazione e concertazione cui partecipano parti sociali, Regioni e autonomie locali, con il coordinamento del Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Locali, Linda Lanzillotta.

 

In particolare spetterà al Comitato per la semplificazione normativa e amministrativa delle attività delle regioni e degli enti locali: la semplificazione normativa (testi unici, taglialeggi); l’individuazione dei LEP (livelli essenziali delle prestazioni); l’individuazione e la diffusione delle migliori pratiche per i procedimenti di competenza locale.

Il piano dovrà identificare obiettivi, risultati attesi, tempi e soggetti responsabili per lo svolgimento di ciascuna azione prevista.

 

Un ulteriore novità  è rappresentata dall’adozione di una logica di risultato: la riuscita degli interventi non è commisurata al numero di norme adottate o soppresse, ma alla effettiva riduzione degli oneri e dei tempi.

 

Per la redazione del piano sono state individuate le seguenti aree: la misurazione e la riduzione degli oneri per i cittadini e le imprese; la qualità della regolazione  e il taglialeggi il cui coordinamento è stato affidato dal comitato al Ministro dell’Interno o ad un sottosegretario da lui delegato; la riduzione e la certezza dei tempi; la reingegnerizzazione dei processi.

Il Comitato dei Ministri ha deciso di convocare al più presto il Tavolo permanente per la semplificazione presso la conferenza Unificata.

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