Italia
Endemol (Telefonica) è da tempo ormai al centro delle indiscrezioni del mercato finanziario. La società che produce format televisivi ed è quotata sulla Borsa di Amsterdam è nel mirino di diverse società e anche in Italia fa discutere visto l’interesse incrociato di Mediaset e De Agostini, che in Spagna controllano rispettivamente Telecinco e Antena3.
Stamani la società di Novara ha smentito quanto dichiarato dal Sole24Ore, secondo il quale sarebbe stato dato mandato a Citigroup per studiare il dossier.
Il quotidiano aggiungeva anche che al fianco di Mediaset starebbe lavorando Mediobanca, anche senza un incarico ufficiale.
Ma oggi un portavoce ha dichiarato che “…De Agostini non ha dato alcun mandato a nessuna banca d’affari per Endemol, che per altro al momento non è neanche ufficialmente in vendita”.
All’inizio dell’anno, in occasione dell’acquisto di Magnolia da parte di De Agostini, l’amministratore delegato del gruppo Lorenzo Pellicioli aveva indicato come strategico il settore della produzione di contenuti all’interno del mondo dei media e su Endemol non aveva escluso in linea teorica un possibile interesse: “…Non posso dire che non mi interessa, ma è uno scenario di tali dimensioni…“, aveva detto.
Quanto a Mediaset, solo pochi giorni fa il vicepresidente Pier Silvio Berlusconi ha parlato in un’intervista di una “coerenza industriale” dell’ipotesi Endemol, ma “il prezzo rimane una variabile fondamentale“.
Sulla possibilità di un’alleanza con il fondatore John De Mol, Berlusconi Jr ha dichiarato: “…Ci conosciamo da molto tempo e su molte cose ci capiamo, è vero, ma la società venduta a 5 miliardi ora ne vale 2,3″ .
Secondo il Sole, “…le banche d’affari sono già al lavoro per un eventuale affiancamento del gruppo televisivo: sul tavolo c’è l’ipotesi di un maxi-prestito sindacato da 2,5 miliardi, ossia l’intero ammontare della capitalizzazione di Endemol”.
In realtà, ha spiegato una fonte finanziaria, “…il dossier relativo alla vendita di Endemol è ancora molto freddo, anzi al momento neppure esiste“, anche se “…in tempi brevi” Telefonica potrebbe dare “…un’accelerazione alla procedura di vendita della società e si conosceranno meglio le condizioni dell’offerta”.
In questo caso, ha detto ancora la fonte, “le aziende interessate ad Endemol decideranno se fare o meno un’offerta”.
Il 75% di Endemol fa capo a Telefonica e il via libera alla cessione della quota è atteso a breve, in vista della necessità di fare cassa nell’ipotesi che si giunga a un accordo per l’ingresso della società iberica in Olimpia, la società che controlla il 18% di Telecom Italia.
La vendita di Endemol si inserisce in una serie di possibili dismissioni allo studio da parte del gruppo spagnolo: tra queste rientra Airwave, la radio di della controllata O2 in Gran Bretagna, e il 10% circa detenuto in Portugal Telecom, qualora Telefonica dovesse decidere di aderire all’Opa lanciata da Sonaecom.
L’OK per la vendita di Endemol da parte di Telefonica potrebbe essere imminente, perché la società spagnola avrebbe bisogno di fare cassa in vista dell’ingresso in Olimpia.
Gli introiti consentirebbero al gruppo spagnolo di raccogliere i fondi per condurre operazioni anche al di là degli 1,5 miliardi di euro indicato come tetto per 18 mesi per condurre acquisizioni, al netto delle dismissioni, dal management di Telefonica nel maggio dello scorso anno.
All’epoca il presidente di Telefonica, Cesar Alierta, aveva indicato che le acquisizioni, dopo quelle di 02 e di Cesky Telecom, erano congelate: “…in tale area – aveva detto – investiremo nel periodo 2006-2007 non oltre 1,5 miliardi e non emetteremo nuove azioni. E’ tempo di concentrarsi su quanto già fatto e lo faremo. Vi è spazio solo per acquisizioni di minore importanza”.
Secondo la stampa spagnola, anche il magnate australiano Rupert Murdoch potrebbe essere interessato all’acquisto di Endemol.
L’operazione Endemol consentirebbe, invece, a Mediaset di rafforzarsi sul mercato media, dove è pronta a fare concorrenza a Sky Italia con una nuova offerta per la Pay TV. Berlusconi ha annunciato: “…stiamo pensando a offerte innovative sia tecnologicamente, sia commercialmente indirizzate a chi vorrà avere una Tv sempre più moderna”.