Italia
Due bandi da poco lanciati per progetti che favoriscono l’Innovazione nella pubblica amministrazione dei piccoli Comuni. Ne ha parlato il Ministro per le Riforme e innovazioni nella PA, Luigi Nicolais, a margine della prima Assemblea nazionale della Consulta Anci piccoli Comuni.
Si tratta di un bando, di 15 miliardi di euro, per finanziamenti alle alleanze locali per l’Innovazione e progetti di eGovernment per i piccoli Comuni.
Il secondo bando, da 60 miliardi di euro, è finalizzato alla diffusione di esperienze virtuose nel campo dell’Innovazione con corsie preferenziali per i Comuni più piccoli.
L’obiettivo è operare un grande cambiamento di mentalità. E’ stato attivato un tavolo comune, per definire deroghe alle normative vigenti legate ai servizi ai cittadini: per esempio, accelerare sull’Innovazione consentendo cambi di residenza solo per via informatica.
Il Ministro ha firmato un protocollo con la Consulta Anci Piccoli Comuni per una collaborazione su questi temi.
Intanto Beatrice Magnolfi, Sottosegretario alle Riforme e Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, ha esortato a un’azione più incisiva i rappresentanti delle PA centrali intervenuti alla Conferenza permanente per l’Innovazione tecnologica, da lei presieduta.
“…La Commissione permanente è la cabina di regia dell’Innovazione tecnologica della PA centrale: qui non scriviamo il libro dei sogni ma decidiamo cosa fare domattina. La nostra missione è chiara e inequivocabile: lavorare, uniti e con determinazione, per scardinare le vecchie prassi, digitalizzare in modo omogeneo la PA centrale, cambiare radicalmente le strutture organizzative, ridurre gli sprechi e ottimizzare la spesa. In altri termini, vogliamo dare piena attuazione all’eGovernment con l’erogazione di servizi di qualità ai cittadini”.
La Conferenza permanente, prevista dall’articolo 18 del Codice della PA digitale, è composta dai Responsabili dei Centri di competenza in materia informatica che ogni Ministero ha istituito al proprio interno.
La Magnolfi ha precisato che “…La Pubblica Amministrazione centrale è il più grande produttore di conoscenza e la più grande azienda italiana, in quanto a dotazione informatica. Ma, a fronte di queste potenzialità, non corrispondono sempre risultati adeguati né una percezione di omogeneità da parte dei cittadini. Dobbiamo fare molto di più, perchè dall’Innovazione della PA passano obiettivi fondamentali, come una maggiore equità sociale e il rilancio della competitività del Paese sul piano internazionale”.
Citando le ultime rilevazioni del CNIPA sull’informatizzazione dei ministeri, il Sottosegretario ha sottolineato, tra gli elementi positivi, la triplicazione di disponibilità di banda larga nell’ambito della PA centrale, cresciuta dal 2004 al 2005 da 14 a 43 Gbps. Inoltre, ormai tutte le PA centrali utilizzano o prevedono di utilizzare la telefonia via internet (VoIP), che consente notevoli risparmi di risorse pubbliche.
Permangono, però, vari aspetti negativi: la scarsa disponibilità di servizi online transattivi; per quanto riguarda l’invio di documenti, pesa l’eccessivo ricorso alla raccomandata, e la consegna a mano, che potrebbe essere evitati con il ricorso alla posta elettronica certificata.
Infine, l’accessibilità dei siti web che in troppi casi, secondo il Sottosegretario, sono “…muri invalicabili da superare, anziché strumenti di trasparenza per tutti”. Dei 16 siti principali dei Ministeri, infatti, solo 4 sono conformi alla normativa in materia.
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