Italia
Porre un freno all’intreccio perverso tra emittenti radiotelevisive locali e tifoserie calcistiche, che costituisce un importante supporto agli episodi di violenza negli stadi. E’ questo l’obiettivo del Corecom (Comitato Regionale per le Comunicazioni) Lazio.
Angelo Gallippi, presidente del Corecom, ha dichiarato a Key4biz: “Seguendo le recenti indicazioni del presidente dell’Agcom Corrado Calabrò, abbiamo avviato tre linee di azione: una vigilanza attiva sui contenuti delle trasmissioni televisive e soprattutto radiofoniche; un’azione di coinvolgimento delle emittenti e una campagna informativa rivolta ai cittadini della Regione, affinché segnalino al Corecom le trasmissioni di argomento sportivo che dovessero incitare alla violenza”.
Linee di azione che saranno tema dell’incontro che il Corecom Lazio avrà con gli operatori del settore (emittenti radiotelevisive) e la stampa il prossimo 19 febbraio a Roma.
Il presidente del Corecom ha tenuto a sottolineare a Key4biz che “I media sia radiotelevisivi che della carta stampata possono svolgere una azione importante per limitare il fenomeno della violenza sportiva”.
“Proprio in questa direzione di sensibilizzazione – ha spiegato Gallippi – si rivolge l’iniziativa del Corecom, che mira a ottenere l’aiuto dei media per far prendere coscienza di questo argomento di drammatica attualità all’opinione pubblica”.
“Naturalmente – ha aggiunto – saremo anche attenti affinché non vi siano, al contrario, episodi di incitamento alla violenza da parte dei media, episodi che nella nostra regione sono assolutamente marginali. A questo scopo il Corecom rivolge un pressante invito a tutti i telespettatori e radioascoltatori a segnalare al Corecom stesso quelle trasmissioni che incitano alla violenza, in modo da rendere ancora più incisiva e puntuale l’azione di vigilanza sulle radio e televisioni locali che abbiamo già avviato subito dopo l’invito del presidente Calabrò”.
Il 6 febbraio scorso, dopo i gravi incidenti di Catania, dove ha perso la vita l’ispettore Filippo Raciti, il Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni e il Ministro per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive Giovanna Melandri, con i rappresentanti dell’emittenza radiotelevisiva, dell’editoria e dei giornalisti (Ordine dei Giornalisti, Fnsi, Fieg, Rai, Aeranti-Corallo, Alpi, Conna, Frt, Gis, Rea, Rna), si sono incontrati per decidere insieme una linea da seguire e valutare insieme le iniziative nei confronti di chi usa i “media” per alimentare la violenza negli stadi.
Al termine del lungo incontro, tutti i partecipanti hanno offerto la loro più ampia e completa disponibilità perché l’informazione sul calcio svolta da giornali, radio e Tv sia improntata al massimo equilibrio, arginando fenomeni di intolleranza ed esasperazione.
In particolare l’impegno assunto è teso a contrastare e isolare quelle forme di pseudo-informazione sportiva che alimentano, anche attraverso risse verbali, comportamenti antisociali e che in taluni casi ispirano direttamente violenze organizzate, rispetto alle quali è necessaria la massima fermezza.
I Ministri e i rappresentanti del mondo dell’informazione hanno quindi concordato sulla necessità di elaborare un “Codice di comportamento” per l’informazione sportiva che rifletta in questo settore i principi di civiltà, di deontologia professionale e buon senso, propri del giornalismo e dell’editoria, così da concorrere, anche dal versante dell’informazione, all’isolamento dei fenomeni di violenza nel calcio.
Per quanto riguarda in particolare il Ministero delle Comunicazioni, Gentiloni ha annunciato che proporrà al Consiglio dei Ministri una serie di modifiche del Testo Unico della Radiotelevisione (D.Lg.vo n° 177 del 2005).
Le modifiche saranno volte a rendere più efficace l’azione dell’Autorità di Garanzia per le Comunicazioni contro le emittenti Radio-TV colpevoli di induzione o istigazione alla violenza in occasione di manifestazioni sportive, inasprendo le sanzioni fino alla revoca delle stesse concessioni a trasmettere. Le emittenti Radio-TV che incorreranno nelle sanzioni dell’Agcom, verrebbero inoltre escluse dalle provvidenze economiche stabilite dalla legge a favore del settore.
Incontro Corecom Lazio 19 febbraio 2007, ore 16.00, presso la Sede della Conferenza dei Presidenti dei Corecom in via Pietro Cossa n.41 (Roma- pressi piazza Cavour).
Le segnalazioni possono arrivare al Corecom:
telefono (06 3215995 – 06 3215907)
fax (06 3244426)
posta elettronica (corecom@regione.lazio.it)
posta ordinaria (Corecom – Ufficio Radiotelevisioni – Via Lucrezio Caro, 67 00193 Roma).
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