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La Cina supera sé stessa: prima ancora di lanciare il 3G passa alla quarta generazione

Cina


Ancora prima di lanciare la terza generazione, la Cina è già passata al 4G. Lo ha annunciato il China Daily, l’organo ufficiale del governo cinese, secondo il quale “il primo sistema di comunicazione mobile di quarta generazione al mondo è stato lanciato ufficialmente domenica nel distretto Changning di Shanghai”, dopo un field trial condotto ad ottobre.

 

Il sistema 4G nazionale – spiega ancora il quotidiano – “fornisce velocità di trasmissione dati fino a 100 mbps, diverse volte più veloci delle attuali tecnologie mobili”.

 

Il roll-out della rete è costato 150 milioni di yuan (14,8 milioni di euro) e viene definito, ovviamente, “una pietra miliare nello sviluppo delle tecnologie 4G” made in China, oltre a dimostrare che la tecnologia sviluppata “è fattibile” e porta il Paese ancora più vicino “all’uso commerciale” dei servizi mobili di nuova generazione.

 

La Cina lavora al progetto di ricerca B3G (Beyond 3G)/4G fin dal 2001: il programma Future Technology for Universal Radio Environment, o FuTURE Project, è stato incluso nel piano di sviluppo nazionale sulle nuove tecnologie e coinvolge una decina di istituzioni nazionali.

Secondo gli ambiziosi obiettivi del progetto, quello di condurre test sul campo e di lanciare i servizi commerciali 4G tra il 2006 e il 2010.

 

L’annuncio del lancio del sistema di Shanghai, spiega uno dei responsabili, “dimostra che siamo ormai nella fase finale del progetto”.

 

Il FuTURE Project ha ottenuto più di 200 brevetti e alcune delle sue tecnologie core sono state adottate da enti internazionali di standardizzazione, collocando la Cina “tra i pionieri mondiali delle tecnologie di quarta generazione” continua il China Daily.

 

Le comunicazioni mobili di quarta generazione dovrebbero arrivare alla fase commerciale entro il 2010: per essere considerata 4G, una rete deve permettere il trasferimento dati alla velocità di 100 Mbits/s in movimento e di 1 Gbits/s in posizione statica. Un salto di prestazioni decisamente notevole se si pensa alle attuali velocità del 3G che arrivano a 384 Kb/s in download e 129 Kb/s in upload. Velocità che permetterebbe, ad esempio, di scaricare un film in meno di 6 secondi.  

 

Il primo operatore della telefonia mobile giapponese, NTT DoCoMo, lavora allo sviluppo del 4G già dal 1998 e ha testato già lo scorso settembre lo streaming video di ben 32 filmati ad alta definizione su un terminale connesso a una mini-rete 4G.

 

Le licenze per la telefonia mobile 3G dovrebbero essere rilasciate in Cina entro il primo trimestre di quest’anno, in tempo perché gli operatori possano sviluppare i servizi in occasione delle Olimpiadi di Pechino 2008.

 

La Cina, come è noto, ha sviluppato un proprio standard – il TD-SCDMA – che dovrebbe competere con gli standard globali W-CDMA (wideband CDMA) e CDMA2000 EV-DO (evolution data optimized), utilizzati nel resto del mondo.

 

Il TD-SCDMA è stato sviluppato per dare impulso all’industria tlc cinese e ridurre la dipendenza dai vendor stranieri: la maggior parte dei diritti della tecnologia sono detenuti da aziende locali e le origini dello standard fanno sì che molti dei maggiori player nella catena di valore del TD-SCDMA siano cinesi.

In ogni caso, lo standard locale potrebbe rendere la vita molto complicata agli operatori mobili del Paese che, per servire i loro 420 milioni di utenti, utilizzano il GSM o il CDMA, o entrambi.

 

Per poter offrire servizi 3G, dunque, gli operatori dovranno sviluppare reti ibride e telefonini che utilizzino sia lo standard locale che uno dei rivali. Unire le diverse tecnologie sarà un vero grattacapo per i carrier che rischiano di vedere lievitare i costi e la complessità della costruzione dei network andando al contempo a offrire un servizio di scarsa qualità.

 

Il nuovo standard dovrà essere affidabile e garantire economie di scala per raggiungere il successo, ma è ancora troppo giovane e poco testato sul campo per essere esportato così che, quand’anche arriverà sul mercato cinese, sarà difficilmente apprezzato da coloro che si trovano a dover viaggiare all’estero.

 

Facile o meno, tuttavia, nessuno vorrà farsi sfuggire il colossale mercato cinese: i costruttori coreani Samsung e LG per esempio, hanno già sviluppato e testato dei cellulari TD-SCDMA per conquistarsi le simpatie del governo di Pechino che sicuramente terrà i forte considerazione il loro impegno.

 

Se le notizie provenienti da Shanghai dovessero essere confermate, allora è proprio il caso di dire che stavolta la Cina ha davvero…superato se stessa!

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