Unione Europea
La commissione europea ha a cuore la sicurezza delle reti di comunicazione elettronica e sta raccogliendo valutazioni su come proteggerle da attacchi hacker o eventuali pericoli naturali, in seguito alla pubblicazione dei risultati di uno studio che identifica una serie diverse importanti questioni relative alla sicurezza e alla flessibilità dei network.
Col passare del tempo, queste infrastrutture supporteranno servizi e processi sempre più interconnessi e interdipendenti e le conseguenze di un malfunzionamento o di un attacco criminale su una singola rete o su un sotto-sistema potrebbero propagarsi più ampiamente e velocemente di adesso.
Bisogna mettere in atto fin da ora – dice la Ue – le misure adeguate per limitare al massimo la vulnerabilità delle infrastrutture e dei servizi essenziali ed evitare l’effetto ‘domino’ che potrebbe portare a un crollo del sistema.
“Le infrastrutture della comunicazione e dell’informazione sono il sistema nervoso della società moderna”, ha detto il Commissario Ue ai media e alla società dell’informazione, Viviane Reding
.
Dal momento che la nostra dipendenza da queste reti è destinata a crescere, ha spiegato ancora la Reding, “dobbiamo fare tutto il possibile per salvaguardarle”, anche per evitare i grossi problemi che hanno riguardato l’Asia nel periodo di Natale come conseguenza di un terremoto a sud di Taiwan.
“Chiedo dunque a tutti gli stakeholder di partecipare alla consultazione per determinare tutti insieme come proteggere al meglio le nostre reti”, ha quindi concluso la Reding.
Lo studio condotto dalla Ue valuta la resistenza (contro un eventuale crash) e la robustezza (contro attacchi o eventi naturali) delle reti di comunicazione elettronica.
L’analisi, basata sui pareri di tutte le categorie interessate, fornisce 10 raccomandazioni che includono esercitazioni d’emergenza, la definizione di prassi di ripristino prestabilite, la conclusione di accordi formali di reciproca assistenza tra operatori e fornitori dei servizi, analisi delle interdipendenze tra le comunicazioni e altri settori critici, potenziamento dei meccanismi di condivisione delle informazioni, comprese le comunicazioni intersettoriali, nonché il ricorso a concetti innovativi e a best practice condivise dall’industria del settore.
La Commissione vuole ora il parere delle parti interessate sulle raccomandazioni. I risultati dello studio e della consultazione costituiranno la base per un’iniziativa strategica sulla sicurezza e l’affidabilità delle reti da lanciare nei primi mesi del 2008.
Oggi, inoltre, l’esecutivo terrà un primo confronto informale con gli Stati membri sulle raccomandazioni e le questioni sollevate dallo studio. Cittadini e istituzioni sono invitati a inviare commenti scritti entro la fine di aprile a infso-a3@ec.europa.eu.