Il telefonino evita la coda del check-in, ma solo in Giappone e Germania

di Alessandra Talarico |

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Telefonino

Gli utenti mobili che ingannano l’attesa in aeroporto conversando al cellulare o inviando sms possono anche utilizzare il telefonino per fare il check-in.

Ovviamente, si tratta di un’opzione al momento disponibile solo in Giappone e in Germania, grazie all’iniziativa di Japan Airlines, All Nippon Airways e DBA, divisione di Air Berlin.

 

I nuovi sistemi sono uno strumento molto utile per risparmiare tempo e carta, ma non evitano i controlli di sicurezza, per cui molto spesso anche effettuando il check-in via cellulare è comunque necessario mettersi in fila e aspettare il proprio turno.

 

La Japan Airlines ha introdotto il sistema “Touch and Go” in 4 scali nipponici nel 2005 e lo ha successivamente esteso in altri 44 aeroporti. Il check-in elettronico è utilizzato però soltanto per i voli nazionali, per i quali non è richiesto di fornire documenti di riconoscimento.

 

A settembre dello scorso anno, anche la All Nippon Airways ha dotato 24 aeroporti delle macchinette Skip per il check-in veloce e pensa di coprire tutti gli aeroporti di cui si serve entro la fine del 2007.

 

La tecnologia utilizzata negli scali giapponesi è simile a quella utilizzata in molti sistemi di trasporto urbano e ferroviario, dove invece che obliterare il biglietto si passa il telefonino davanti a un sensore.

Entrambe le compagnie aeree sostengono che il check-in wireless è stato un successo, utilizzato da milioni di passeggeri, ma è improbabile che i sistemi vengano adottati a breve per i voli internazionali o in altre parti del mondo.

 

Gli ostacoli infatti sono molti, primo fra tutti la questione della sicurezza che, però, secondo molti esperti è un po’ esagerato.

 

Un analista di Ovum ha infatti spiegato che le capacità di autenticazione dei telefonini sono abbastanza sicure e difficili da manomettere, dal momento che il numero di telefono è codificato nella sim card.

Il vero problema sorge se il telefonino viene rubato e può succedere. Ma può succedere anche che venga rubata la carta d’imbarco. Un ladro che si impossessa di un telefonino e tenta di effettuare il check-in dovrebbe far coincidere l’identità del legittimo proprietario del cellulare con i dati stampati sul biglietto.

 

“Anche se molte autorità non sono d’accordo, spesso è più importante verificare cosa un passeggero imbarca sull’aereo che la sua identità”, ha spiegato l’analista Graham Titterington.

 

Secondo i dati della All Nippon Airways, il servizio di check-in Skip è utilizzato in media da 15 mila persone al giorno e la compagnia ha iniziato a valutare la possibilità di esportarlo all’estero.

 

“Molti dei nostri partner della Star Alliance, che comprende tra l’altro la statunitense  United Airlines e Lufthansa, si sono detti interessati a installare il sistema”, ha spiegato Taiichi Nomura di ANA, sottolineando tuttavia che è troppo presto per valutare i vantaggi economici che il sistema produce, fermo restando che ha comunque il merito di eliminare il fastidio della coda e lo spreco di carta.

 

Il servizio di wireless check-in è utilizzabile, da marzo 2006, anche dai passeggeri della tedesca DBA nella tratta Hannover-Monaco. Secondo i dati forniti da DBA il servizio è utilizzato da circa 150 perone al mese e non è ancora stato elaborato nessun paino per estenderlo anche su altre tratte.

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