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Dvd ad Alta Definizione: competizione sempre più serrata. Sharp inizia la produzione dei diodi laser per lettori Blu-ray

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I due standard per i Dvd del futuro sono ormai entrati nel vivo della competizione. Una battaglia serrata per riuscire a guadagnarsi la leadership del mercato High Definition.

Sharp, società di elettronica giapponese, ha annunciato di aver iniziato la produzione commerciale dei diodi a laser blu, dando un chiaro segno di voler rafforzarsi sul crescente mercato dei lettori Dvd a tecnologia Blu-ray.

 

Come ha riferito il portavoce dell’azienda, Hiroshi Takenami, lo scorso novembre Sharp ha incominciato a sviluppare diodi laser con spettro blu, componenti elettronici utilizzati per leggere e scrivere dati sui dischi ad alta definizione, nella sua fabbrica nel Giappone occidentale. La capacità produttiva è di 150.000 unità al mese.

 

I diodi laser di Sharp possono essere usati sia nei lettori Dvd in formato Blu-ray, sviluppato da Sony, che nei drive ottici che supportano la tecnologia rivale HD-DVD, promossa da Toshiba.

 

Sharp prevede di portare la produzione mensile a 500.000 unità entro la fine del 2007, investendo diversi miliardi di yen.

 

Lo standard HD-DVD è sostenuto da Toshiba, Intel, Microsoft, NBC Universal, e Nec. Il Blu-ray da Sony, Philips, Samsung, Sharp, Hitachi, LG, Mitsubishi, Panasonic (Matsushita), Pioneer, ma anche da diversi studios hollywoodiani (Twentieth Century Fox, Buena Vista, MGM, Warner Bros, Sony Pictures) che prevedono di spostare la loro produzione sull’alta definizione.

 

Blu-ray e HD-DVD possono immagazzinare rispettivamente 50GB e 30GB di dati. A differenza dell’HD-DVD, il Blu-ray conta su uno strato supplementare rigido a protezione del disco, che ne determina il prezzo più elevato. Nonostante i due supporti sfruttino per la lettura lo stesso tipo di laser, i futuri lettori, se non specificatamente progettati, non potranno essere inoltre compatibili con entrambi i dischi, a causa del differente metodo di scrittura.

 

I produttori di video dovranno, così, scegliere su quale supporto vorranno offrire i loro contenuti ad alta definizione. Esigenza che si è fatta sempre più impellente da quando si è registrata un’esplosione della domanda di Tv ad alta definizione.

Si sono dovute studiare nuove soluzioni che permettessero di memorizzare su un solo disco l’equivalente di un lungometraggio in alta definizione.

 

Al momento è  stata depositata una richiesta di brevetto per un DVD compatibile con i due formati da parte di tre dipendenti della Warner Bros (Time Warner), affiliati allo standard Blu-ray.

La domanda è stata depositata lo scorso anno, ma è stata resa nota solo adesso dalla rivista New Scientist.

Il “disco ottico multistrato”, oggetto della domanda del brevetto sarà prodotto a tre strati di dati: uno per il formato standard CD o DVD e altri due riservati ai due formati dell’alta definizione.  

I depositari informano che il loro disco, dotato di pellicole riflettenti, consentirebbe al laser di leggere lo strato superiore del disco per poi passare, se necessario, a quelli inferiori. Alcuni dati potrebbero essere registrati anche sull’altra faccia del disco.

 

Anche la società britannica New Medium Enterprises (NME) ha comunicato d’aver risolto il problema tecnico posto dai due standard concorrenti, rendendo possibile la produzione di un nuovo disco multistrato a prezzi convenienti e capace di memorizzare un film in differenti formati.

 

La Cina, invece, che non vuole dipendere dalla tecnologia estera neanche per l’alta definizione, ha annunciato che per il 2008 verranno commercializzati i primi Dvd con standard proprio.

Una ventina di industriali cinesi di grosso calibro, come TCL, hanno annunciato che per il 2008 fermeranno tutta la produzione di lettori Dvd, a vantaggio di quelli EVD (Enhanced Versatile Disc).

 

Si tratta delle aziende che fanno parte dell’Alleanza industriale per l’EVD, fondata dopo la decisione di Pechino del 1999 di mettere a punto un proprio formato, per fronteggiare i due standard concorrenti, Blu-ray e HD-DVD.

Per non dipendere più dalle licenze straniere e dopo i dissensi tra industriali cinesi e detentori americani dello standard di compressione sul quale era fondato l’EVD, la Cina ha quindi sviluppato il proprio formato di compressione audio e video, l’AVS (audio video coding standard).

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