Francia
Mentre in Italia ancora tutto tace sulla liberalizzazione delle frequenze, la Francia mette il turbo al WiMax.
La Société du haut débit (SHD), joint venture tra SFR e Neuf Cegetel, che possiede due licenze regionali (Ile-de-France e Provence), ha annunciato l’apertura dei suoi primi 10 siti WiMax.
I siti saranno ripartiti nei 4 dipartimenti della grande corona di Ile-de-France (Yvelines, Seine-et-Marne, Essonne e Val-d’Oise), ha precisato la società in una nota.
Cinque mesi dopo l’assegnazione delle licenze, SHD è la prima società a mettere in funzione la propria rete WiMax, e promette di lanciare i primi servizi commerciali entro marzo del 2007.
Da qui ai prossimi 6 anni, SHD realizzerà 443 siti: 306 in Ile-de-France e 137 nella regione Paca.
In base ai termini della licenza, SHD offrirà anche un’offerta all’ingrosso destinata agli operatori telecom e ai fornitori di accesso internet.
Sul versante delle applicazioni, i primi servizi non porteranno niente di rivoluzionario: “per i clienti privati si tratta soprattutto di un’offerta double play – internet e telefonia – con una velocità minima di 1 Mbit/s e previsioni di raggiungere anche gli 8 Mbit/s”, ha spiegato Pascal Pouyet di SFR.
Come per l’ADSL, la velocità proposta sul mercato consumer sarà asimmetrica, mentre le imprese potranno beneficiare di una velocità simmetrica e garantita da 2 a 24 Mbit/s.
Il double play è anche il servizio di punta del consorzio HDDR (Haut Débit Radio Régional: TDF, Axione – filiale di Bouygues – LD Collectivités e Naxos, filiale di RATP), che ha ottenuto 11 licenze regionali per 3,5 milioni di euro.
HDDR commercializzerà i suoi servizi agli ISP che poi li rivenderanno ai consumatori al dettaglio, con l’obiettivo di andare a coprire in primo luogo le zone non ancora servite dalla banda larga. Le tariffe saranno dunque stabilite dai fornitori di accesso e si prevede saranno leggermente superiori a quelle applicate alle offerte ADSL.
Al 30 giugno 2008, HDDR dovrà aver installato gli impianti WiMax su 312 siti.
Altro titolare di una licenza in Ile-de-France, Bolloré Télécom – controllato all’85% dal gruppo di Vincent Bolloré, al 10% da Hub Telecom e al 5% da Antalys – ha ottenuto 12 licenze nelle regioni più richieste (Bretagna, Linguadoca-Rossiglione, Midi-Pirenei, Aquitania e Rodano-Alpi) e dovrà coprire da qui al 2011 l’87% della popolazione e il 92% delle imprese situate nelle ‘zone bianche’.
In totale, il consorzio si è detto pronto a investire 78 milioni di euro mentre il governo incasserà in totale 125 milioni di euro e un canone di 1,6 milioni di euro all’anno.
Altro vincitore, il consorzio Maxtel – che raggruppa le autostrade Parigi-Reno-Rodano e l’operatore Altitude Telecom – ha portato a casa tre licenze regionali, sborsando 8,7 milioni di euro.
Considerato come il fratello maggiore del Wi-Fi, già integrato in molti Pc, il WiMax è una tecnologia senza fili ad alta velocità per le lunghe distanze che lavora sulla frequenza del 3.5 GHz. A differenza del Wi-Fi il cui segnale si estende fino a 100 metri dall’antenna, quello del WiMax si spinge fino a 100 chilometri e può dunque consentire la copertura di ampie zone del territorio nazionale a prescindere dalle condizioni orografiche e della densità della popolazione.
Il processo di assegnazione delle frequenze per il WiMax è iniziato in Francia nell’agosto del 2005 con la pubblicazione di un bando di gara a candidatura spontanea che ha ricevuto in meno di tre mesi 175 lettere di candidatura.
Al termine di questa fase, l’Arcep ha effettuato, all’inizio di gennaio, un bilancio delle richieste per valutare – regione per regione – l’eventuale insufficienza delle frequenze e ha effettuato quindi una scrematura, portando alla fase finale 35 candidati.
Tre i criteri determinanti valutati dall’Arcep per l’assegnazione delle licenze: la collaborazione allo sviluppo territoriale dei servizi a banda larga, l’attitudine del progetto a favorire la concorrenza e il montante delle tasse che il candidato è disposto a pagare.
Grande sconfitto nella gara per l’attribuzione delle licenze, l’operatore storico France Télécom che aveva fatto richiesta per una licenza su due in ogni regione metropolitana ma si è aggiudicata soltanto quella per la Guyana e la Mayotte.
Molti i fattori che hanno pesato sulla sconfitta di France Télécom che, secondo uno dei membri dell’Authority, “ha sistematicamente proposto delle cifre di molto inferiori rispetto ai concorrenti”.