Italia
Per recuperare una posizione di eccellenza, necessario definire le aree italiane in cui è più urgente intervenire. E’ quanto sostenuto nel Rapporto “Italia Digitale 2010: Per il rilancio della competitività e della crescita del Sistema Paese“ redatto dall’Advisory Board di Key4biz, a cui Affari & Finanza, l’inserto settimanale di Repubblica, dedica un’ampia pagina.
Lo Studio sarà presto occasione di un incontro pubblico tra rappresentanti delle imprese, istituzioni e università, che verrà organizzato con il nuovo anno.
Il Rapporto, che traccia un quadro dettagliato e particolareggiato dell’attuale mercato ICT italiano, intende porre all’attenzione del pubblico degli addetti ai lavori e dei decisori aziendali e politici una base sulla quale dialogare e confrontarsi, puntando l’attenzione alle start-up, fondamentali per far ripartire l’economia italiana.
“Il Paese ha bisogno di crescere con l’Information Technology e l’Information Technology è l’arma primaria per far crescere le imprese e sviluppare la competitività e il confronto con i mercati internazionali“, sottolinea il Rapporto.
Giancarlo Capitani, presidente dell’Advisory Board di Key4biz, amministratore delegato di NetConsulting e docente di Processi innovativi territoriali al Politecnico di Milano, ha spiegato: “Il Rapporto è stato elaborato dall’Advisory Board di Key4biz sostanzialmente per tre motivi: primo, sensibilizzare l’opinione pubblica del Paese sull’importanza dell’ICT per lo sviluppo e la crescita dell’Italia; secondo, segnalare il ritardo dovuto a una sufficiente mancanza di penetrazione dell’ICT; terzo, stimolare il Governo a elaborare un piano di azioni e iniziative che favoriscano l’innovazione del Paese attraverso un uso più intenso dell’ICT”.
Il Progetto Italia 2010 intende, infatti, proporre una serie di iniziative per recuperare rapidamente il gap IT dell’Italia. Ma soprattutto richiamare l’attenzione sul ruolo cruciale dell’ICT per lo sviluppo della produttività, competitività e crescita delle imprese e delle economie. sottolineare l’urgenza di un progetto condiviso da tutti i diversi soggetti del paese con specifico riferimento all’area delle tecnologie informatiche (IT) per recuperare rapidamente il divario rispetto agli altri Paesi e cogliere le opportunità offerte dalle tecnologie digitali, dalle reti a banda larga ai nuovi servizi e contenuti digitali.
Il Rapporto sottolinea l’importanza di affrontare il problema con approccio sistemico, superando la frammentarietà e scarsa finalizzazione di tanti piccoli interventi, tipici delle politiche economiche italiane.
Il Piano dovrebbe agire, sulla base di un approccio organico per il perseguimento di alcuni obiettivi, quali: l’innovazione della Pubblica Amministrazione; il sostegno alla domanda con un’attenzione particolare alle PMI e ai Distretti; il sostegno allo sviluppo, all’innovazione e alla crescita delle aziende del settore IT.
Stando al Rapporto di Key4biz, la progressiva riduzione delle attività industriali nell’informatica e la frammentazione delle numerose piccolissime società di software pongono l’Italia in posizione molto critica sia in termini di capacità competitiva del settore IT sia per le ricadute negative che la debolezza dell’offerta ha sulla domanda di IT delle imprese e delle amministrazioni pubbliche.
Nell’ICT, almeno a breve-medio termine, per l’Advisory Board di Key4biz, è impensabile che il Sistema Italia possa contribuire competitivamente alla creazione e diffusione di nuove piattaforme tecnologiche. Ma è universalmente riconosciuta la sua capacità di utilizzare piattaforme tecnologiche esistenti per realizzare applicazioni “best in class”.
Ne consegue l’importanza di iniziative che favoriscano le capacità del Paese di applicare tecnologie esistenti per realizzare progetti complessi, che impattano l’intero Sistema.
Lo Studio evidenzia, quindi, l’importanza di privilegiare l’intervento pubblico in forma indiretta (interventi fiscali, sostegno a strumenti finanziari di venture capital, collaborazione della ricerca pubblica ed universitaria con la ricerca delle imprese) per sostenere programmi di ricerca e innovazione anche ad elevato rischio, incoraggiando sviluppi orientati dal mercato. Favorire l’introduzione di nuove tecnologie, anticiparne la sperimentazione da parte delle imprese ed attrarre capitale e competenze dall’estero. Ridurre il condizionamento determinato da regolamentazioni, consentendo sperimentazioni (ad es. nelle TLC) in presenza di standard non interamente definiti o carenza di risorse strategiche (ad es. le frequenze WIMAX in possesso della Difesa).
In tale contesto va rivisitata la strategia R&S non solo in termini di maggiori investimenti, ma di una più chiara visione strategica e di una rigorosa gestione operativa degli stessi.
L’Advisory Board di Key4biz propone anche la realizzazione di un pacchetto integrato di misure a favore della nascita e dello sviluppo di giovani imprese ad alta tecnologia (NTBF), al fine di agevolare la traduzione in attività economiche rilevanti delle idee e dei progressi scientifici e tecnologici nel Paese. Tali misure devono includere interventi massicci di sostegno allo sviluppo di una moderna offerta di seed e start-up equity capital, cioè di venture capital aiutato da interventi complementari.
Il Rapporto “Italia Digitale 2010: Per il rilancio della competitività e della crescita del Sistema Paese” è stato redatto dai membri dell’Advisory Board di Key4biz: Giancarlo Capitani (Presidente Advisory Board e Ad NetConsulting); Maurizio Dècina (Politecnico di Milano); Adriano De Maio (Regione Lombardia); Sandro Frova (Università Bocconi di Milano); Roberto Galimberti (Presidente Etnoteam); Luigi Gambardella (Presidente Puntoit); Bruno Lamborghini (Presidente EITO); Alberto Manelli (Università di Ancona); Sergio Mariotti (Politecnico di Milano); Elserino Piol (Presidente Pino Partecipazioni); Guido Salerno (Dg Fondazione Ugo Bordoni); Raffaele Barberio (Direttore Key4biz).
Ascolta la dichiarazione che Giancarlo Capitani ha rilasciato a RadioKey