Europa
Un nuovo studio della GSMA vuole dimostrare che i prezzi del roaming nelle principali destinazioni turistiche e di business europee sono scesi senza bisogno di intervento regolatorio, portando il costo per una chiamata di due minuti a circa 0,33 euro al minuto.
Più volte la GSMA, che riunisce 680 operatori Gsm di tutto il mondo, ha protestato contro la proposta di regolamentazione del settore, sottolineando che dovrebbero essere le forze competitive a determinare i prezzi del servizio, non una regolazione comunitaria definita senza mezzi termini “impraticabile e irragionevole” e che potrebbe in ultima analisi penalizzare e non avvantaggiare gli utenti finali.
L’associazione ha anche chiamato in causa anche il mediatore europeo, perché convincesse il Commissario Viviane Reding a rivedere la sua posizione.
Gli operatori, da canto loro, hanno dato vita a una serie di iniziative ‘volontarie’ per ridurre i costi del servizio, ma questo tardivo interesse non ha convinto la Reding e il nuovo regolamento europeo potrebbe entrare in vigore già la prossima estate.
Per la GSMA, tuttavia, l’intervento comunitario è inutile, poiché le iniziative degli operatori hanno praticamente dimezzato le tariffe: un utente tedesco che si trova in Francia, ad esempio, per una chiamata di 2 minuti a casa paga attualmente 0,33 euro al minuto, un britannico arriva a pagare 0,35 pence.
I pacchetti promozionali lanciati dagli operatori sono disponibili a tutti gli utenti e rendono le tariffe ancora più convenienti per le chiamate più lunghe: una chiamata di 4 minuti costa infatti all’incirca 0,19 euro al minuto.
Alcuni di questi pacchetti – dice la GSMA – sono in vigore già dal 2005.
Secondo i dati presenti sul sito della GSMA, in Spagna, il secondo Paese europeo più visitato da turisti e uomini d’affari, gli utenti tedeschi e britannici godono delle stesse tariffe applicate in Francia,
Il prezzo medio più basso sulle 25 tratte roaming più utilizzate d’Europa, è di 46 centesimi al minuto per una telefonata di due minuti, a conferma – sottolinea l’associazione – “del crescente valore disponibile per i viaggiatori europei”.
“Questo studio – dice Tom Phillips, Chief Government & Regulatory Affairs Officer di GSMA – dimostra che le tariffe del roaming stanno scendendo e probabilmente sono molto più basse di quanto la gente creda, particolarmente sulle tratte più affollate, dove gli operatori possono raggiungere economie di scala”.
Secondo la GSMA le tariffe applicate quest’estate erano più basse del 22% rispetto a quelle del 2005.
“Questi dati – conclude – indeboliscono ancora di più la necessità di una nuova regolamentazione per il mercato del roaming, dimostrando il potere delle forze competitive”.
Anche se la Commissione ha apportato molte modifiche al testo originario, accogliendo i dubbi dell’industria e dei regolatori, la GSMA crede che la proposta possa “creare seri danni al mercato roaming europeo e non sia nell’interesse dei consumatori”.
“Il piano di introdurre rigidi tetti ai prezzi al dettaglio – continua l’associazione – ostacolerà la competizione poiché impedisce agli operatori di offrire pacchetti tariffari innovativi a specifici gruppi di utenti”.
Forse dimentica, la GSMA che è da diversi anni che la Reding esorta gli operatori ad abbassare le tariffe di un servizio molto utile per chi viaggia, sia per lavoro che per piacere, ed è stato solo sotto la minaccia di regolamentazione che le società hanno deciso di avviare una trasformazione che avrebbe potuto e dovuto avvenire anni fa.
27 novembre 2002 – 27 novembre 2006
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