Fastweb a velocità broadband: pronti a festeggiare 1 mln di clienti. Parisi, ‘Cresceremo in Italia con una strategia stand alone’

di Raffaella Natale |

Italia


Stefano Parisi

Una Tavola rotonda sull’innovazione tecnologica, per discutere di Regole, mercato, concorrenza nelle tlc: opinioni ed esperienze a confronto“.

E’ la giornata organizzata ieri da Fastweb (Milano, MTAX: FWB), dove sono intervenuti Andrea Bonaccorsi, Ordinario di Economia e gestione delle imprese presso l’Università di Pisa; Alberto Nahmijas, Direttore Generale dell’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato; Roberto Napoli, Commissione per le Infrastrutture e le Reti – Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

 

Presenti anche il Ministro per le Riforme e Innovazioni nella Pubblica Amministrazione Luigi Nicolais; Giuseppe Pisanu, Senatore, Componente della 3° Commissione permanente Affari esteri, emigrazione; Luigi Vimercati, Sottosegretario alle Comunicazioni.

 

Dall’azienda è intervenuto Stefano Parisi, Amministratore Delegato Fastweb, che ha annunciato con soddisfazione che per l’azienda si avvicina velocemente la soglia del milione di clienti.

Al 30 settembre 2006, Fastweb ha raggiunto 957.400 abbonati, in aumento del 49% rispetto ai 644.000 di settembre 2005. Nel terzo trimestre, il migliore in assoluto nella storia della società, con 83.100 abbonati ha raggiunto il record di clienti, mentre i ricavi consolidati nei primi nove mesi dell’anno sono pari a 897,4 milioni di euro, un aumento del 32% rispetto allo stesso periodo del 2005.

“Fastweb è in crescita a ritmi sostenuti“, ha sottolineato Parisi, per l’azienda il traguardo del primo milione di clienti è ormai a portata di mano.

 

In questo scenario, l’Ad ha confermato la volontà dell’azienda di crescere in Italia con una strategia stand alone.

“…La nostra strategia – ha spiegato – è di crescita stand alone, con accordi specifici come quelli con Vodafone Italia o Sky Italia. Continuiamo su quella strada e non abbiamo in programma di modificare la nostra politica di indipendenza”. Per ora, quindi, il gruppo non pensa a nuovi accordi, né a una possibile crescita all’estero.

“…Il nostro business model – ha continuato Parisi – prevede la costruzione in Italia di una rete alternativa a quella di Telecom Italia e questo comporta la focalizzazione della nostra attività nel nostro Paese, perché è impensabile che un’azienda della dimensione di Fastweb possa pensare di replicare gli stessi investimenti in un altro Paese, vista l’entità degli investimenti necessari“.

“…Non è, quindi, prevista alcuna espansione all’estero o replica dell’investimento fatto in Italia che – ha concluso Parisi – è ammontato finora a 3 miliardi di euro”.

 

Parisi è entrato anche nel merito della recente discussione a livello europeo su un nuovo framework e la costituzione di un Ente regolatore.

“Il mercato delle comunicazioni elettroniche – ha commentato Parisi – ha bisogno di regole che sostengano la competizione e gli investimenti da parte di tutti gli operatori”.

L’Ad ritiene, inoltre, “…un’ipotesi prematura la costituzione di una Autorità di regolamentazione europea”. E ha spiegato anche il perché: “…Ogni Paese presenta un ex monopolista con caratteristiche diverse e l’obiettivo delle Autorità è ridurre il peso degli incumbent nei diversi Paesi”.

  

Martedì 21 novembre, Fastweb ha siglato un nuovo importante accordo con Borsa Italiana.

In base al contratto, la società fornirà alla società che dal 1998 si occupa dell’organizzazione, gestione e funzionamento dei mercati finanziari italiani, una serie di servizi con connettività a banda larga erogati attraverso un’unica rete IP privata virtuale a copertura nazionale (IP VPN – Virtual Private Network).

 

Borsa Italiana ha individuato in Fastweb uno degli operatori tlc in grado di garantire, su un’unica rete IP privata virtuale a copertura nazionale, soluzioni integrate per la comunicazione di assoluta eccellenza in termini qualitativi e di sicurezza. Borsa Italiana infatti organizza e gestisce il mercato italiano attraverso 130 intermediari nazionali e internazionali che operano – in Italia o dall’estero – utilizzando un sistema di negoziazione completamente elettronico per l’esecuzione degli scambi in tempo reale.

    

 

 

27 novembre 2002 – 27 novembre 2006

 

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