Hi-tech: i dati Eurostat su tecnologia e innovazione. La Lombardia regione a più alto impiego manifatturiero

di Alessandra Talarico |

Europa


Eurostat

L’Eurostat ha fatto il punto sulla situazione delle spese in Ricerca e Sviluppo, il personale impiegato nel settore, i brevetti, il capitale di rischio, le esportazioni di prodotti hi-tech e altri indicatori relativi ai settori economici hi-tech nei 25 Paesi dell’Europa.

 

Nel 2004, secondo l’ultima pubblicazione sulla Scienza, la tecnologia e l’innovazione in Europa, i prodotti ad alta tecnologia – materiali informatici, infrastrutture per le comunicazioni e le trasmissioni radiotelevisive, prodotti aeronautici e spaziali, macchine e apparecchi elettrici – hanno rappresentato circa il 20% delle importazioni e delle esportazioni.

 

La percentuale più alta di lavoratori nel settore Ricerca e Sviluppo si registra in Germania e Francia, che insieme occupano circa il 40% del totale degli addetti, pari a 2,82 milioni di persone.

L’Italia e la Spagna si fermano all’8% ciascuna, ma – secondo i dati dell’Eurostat – a livello regionale è la Lombardia a impiegare il numero più alto di persone nell’industria manifatturiera ad alta e media tecnologia, con 444 mila addetti, seguita da Stoccarda (415 mila) e Oberbayern (280 mila) in Germania.

Tra le prime 15 regioni, sette sono tedesche, quattro italiane (Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna), due francesi una spagnola e una danese.

In Italia, nel complesso, il settore manifatturiero ad alta e media tecnologia ha fornito il 7,5% dell’impiego totale, contro l’11,2% della Germania, il 9% della repubblica Ceca, l’8,6% della Slovacchia.

 

Nella Ue a 25, più della metà (53%) degli addetti R&D trova occupazione nel settore delle imprese, il 31% nell’insegnamento superiore e il 14% nelle amministrazioni pubbliche.

 

Il maggior numero di ricercatori si trova in Germania (22%), Francia (17% nel 2003), Spagna (8%) e Italia (6%).

 

Più del 70% dei ricercatori del settore delle imprese lavora nell’industria manifatturiera, il 26% nei servizi.

 

In base ai dati Eurostat, le esportazioni di prodotti hi-tech (nel settore farmaceutico, dell’elettronica e telecomunicazioni, strumenti scientifici, prodotti chimici, ecc.) ha rappresentato il 18% delle esportazioni totali, contro il 29% degli Stati Uniti e il 22% del Giappone.

A Malta, in Lussemburgo e in Irlanda, nel Regno Unito, in Ungheria e in Francia, i prodotti hi-tech hanno rappresentato un quinto o più delle esportazioni totali.

In Italia la percentuale si ferma al 7%.

 

In otto Stati membri – Germania, Irlanda, Francia, Finlandia, Svezia, Paesi Bassi, Danimarca e Malta – le esportazioni di prodotti hi-tech hanno superato le importazioni.

 

Nel 2004, l’Italia ha importato prodotti hi-tech per un valore di 32 milioni di euro, pari all’11% delle importazioni totali, e ha esportato prodotti per 20 milioni di euro, pari al 7% del totale.

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